[Tesi] Progetto di educazione sanitaria: l'infermiere e la prevenzione dalle malattie da sostanze tossiche - 3.9.2 Tempo di campionatura

inquinamento

3.9.2 Tempo di campionatura

I minerali nel capello non si deteriorano né scompaiono dopo che il capello è stato prelevato; esso rimane stabile nel tempo. Il mineralogramma è un test riconosciuto dal OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che completa le indagini cliniche già in uso, in grado di apportare informazioni sulla funzionalità del metabolismo rilevando quali equilibri siano stati alterati, di quali integratori minerali e vitaminici abbiamo bisogno, quali metalli tossici stiamo accumulando molto prima che si manifestino i sintomi o che le analisi rivelino la loro presenza.

Inoltre non presenta valori transitori come quelli del sangue o dell’urina, ma valori stabilizzatori corrispondenti ad un brano di storia bio-chimica di circa tre mesi.

La lettura del mineralogramma deve essere fatta in quest’ottica di azione sinergica dei nutrienti: anche se i minerali rappresentano non più del 4% della composizione corporea hanno un’azione fondamentale quali parti di enzimi, regolatori dei segnali intracellulari, costituenti di tessuti, nell’influenza sull’asse ormonale e sul sistema nervoso autonomo… la corretta interpretazione di questo test diventa uno strumento indispensabile nella prevenzione e nel supporto alla cura di moltissime situazioni patologiche.

La valutazione con il mineralogramma è particolarmente opportuna nelle seguenti circostanze:

  • Gravidanza (valutazione dell’esposizione ai metalli pesanti e ai loro antagonisti come calcio, ferro e selenio)
  • Allattamento (carenze nutrizionali) e prima infanzia
  • Menopausa
  • Astenia
  • Autismo
  • Patologie immunitarie (malattie autoimmuni, deficit, ipersensibilità, eccetera)
  • Osteoporosi
  • Alterazioni endocrine e dismetaboliche
  • Alterazioni delle funzioni sessuali (infertilità)
  • Alterazioni della nutrizione (disbiosi croniche, malattie intestinali, bulimia, patologie tumorali)
  • Sovrappeso e ritenzione
  • Medicina di prevenzione