Catetere vescicale: come evitare l'autorimozione

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anziana in sedia a rotelleL'autorimozione o autoestrazione del catetere vescicale non è frequente ma ci sono tipologie di situazioni e di pazienti in cui può capitare più frequentemente.

L'autorimozione o la rimozione accidentale sono due momenti traumatici per l'uretra.

La rimozione accidentale capita per distrazione del paziente o degli operatori sanitari, nell'autorimozione è il paziente che si strappa il catetere vescicale.

Il traumatismo è molto variabile e cambia a seconda delle condizioni cliniche del paziente.

Mi è capitato di vedere pazienti che dovendo assumere anticoagulanti hanno avuto ematuria per giorni, arrivando a dover essere trasfusi.

Il danno, per ragioni anatomiche è maggiore nell'uomo che nella donna, dato che il percorso dell'uretra è più lungo di circa 15 cm.

Introduzione

La prevenzione delle rimozioni dolorose e traumatiche del catetere vescicale Foley che sia esso in lattice o in silicone richiede l'attenzione dell'infermiere e degli OSS, per l'identificazione precoce del posizionamento errato che consente di ridurre al minimo il dolore, le infezioni del tratto urinario, il disagio e l'ematuria, fino ad eliminare le complicanze a lungo termine delle stenosi uretrali e dello svuotamento incompleto della vescica. [1]

Le estrazioni traumatiche e non intenzionali del catetere di Foley, avviate dal paziente o accidentali, possono causare complicazioni urologiche permanenti, influire sulla durata della degenza ospedaliera, ridurre i gradi di soddisfazione del paziente e aumentare le infezioni del tratto urinario associate al catetere (CAUTI). 

Queste lesioni vengono generalmente gestite con la sostituzione del catetere o con la sola osservazione. 

Raramente, possono causare ematuria grave, persino pericolosa per la vita, che può richiedere l'embolizzazione dell'arteria pelvica per essere controllata. [2]

L'identificazione precoce dei pazienti a rischio di rimizione accidentale aiuta a mettere in atto alcune misure ragionevoli che si possono avviare ed eseguire senza specifici ordini del medico. 

Sono inclusi suggerimenti sul riconoscimento precoce dei Foley mal posizionati in modo che queste condizioni dolorose e potenzialmente pericolose possano essere identificate e corrette più rapidamente possibile. 

L'idea di utilizzare un palloncino Foley più grande (30 ml) per ridurre l'autorimozione non intenzionale è controverso. 

Mentre il palloncino da 30 ml è sicuramente molto più grande e quindi più resistente all'estrazione durante il gonfiaggio, farebbe più danni all'uretra se un paziente determinato riuscisse ad estrarlo. 

Inoltre, i palloncini per catetere più grandi possono determinare una pressione maggiore ed essere più stimolanti e fastidiosi portando ad un aumento dei tentativi di autorimozione del catetere. 

Per questo motivo, non è raccomandato di routine. [3]

Interventi per ridurre l'autoestrazione traumatica dei Foley

Prima di tutto è prioritaria l'identificazione dei pazienti a rischio:

Ogni paziente con un catetere vescicale Foley che ha delirio o demenza è potenzialmente a rischio di rimozione traumatica.

Questo includerebbe i pazienti che si stanno riprendendo dall'anestesia, dalle procedure o dalla sedazione e in particolare se il catetere di Foley è nuovo per loro. 

I pazienti con lesioni alla testa sono considerati particolarmente a rischi perchè in generale questi pazienti si trovano nella sala di risveglio o nelle unità di terapia intensiva (ICU), ma potrebbe non essere sempre così. 

Altri pazienti a rischio includono:

  • Qualsiasi paziente con delirio o demenza, in particolare un paziente anziano in casa di cura con un catetere di Foley posizionato di recente o uno che ha una precedente storia di autoestrazione traumatica dei cateteri.
  • Pazienti che tirano costantemente i loro cateteri di Foley.
  • Pazienti con una storia di agitazione dovuta a lesioni cerebrali, farmaci o altre malattie.
  • Pazienti ricoverati per cambiamenti dello stato mentale il cui grado di confusione non è chiaro e non è nota la loro tolleranza al nuovo catetere di Foley.
  • Pazienti con cateteri Foley che si stanno svegliando dall'anestesia e possono diventare agitati.
  • Qualsiasi paziente mobilizzato in cui il catetere potrebbe rimanere intrappolato e accidentalmente tirato.
  • Pazienti in qualsiasi contesto con una storia di precedenti autoestrazioni del catetere di Foley. [4]

Essere sempre sospettosi per un possibile catetere malposizionato quando:

  • Produzione di urina minima o assente mentre la valutazione della vescica ci dice se è piena o distesa nonostante il catetere Foley.
  • Quando viene lavato, il fluido può essere iniettato ma non aspirato, oppure non può essere iniettato o semplicemente fuoriesce dal meato attorno al catetere di Foley.
  • Il catetere vescicale all'esterno si presenta lungo: nei maschi, questo si riferisce a metà o più del catetere che è esposto all'esterno del pene. Tieni presente che, occasionalmente, di solito con le stenosi uretrali, il catetere può piegarsi su sè stesso o l'uretra di un paziente di sesso maschile può essere eccezionalmente lunga, dando una falsa impressione di normalità.
  • Verificare il posizionamento di Foley con un'ecografia vescicale se sospetta. Provare a riaggiustare o sostituire il Foley se necessario.
  • Un cistogramma semplificato può essere utilizzato anche per controllare la posizione del catetere di Foley. Una piccola quantità di contrasto (3 ml) viene aggiunta al palloncino del catetere di Foley e circa 30 ml di contrasto diluito vengono aggiunti alla vescica attraverso il lume principale del catetere di Foley in modo che sia la vescica che il palloncino di Foley possano essere facilmente visualizzati su x- raggio. Questo approccio semplificato del cistogramma può essere eseguito al letto del paziente, richiede competenze minime per l'esecuzione e fornisce un'immagine più chiara della situazione anatomica rispetto all'ecografia che spesso mostrerà solo l'assenza del palloncino di Foley nella vescica. Pertanto, questa tecnica è preferita all'ecografia vescicale quando possibile. [2] [5]

Le misure preventive standard:

Tutti i pazienti con cateteri Foley devono includere un dispositivo di stabilizzazione Foley posizionato correttamente e un'ulteriore osservazione da parte del personale quando i pazienti appaiono confusi o agitati. Non utilizzare un dispositivo di stabilizzazione Foley su cateteri sovrapubici.

1) Riposizionare il catetere di Foley sotto la coscia, fissarlo con cerotto adesivo e coprirlo

Nei pazienti ad alto rischio, provare a riposizionare il catetere dirigendolo sotto la coscia e poi fissandolo direttamente sulla pelle senza spazi vuoti. 

Non lasciare spazio sotto il tubo o il catetere affinché il paziente possa afferrarlo con le dita. 

Non essere in grado di circondare il catetere e il tubo rende molto più difficile per il paziente assicurarsi la presa del Foley ed estrarlo. 

Il catetere deve essere completamente fissato con del cerotto adeguato, iniziando quasi a livello del meato e proseguendo mentre il catetere è fissato sotto la coscia. 

Quindi avvolgere una larga fascia elastica attorno alla coscia del paziente, coprendo completamente il nastro e il catetere vescicale di Foley. Per coprire il catetere e il tubo di Foley possono essere utilizzati anche bendaggi per gambe o simili. 

Queste misure dovrebbero oscurare la maggior parte del catetere di Foleyrendendo ancora più difficile per il paziente infilare le dita sotto e intorno al catetere poiché sia ​​gli involucri che il nastro dovrebbero essere rimossi prima. 

Questo ritardo spesso darà agli operatori sanitari il tempo sufficiente per intervenire.

Una volta posizionate, queste coperture per rendere ancora più difficile per i pazienti raggiungere i loro cateteri è possibile aggiungere una mutandina a rete sopra il pannolino; in questo modo dovranno superare anche il pannolino e la mutandina a rete per afferrare e tirare il Foley. 

2) Utilizzo di cateteri vescicali esca descritti di seguito.

I cateteri esca sono una risorsa molto sottoutilizzata e sono particolarmente utili in quanto non solo sono efficaci, ma possono essere utilizzati immediatamente dagli infermieri per qualsiasi paziente identificato come a rischio senza attendere l'ordine di un medico specifico.

Il catetere esca può essere fissato con nastro adesivo alla parte superiore della coscia o appena sopra il pannolino e fissato sufficientemente per impedirne una facile rimozione con una semplice trazione. Se si stacca troppo facilmente, il paziente potrebbe perdere interesse e andare a cercare il vero Foley. 

Se necessario, è possibile utilizzare più cateteri esca per tenere occupati i pazienti confusi.[6]

3) Ulteriori misure preventive

In ultima istanza si possono attuare contenzioni, guanti, sedazione o monitoraggio costante con caregiver per i pazienti a più alto rischio. 

La decisione su quale utilizzare dovrà essere individualizzata caso per caso ed è autorizzata dal medico che lo ha in cura secondo rigide procedure sanitarie. 

Ricordiamoci che qualsiasi manovra di contenzione viola la libertà individuale e quindi deve essere giustificata, appropriata e documentata/autorizzata secondo le procedure interne.

In caso di rimozione traumatica, controllare il Foley per valutare eventuali pezzi o frammenti mancanti

In tali situazioni, ispezionare attentamente il Foley estratto e fornire una documentazione chiara sul fatto che il palloncino Foley sia completamente intatto.

Nel caso sia fratturato e manchino dei pezzi si deve far esaminare il catetere anche al medico curante per determinare se dei pezzi che potrebbero essere ancora nella vescica e potrebbero richiedere la rimozione chirurgica con la cistoscopia. 

Tali frammenti lasciati nella vescica possono calcificarsi e alla fine trasformarsi in calcoli. [7] [8]

Le indicazioni in sintesi

La pianificazione delle misure preventive, rende possibile ridurre al minimo le rimozioni traumatiche non pianificate del catetere di Foley:

  1. Identificare i pazienti a rischio, in particolare quelli con nuovi cateteri di Foley, delirio, demenza, agitazione, cambiamenti dello stato mentale, confusione o una precedente storia di estrazioni traumatiche del catetere di Foley.
  2. Aumentare il monitoraggio e l'osservazione dei pazienti identificati come a rischio.
  3. Prestare particolare attenzione ai cateteri Foley durante gli spostamenti dei pazienti.
  4. Cercare i segni di un Foley mal posizionato come residui vescicali elevati alla scansione della vescica, diminuzione del drenaggio urinario, bassa produzione di urina, nuova ematuria macroscopica o un segno di "catetere lungo". 
  5. Utilizzare correttamente i dispositivi di stabilizzazione Foley. 
  6. Fissare il catetere riposizionando il Foley in modo che passi sotto la coscia del paziente, quindi fissarlo con del nastro adesivo direttamente sulla pelle senza lasciare spazi vuoti e coprire con un ampio involucro elastico, attenzione, monitorare spesso per il rischio di lesioni da pressione.
  7. Pannolini e mutande a rete possono essere posizionati su un catetere fissato con nastro adesivo e rendono ancora più difficile per i pazienti confusi afferrare i loro cateteri. Può anche utilizzare calze antiedemigene e simili.
  8. Utilizzare cateteri "esca" quando appropriato per una protezione aggiuntiva.
  9. Se il Foley viene comunque estratto, controllare attentamente il catetere per vedere se il palloncino è intatto e tracciarlo in modo appropriato. Conservare il vecchio catetere per l'esame da parte del medico.

Utilizzando queste misure, ci si potrebbe aspettare risultati simili a quelli riportati al Creighton University Medical Center di Omaha (dati non pubblicati) dove il tasso di estrazione traumatica del catetere di Foley è diminuito da 1 o anche 2 a settimana a quasi nessuno. [9]

Migliorare i risultati del team sanitario

La prima cosa è definire quanti casi di autoestrazione si verificano, quanti pazienti ci stanno provando e quanti hanno condizioni cliniche a rischio.

Con i dati è necessario coinvolgere il personale addetto all'assistenza per la prevenzione dell'autoestrazione e delle conseguenti lesioni uretrali. 

Ciò è stato ostacolato in passato dalla necessità di ordini medici specifici per un caregiver, contenzioni o sedazione, precauzioni costose che richiedono l'ordine scritto di un medico.

L'utilizzo di risorse alternative con una procedura di prevenzione dell'autorimozione del catetere vescicale iniziata in autonomia dall'infermiere ne facilita notevolmente l'attuazione e l'efficacia. 

In particolare, ad esempio, alle infermiere piaceva usare i cateteri da richiamo e li trovavano particolarmente efficaci, anche nei casi più difficili. Sono stati sviluppati dispositivi più recenti per cateterismi difficili per prevenire anche il malposizionamento.[10] [11]

La chiave, tuttavia, è avere un team interprofessionale e collaborativo che identifichi i pazienti a rischio di rimozione traumatica di Foley e implementi misure di sicurezza per prevenire questo evento. 

Una valutazione del rischio guidata dall'assistenza infermieristica per ogni paziente al momento del ricovero o dopo l'inserimento del catetere di Foley per identificare i pazienti ad alto rischio di estrazioni inadeguate e comunicare questi risultati con il medico può ridurre notevolmente il rischio. 

Infermieri e medici devono coordinare la cura dei cateteri di Foley in modo che possano essere adottate misure protettive appropriate. 

L'infermiera può anche aiutare il medico a identificare quando un paziente non ha più bisogno di un catetere di Foley e ridurre i tempi del cateterismo vescicale.

Il team interprofessionale integrato deve coinvolgere gli Operatori Socio Sanitari che sono a contatto con il paziente e possono portare all'attenzione dell'infermiere i pazienti a rischio e i cateteri potenzialmente malposizionati.

L' obiettivo condiviso può ridurre notevolmente l'incidenza dell'autoestrazione con una maggiore sicurezza del paziente, una riduzione del trauma uretrale, una maggiore qualità e risultati migliori sulla salute del paziente.

Bibliografia:

  1. Vasilyev AO, Govorov AV, Rewa IA, Schneiderman MG, Pushkarev VA, Pushkar DY. [Alternative approaches to prevention and treatment of postoperative complications by introduction of new models urinary catheter]. Urologiia. 2016 Dec;(6):5-10. [PubMed]
  2. Liang LM, Xue J, Erturk E. Perineal Pseudoaneurysm from Traumatic Foley Removal Leads to Recurrent Life-Threatening Hematuria. J Endourol Case Rep. 2015;1(1):50-1. [PMC free article] [PubMed]
  3. Cahill A, Pearcy C, Agrawal V, Sladek P, Truitt MS. Delirium in the ICU: What About the Floor? J Trauma Nurs. 2017 Jul/Aug;24(4):242-244. [PubMed]
  4. Azar R, Shadpour P. In Vivo Trial of a Novel Atraumatic Urinary Catheter Design for Prevention of Catheter-Induced Trauma. J Endourol. 2016 Jul;30(7):822-7. [PubMed]
  5. Bregman J, Iams W, Theobald C. Urethral Trauma After Foley Catheter Placement: A Teachable Moment. JAMA Intern Med. 2016 Nov 01;176(11):1606-1607. [PubMed]
  6. Schomer NS, Mohler JL. The decoy catheter. J Urol. 1990 Jul;144(1):102. [PubMed]
  7. Subramanian V, Soni BM, Hughes PL, Singh G, Oo T. The risk of intra-urethral Foley catheter balloon inflation in spinal cord-injured patients: Lessons learned from a retrospective case series. Patient Saf Surg. 2016;10:14. [PMC free article] [PubMed]
  8. Poola S, Mohan A. A Foley Fallacy: A Case of Bladder Rupture after "Routine" Foley Catheter Placement. Case Rep Urol. 2018;2018:7978126. [PMC free article] [PubMed]
  9. Leslie SW, Sajjad H, Sharma S. StatPearls [Internet]. StatPearls Publishing; Treasure Island (FL): Sep 17, 2021. Prevention of Inappropriate Self-Extraction of Foley Catheters. [PubMed]
  10. Leuck AM, Wright D, Ellingson L, Kraemer L, Kuskowski MA, Johnson JR. Complications of Foley catheters--is infection the greatest risk? J Urol. 2012 May;187(5):1662-6. [PubMed]
  11. Bugeja S, Mistry K, Yim IHW, Tamimi A, Roberts N, Mundy AR. A new urethral catheterisation device (UCD) to manage difficult urethral catheterisation. World J Urol. 2019 Apr;37(4):595-600. [PMC free article] [PubMed

L'articolo è stato tradotto grazie a google e poi modificato, tratto da:

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