Solitudine e depressione: la relazione tra queste due condizioni, secondo uno studio

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Lo avrai sentito dire molto spesso: l'essere umano è un animale sociale, e come tale ha bisogno di vivere all'interno di un ambiente condiviso con altri individui che lo faccia sentire al sicuro e soddisfatto per quello che è.

Proprio per questo motivo, secondo alcuni studi, la solitudine non solo può portare a un malessere prettamente emotivo, ma anche e soprattutto a malattie che possono compromettere la salute.

La solitudine: può portare alla depressione e non solo

Secondo una ricerca pubblicata su National Library of Medicine, la solitudine è qualcosa che l'80% della popolazione al di sotto dei 18 anni e il 40% della popolazione al di sopra dei 65 anni hanno ammesso di aver provato almeno una volta. 

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La sensazione di sentirsi soli non è solo relativa all'essere effettivamente soli, ma è qualcosa di più.

La solitudine ha a che fare con il non riuscire ad avere una relazione con un altro essere umano che ci faccia sentire amati e apprezzati, è il non riuscire a trovare per questo motivo il proprio posto nel mondo e la propria ragione d'essere.

Sempre secondo lo studio, esisterebbero diversi tipi di solitudine:

  • la solitudine situazionale, dovuta ad abbandoni o separazioni, o ancora a episodi spiacevoli e dolorosi della vita
  • la solitudine dello sviluppo, che vivono soprattutto le persone povere o che sono svantaggiate da disabilità o modi di vivere
  • la solitudine interna, dovuta a problematiche personali come la bassa autostima, disagi mentali e quant'altro.

In modo particolare, è la mancanza di relazioni sociali ad avere il maggior impatto sulla salute, fisica e mentale.

Pare infatti che non avere relazioni sociali di nessun tipo possa essere pericoloso tanto quanto fumare 15 sigarette al giorno, come riporta in un articolo il Corriere.it.

A cosa può portare la solitudine

Se ci pensiamo un attimo, il non essere soli sta un po' alla base della nostra evoluzione come esseri umani, e più largamente come esseri viventi.

Molte specie, oltre la nostra, possono avere maggiore probabilità di sopravvivenza proprio perché inclusi in un tessuto sociale, il quale garantisce loro cibo, riparo, sicurezza e riproduzione.

L'esclusione sociale, invece, non solo porta a essere più esposti a pericoli, ma mette a repentaglio la stessa vita.

Il nesso tra solitudine e depressione e altre patologie

Come si legge nello studio, le persone che soffrono di solitudine sono le prime a essere maggiormente soggette alla depressione, e questo per diversi motivi.

La gente sola è inevitabilmente più triste, pessimista e insoddisfatta, e quindi più sensibile al dolore e allo sconforto.

Va da sé che tutto questo porta poi anche a insicurezza, paura a legare con altre persone e difficoltà concreta a farlo, incapacità di capirsi e di risolvere i propri problemi, tutti fattori che sono destinati a portare la persona in questione in un circolo vizioso dal quale diventa sempre più difficile venire fuori, se non con un reale aiuto. Ma non solo depressione.

Secondo le ricerche, la solitudine può anche portare a:

  • Alzheimer. Le persone che soffrono di solitudine potrebbero avere il doppio delle possibilità di riscontrare demenze con l'avanzare degli anni. Un esempio di ciò lo si può leggere in un articolo pubblicato su Corriere.it, nel quale l'esperta Michela Matteoli di Humanitas parla di alcune ricerche che hanno dimostrato "come gli anziani che frequentano poche persone o non frequentano nessuno presentino un aumento della beta amiloide, la proteina che si accumula nel cervello dei pazienti con Alzheimer. È possibile che a provocarlo sia proprio lo stress che deriva dalla percezione di solitudine."
  • Alcolismo. Pare che sentirsi soli è uno dei fattori che aumenta nelle persone il rischio di abusare dell'alcool. Questo perché manca loro un supporto sociale, una relazione con qualcuno che non li faccia sentire esclusi.
  • Suicidio. Alcune ricerche hanno rivelato come il nesso tra solitudine e suicidio sia molto elevato, soprattutto in stagioni come l'inverno e la primavera. Questo può essere legato ai vari disturbi di personalità ai quali può concretamente condurre il continuo sentirsi soli e senza scopi.
  • Insonnia. Infine, tra le altre cose a essere messe a repentaglio dalla solitudine c'è anche la qualità del sonno. Spesso la solitudine provoca infatti insonnia, poca energia e affaticamento, peggiorando ancora di più l'umore di chi ne soffre.

Come prevenire la depressione partendo dall'amore per sé stessi

Se trovare sollievo dalla depressione è sicuramente qualcosa di più difficile - per fare la quale c'è bisogno di ricorrere all'aiuto di esperti e specialisti - per prevenirla, invece, possiamo adottare delle buone abitudini e cambiare il nostro modo di vedere noi stessi.

La prima cosa da fare, infatti, è imparare ad amarsi per quello che si è. 

Secondo uno studio, pare proprio che il disgusto nei confronti della propria persona possa in qualche modo incrementare il senso di solitudine e depressione, tendendo a farci isolare ancora di più e chiuderci a riccio con gli altri.

In secondo luogo, poi, possiamo prenderci cura di noi allenando la nostra consapevolezza.

Si tratta di un concetto molto ampio, ma che riguarda tutti gli aspetti della nostra vita e che, una volta compreso, può fare la differenza tra un'esistenza serena ed equilibrata e una che invece non ha ancora raggiunto la stabilità emotiva. 

Per praticare la consapevolezza possiamo iniziare a capire come gestire il nostro tempo, dando il giusto peso al riposo e al tempo libero, o ancora ad abbracciare la mindfulness o qualsiasi altra forma di meditazione.

A incidere sul nostro benessere è anche l'alimentazione.

Su un articolo apparso su Corriere.it, a questo proposito, si legge come una dieta di scarsa qualità sia una conseguenza dettata dal senso di solitudine.

Anche quando si parla di cibo bisogna quindi essere più consapevoli, e iniziare a vedere nell’atto del mangiare un momento di convivialità, un'occasione per prendersi cura di sé e degli altri cucinando, magari anche insieme.

 

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