Metanalisi sull'uso della soluzione eparinata negli accessi venosi

Metanalisi, ricerca
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La metanalisi dal titolo "Heparin versus normal saline for the care of peripheral intravenous catheters in children: A meta-analysis" è stata pubblicata su Nursing Open ed affronta un tema specifico nella gestione delle ago cannule sui neonati.

La conclusione dello studio è che il lock con soluzione eparinata è utile per prolungare la durata dell'agocannula, ma servono degli approfondimenti. 

Quando un articolo scientifico afferma quanto ci aspettiamo, va bene; se, invece ci introduce e sostiene un'informazione nuova, allora spesso incontra il rifiuto.

Il motivo del rifiuto delle conoscenze scientifiche è il cambiamento delle informazioni consolidate fino a quel momento. Vengono percepite come qualcuno che ci dice che sbagliamo e come infermieri, non ci piace sbagliare.

La metanalisi è una tecnica statistica che unisce più studi per aumentarne la forza dei risultati.

L'associazione internazionale più nota è la Chocrane Collaboration che produce documenti sui più disparati argomenti.

In questo articolo gli autori hanno utilizzato le procedure e i software della stessa Cochrane Collaboration.

Nella gestione degli accessi vascolari devono essere ben chiari due termini che sono molto importanti: il flush e il lock (lavaggio e bloccaggio).

Se vuoi saperne di più, tempo fa, ho fatto un articolo di approfondimento "Flush e lock nella gestione degli accessi venosi".

L'aspetto che deve essere considerato è che la soluzione eparinata non è da utilizzare per il lavaggio dei cateteri venosi ma visto che ha il solo  effetto anticoagulante può essere utilizzata (come da procedura) nel periodo di pausa fra le infusioni.

L'eparina sodica non ha mai avuto un effetto antibatterico di qualche tipo per cui nessuno studio potrà dimostrare che riduce le infezioni.

Questa meta-analisi confronta i risultati dell'uso della soluzione fisiologica verso la soluzione eparinata per il lock delle ago cannule e a dispetto degli studi precedenti della Cochrane trova un risultato a favore del lock con soluzione eparinata.

Lo studio conclude con "L’eparina può avere maggiori benefici nell’assistenza infermieristica dei cateteri endovenosi periferici rispetto alla soluzione salina".

Ora, quello che è certo è che lo studio contraddice quanto riportato da numerosi studi Cochrane:

  • 2022 Heparin versus 0.9% sodium chloride locking for prevention of occlusion in central venous catheters in adults
  • 2022 Normal saline (0.9% sodium chloride) versus heparin intermittent flushing for the prevention of occlusion in long‐term central venous catheters in infants and children
  • 2008 Continuous heparin infusion to prevent thrombosis and catheter occlusion in neonates with peripherally placed percutaneous central venous catheters

La meta-analisi usa la statistica, una macchina che calcola qualsiasi numero che ci mettiamo dentro alla "stessa maniera".

Se stiamo contando le nuvole o dei cavolfiori, il risultato della macchina statistica ci restituirà un numero, siamo noi che ci diamo delle regole e diamo significato a quei numeri.

Se hanno usato lo stesso metodo della Chochrane e hanno trovato che la soluzione eparinata è efficace, la differenza deve essere nei dati inseriti che hanno avuto una risposta biologica diversa.

Gli autori dello studio fanno autocritica perchè i risultati degli studi inseriti indicando che possono esserci dei bias (errori sistematici). Inoltre, anche se hanno cercato fra studi in inglese e cinese hanno selezionato solo quelli in lingua cinese.

Perchè tanti studi cinesi "ben fatti" per analizzare questo problema?

Il motivo forse ce lo può dire Baidu, il motore di ricerca cinese, che consente di reperire numerose pagine di medici che spiegano come fare una soluzione eparinata utile nel lock degli accessi vascolari per evitare la formazione di coaguli all'interno.

La cultura dell'eparinizzazione è tale che lo stesso classico tappino perforabile in lattice viene chiamato heparin cap.

Questo potrebbe spiegare la numerosità di studi sull'uso della soluzione eparinata che hanno ottenuto dei risultati.

Questa meta-analisi ha all'interno l'esperienza e la cononoscenza della materia, all'interno degli accessi vascolari il sangue non essendo più in circolo coagula e l'unico modo per verificarne un effetto è la scelta dei dati.

La scelta di analizzare studi che sono rivolti ad accessi venosi con calibro 22 e 24 G (Gauge) è il motivo che consente di rilevare l'occlusione della cannula da parte di coaguli.

Le cannule hanno dimensioni diverse, le azzurre sono il 22 e le gialle il 24 G.

agocannule misure

agocannula 24Quando il sangue refluisce all'interno della cannula venosa coagula e nel processo di coagulazione poi si disidrata diventando più piccolo. A seconda della misura non occluderà più il lume e un flush lo manda in circolo.

Questo comporta che l'effetto è visibile in cannule molto grandi dove è presente il rischio di embolia. Infatti, in dialisi i catateri sono eparinati.

Nei cateteri di piccolo calibro (22 o 24 Ch) la dimensione della cannula è molto inferiore al diametro del cono o del lume interno e un coagulo che si disidrata e riduce le sue dimensioni non riesce a passare e anche con un flush la cannula resta ostruita.

Gli studi per ridurre le complicanze degli accessi venosi periferici come le flebiti, le occlusioni e le complicanze tromboemboliche sono molto importanti perchè a seconda delle terapie anche l'uso per quealche giorno in più può evitare la necessità di impiantare un accesso venoso centrale che avrebbe rischi e complicanze più serie.

Quindi, se uno studio da delle indicazioni le applicheremo?

No, nell'attuale contesto lavoriamo secondo "scienza e coscienza" ma questo richiede tempo, per le verifiche, per l'inserimento nelle linee guida e nelle procedure aziendali.

Nel panorama normativo italiano per un infermiere non è possibile utilizzare una soluzione eparinata per impedire la formazione di coaguli all'interno di un accesso vascolare, se il suo utilizzo non è prescritto da un medico o in una procedura aziendale.

Il motvio è che la soluzione è registrata come medicinale nella banca dati dei farmaci di AIFA.

Bibliografia:

 

Foto di Gerd Altmann da Pixabay