La frase l'ho trovata nell'ultimo bolettino della regione Lazio del 2 aprile, se fosse stato datato 1 aprile avrei potuto pensare ad uno scherzo ma non è così.

La Regione Lazio ha pubblicato il 2 aprile 2015 il BURL N.27 con il supplemento n1 che riporta il testo "Le funzioni di OSS possono essere svolte da: a) infermieri" sicuramente la frase nasce con altre intenzioni ma la lettura è semplice ed ha una conclusione spiacevole.

 Il supplemento n.27 del 2 aprile 2015 (LINK) riporta le delibere 124, 125, 126 dal titolo:

Deliberazione 24 marzo 2015, n. 124

"Requisiti per l'accreditamento delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali nella Regione Lazio." Pag. 3

Deliberazione 24 marzo 2015, n. 125

"Modifiche alla DGR 1304/2004: "Requisiti per il rilascio dell'autorizzazione all'apertura ed al funzionamento delle strutture che prestano i servizi di Mensa sociale e accoglienza notturna, i Servizi per la vacanza, i Servizi di emergenza e di pronto intervento assistenziale e dei Centri diurni, di cui all'articolo 2, lettera a), punto 2 della l.r. n. 41/03." Pag. 15

Deliberazione 24 marzo 2015, n. 126

Modifiche alla DGR 1305/2004:

"Autorizzazione all'apertura ed al funzionamento delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali. Requisiti strutturali ed organizzativi integrativi rispetto ai requisiti previsti dall'articolo 11 della l.r. n. 41/2003". Revoca delle DGR 498/2006, DGR 11/2010, DGR 39/2012. Revoca parziale della DGR 17/2011. Pag. 55

 

Una riflessione, forse il o i legislatori nel fare le delibere hanno pensato che dato essere servizi dove l'infermiere forse ha poco da fare perchè non incentivarlo dandogli altre funzioni?

Quindi la frase ripetuta 3 volte nelle 3 delibere ed è:

Operatore sociosanitario: è la figura professionale che assiste l’utente nelle sue esigenze quotidiane, fornendo aiuto sostanziale di tipo domestico, di cura nell’igiene personale e nelle attività di tempo libero. Vive la quotidianità con gli ospiti delle strutture e ne gestisce insieme a loro anche gli aspetti materiali . Tale personale, ove previsto, varia nel numero in relazione alle esigenze degli ospiti presenti.

Le funzioni di OSS possono essere svolte da:

a) infermieri

b) assistenti domiciliari e dei servizi tutelari (ADEST);

c) operatori socioassistenziali (OSA);

d) operatori tecnici ausiliari (OTA);

e) assistenti familiari;

f) persone in possesso del diploma quinquennale professionale nel settore dei servizi sociosanitari e titoli equipollenti;

g) persone non in possesso dei titoli indicati, con documentata esperienza almeno quinquennale in strutture socioassistenziali residenziali o semiresidenziali o in servizi domiciliari nelle specifiche tipologie di utenza. 

Si trova questo passaggio più volte.

Ma non basta lo stesso passaggio è riportato per l'educatore professionale che può essere sostituito anche lui da tutti.

Io capisco che le delibere riguardino le fasi di accreditamento di quelle strutture e che al legislatore non interessi che sono diverse, basta che ci sia qualcuno e danno l'accreditamento.

Però se la regione mette nero su bianco una frase di questo genere a mio parere nega l'esistenza stessa del demansionamento e di fatto autorizza l'impiego degli infermieri come OSS nella regione Lazio.

Forse mi sbaglio ma quelle due righe non riesco a leggerle in altro modo dato che nella CONFERENZA STATO REGIONI Seduta del 22 febbraio 2001 non si parla di funzioni ma di attività e compiti OSS, quindi alla lettera c'è scritto quello che fa l'OSS lo può fare l'infermiere, ma di conseguenza il demansionamento non esisterebbe?

... qualcosa non torna chiedo...

 

Franco Ognibene

OSS, demansionamento