AUSL di Bologna e graduatoria infermieri, incredibile autogol

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L'AUSL di Bologna, qualche mese fa segnalava una mancanza di infermieri che per chi è già in servizio vuol dire solo doppi turni e straordinari gratuiti.

La speranza di vedere tante delle nuove leve forse è stata cancellata con una mail inviata in massa a tutti gli infermieri in graduatoria con la richiesta esplicita: "o vai a Porretta Terme o sei rinunciatario", è forse un equivoco?

La mail ha colpito quegli infermieri che hanno fatto il tirocinio all'AUSL di Bologna e hanno creduto ad una professione rispettata, ma invece, hanno ricevuto una mail quasi minatoria.

Il gruppo è scoppiato in una discussione senza fine cercando l'appoggio dei sindacati che in questi mesi stanno portando avanti i diritti degli infermieri.

La mail inviata è una PEC che chiede in tono formale l'eventuale propria disponibilità per lavorare all'Ospedale di Porretta.

La domanda dell'AUSL è lecita ma il problema è che hanno lasciato nella mail una parte di testo che riporta: "in mancanza di una risposta si ha la decadenza dalla graduatoria di riferimento".

Ma se questa dovrebbe essere solo un'eventuale disponibilità, come mai hanno lasciato questa digitura? Una dimenticanza, una minaccia velata, o altro..chissà.

Gli infermieri nella graduatoria del concorso sono una risorsa da gestire con attenzione, da tenere in considerazione proprio perchè hanno chiesto di lavorare per l'AUSL di Bologna e non per gli altri istituti ospedalieri.

Oggi l'infermiere neolaureato lavora entro 10 giorni dalla laurea hanno molte offerte di lavoro in tutta Italia ma anche per lavorare all'estero. Molto probabilmente i colleghi in graduatoria stanno tutti lavorando e facendo altri concorsi attendendo il loro turno per far parte dell'AUSL di Bologna.

Bologna ha una formazione insufficiente di infermieri, è un dato di fatto, non solo perchè l'Università quest'anno ha avuto meno domande dei posti disponibili, ma anche perchè tanti futuri colleghi sono fuori regione.

Gli studenti di infermieristica provenienti da altre Regioni dell'Italia sono a Bologna perchè credono nella formazione Universitaria Bolognese e nella Sanità di Bologna, ma se chi è in graduatoria si vede trattato con sufficienza il rischio di defezioni è altissimo.

Ricordiamoci che il concorso di Bologna 2016 aveva 16.000 domande, il concorso più recente forse 1.500, un calo di appeal di Bologna del 90%; un dato terribile e l'AUSL di Bologna sta contribuendo attivamente a questo effetto con una comunicazione superficiale.

Eppure ci sono tanti infermieri che se vedono una buona sede si spostano, lo dimostra il concorso di Roma 2023 che ha visto 20.000 domande. 

L'AUSL di Bologna è una delle più grandi aziende sanitarie italiane e deve trovare il tempo per considerare la comunicazione con gli infermieri in graduatoria una priorità.

Non dovrebbe accadere ma voglio sperare che nella mail il termine "si ha la decadenza dalla graduatoria di riferimento" fosse una rimanenza di porzioni di messaggio copia incolla ma non pertinenti alla domanda di questa mail.