Infermiere accusato di 8 omicidi, arriva la sentenza: ergastolo

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anzianoL'infermiere Leopoldo Wick ha 59 anni ed è iscritto all'ordine degli infermieri di Ascoli Piceno dal 1994 e lavorava nella RSA di Offida, è stato accusato di avere ucciso 8 anziani e di aver eseguito 4 tentati omici.

La Corte d'Assise di Macerata dopo 5 ore di camera di consiglio lo ha condannato all'ergastolo. 

I fatti sono accaduti dal 2017 al 2018 e secondo l'accusa l'arma del delitto è un'indebita somministrazione di farmaci fra insulina e psicofarmaci.

Come si sono svolti i fatti

Le indagini sono iniziate dopo le denunce di alcuni parenti e di un OSS insospettito dal numero di decessi elevato.

L'infermiere di 59 anni si è sempre professato innocente, ma la Corte d'Assise ha riconosciuto Leopoldo Wick colpevole di 7 degli 8 casi di omicidio contestatigli e di uno dei 4 casi di tentato omicidio.

La Corte d'Assise ha già stabilito una provvisionale di ristoro per le parti civili, da quantificare in separata sede.

Nel procedimento è presente, quale responsabile civile l'Asur Marche Area vasta 5, mentre sono 46 le parti civili: parenti dei deceduti e di quegli anziani (e i loro congiunti).

Nelle scorse udienze il procuratore capo di Ascoli aveva chiesto la condanna all'ergastolo per Wick; la difesa, invece, aveva sollecitato l'assoluzione dell'imputato per voce degli avvocati Francesco Voltattorni, Tommaso Pietropaolo e Luca Filipponi.

Secondo l'accusa, Wick avrebbe somministrato ripetutamente alle vittime insulina e psicofarmaci, sostanze farmacologiche che, per dosi ampiamente superiori ai range terapeutici e per la loro stessa tipologia, erano assolutamente controindicate e tali da poter causare, come in effetti accaduto, il decesso dei pazienti.

L'OPI aveva sospeso Leopoldo Wick dal 15/6/2020 al 31/12/2023 in attesa della sentenza, ora ci dovrà essere la pubblicazione della sentenza per leggere i dettagli e le autopsie per capire cosa è successo secondo l'accusa e la difesa.

Conclusioni

Il caso è drammatico ma ricorda molto quello dell'infermiera di Lugo o dell'infermiera di Livorno, accusate di omicidi e che dopo anni di carcere e di dibattimento sono state assolte per non aver commesso il fatto. 

Se anche questo caso, fra qualche anno al ricorso risulterà innocente per non aver commesso il fatto, allora dovrebbe aprirsi una "questione infermieristica" sui processi facili.

Sitografia:

 

Foto di Ichigo121212 da Pixabay