Vaccinazione obbligatoria per gli operatori sanitari, si può fare di più?

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vaccino fotoGrazie alle clamorose campagne dei novax e ad una cultura scientifica consapevole si è giunti ad un fafforzamento delle vaccinazioni obbligatorie.

Gli operatori sanitari sono obbligati alla vaccinazione, obbligo che nasce dalla consapevolezza degli infermieri che i pazienti ricoverati sono fragili ed anche una semplice influenza li mette a rischio della vita.

 L'attenzione per il paziente va bene, ma dovrebbe nascere anche un attenzione per la salute dell'operatore sanitario, un concetto semplice che passi dall'idea che il benessere dell'operatore porta ad una migliore assistenza.

La campagna novax è stata la campagna che ha favorito maggiormente la diffusione delle vaccinazioni come mai si era visto negli ultimi decenni, nata da timori e da sospetti di speculazioni economiche ha avuto l'effetto opposto a quello che si auspicavano.

Per fortuna.

Però non basta.

Il video dove l'onorevole Gelli auspica ad una vaccinazione diffusa perchè senno gli infermieri o gli operatori sanitari possono diventare untori, di malattie verso i propri assistiti (LINK).

L'infermiere può essere un vettore di patogeni come qualsiasi persona, se eliminiamo i migrorganismi per cui ci possiamo vaccinare ce ne sono molti che non sono compresi nelle vaccinazioni da anni compaiono nuovi microrganismi meritevoli di sorveglianza speciale, fra questi ci sono la klebsiella, il clostridium e la legionella ma anche i numerosi microrganismi comuni delle tonsilliti possono essere un problema.

Quindi perchè non pensare ad un concetto più ampio di benessere degli operatorio sanitari è un controsenso che oggi si parla di azienda ospedale il cui prodotto è la salute, ci si impegna verso il miglioramento continuo, ma poi un impegno di salute verso chi la produce non è ancora presente salvo le visite previste per legge.

La sola vaccinazione per l'influenza non sarà sufficiente per pensare di avere operatori sanitari a prova di virus e la soluzione non è immediata se non si riesce a dimostrare che ad un operatore in salute corrisponde un prodotto salute migliore.