La sicurezza nella gestione delle urine dei cateteri vescicali

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Solitamente lo standard è il posizionamento di un catere vescicae a circuito chiuso, questo porta inevitabilmente ad una raccolta di urine nel sacchetto.

Questo implica, idealmente, che con il posizionamento del catetere vescicale il collegamento con il sacchetto non deve essere più interrotto, restando così collegato al catetere vescicale per tutta la durata del catetere stesso.

Come gestire lo smaltimento delle urine che si sono raccolte?

La rimozione delle urine dal sacchetto avviene attraverso il rubinetto apposito posto all'estremità del sacchetto collegato al catetere vescicale, questo comporta che o si scaricano in un contenitore, o si scaricano in un sacchetto di raccolta o in strumenti di raccolta specifici (tipo bidoni aspiratutto).

Nel primo caso la soluzione è poco dispendiosa perchè le urine dopo verranno semplicemente buttate, però c'è un effetto secondario, da non sottovalutare cioè la nebulizzazione dell'urina che è maleodorante e inevitabilmente ci si trova ad appestare tutto il reparto di degenza per ore.

Lo scarico in un sacchetto di raccolta ha il vantaggio che il disagio causato dall'odore è contenuto, ma richiede più tempo nella fase di smaltimento per svuotare tutti i sacchetti negli scarichi, oppure è più costosa se i sacchetti vengono smaltiti pieni nei rifiuti.

La tecnologia ci viene in aiuto con l'esperienza dei compattatori di rifuti https://www.superlizzy.com/it/prodotti-compattatori-rifiuti/ che ha realizzato un compattatore dedicato ai reparti di degenza.

L'exposanità 2022 è stata l'occasione per vedere un compattatore che trita i sacchetti, che contengano essi urine, liquidi per dialisi o altro, li sanifica e restituisce un prodotto triturato di plastica sanificata da poter poi smaltire fra i rifiuti.

2022 tritomed

Su youtube è anche presente il video che rende l'idea della semplicità d'uso.

 

Foto di Werner Moser da Pixabay