Coronavirus: la psicosi delle mascherine, la punta di un iceberg

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surgeon 4785104 1920La psicosi è stata creata, forse involontariamente, dai media nazionali che di solito parlano di guerre, morti e disgrazie che quando vogliono fare informazione non riescono a trovare il tono giusto. 

Ci dovremmo porre una semplice domanda:  la mascherina quando si deve usare?

La confusione crea come risultato che le mascherine sono esaurite soprattutto quelle che devono essere utilizzate in ambito lavorativo.

Per rispondere alla domanda "la mascherina quando si deve usare?" ci servono altre informazioni per fare chiarezza in quello che si legge nei giornali che hanno ritmi di lavoro frenetici per poter uscire prima della concorrenza.

La comprensione di come si trasmette il coronavirus è il primo passo per comprendere cosa ci serve, il Ministero della Salute alla data del 25 febbraio 2020 riporta (LINK):

2. Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?

Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le  goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

  • la saliva, tossendo e starnutendo
  • contatti diretti personali
  • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi

In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Informazioni importantissime che danno un'idea delle dinamiche che si possono verificare potrebbero essere:

1) siamo alla fermata dell'autobus e non c'è nessuno, ma vedi la persona con la mascherina,

2) siamo in autobus, in questi giorni ci sono poche persone e distanti e qualcuno dorme con la mascherina

3) un nostro familiare è raffreddato, tossisce e per lavoro viaggia e ha molti contatti diretti, chiamiamo il nostro medico di famiglia,

4) la persona già contagiata è in casa e gli operatori sanitari vengono a visitarlo.

Quindi abbiamo diversi punti di vista ad esempio:

  • la persona nel suo quotidiano,
  • la persona che è sopspetta di aver contratto la malattia,
  • la persona che ha il coronavirus,
  • l'operatore sanitario, che fa gli esami, che lo trasporta e che assiste il paziente accertato.

Situazioni fra loro diverse che richiedono comportamenti diversi

La mascherina ci sembra la prima linea di difesa e quella più facile da attuare, basta acquistarle, ma non è così.

Le mascherine hanno funzioni ed obiettivi diversi, non è vero che esiste una mascherina assoluta, che protegge da tutto, perchè quelli sono quegli oggetti chiamati talismani e appartengono alle credenze religiose.

Le mascherine attualmente sono utilizzate impropriamente come talismani contro la paura, vedi gente sola per strada che ha la mascherina, ma se non c'è una possibile fonte di contagio si sta solo sprecando materiale.

Come facciamo a scegliere la mascherina giusta?

La prima cosa è capire se la dobbiamo usare o meno, la raccomandazione Ministeriale numero 7 riporta:

Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o se assisti persone malate

La mascherina serve anche se assisti per tempi prolungati persone malate, ma devi essere preparato per usarla correttamente altrimenti meglio che la abbia il paziente.

La mascherina da sola è inutile, si devono seguire tutte e 10 le raccomandazioni.

La prima cosa su cui riflettere è dove ci troviamo, se siamo soli perchè mettere la mascherina, l'aria non è contagiosa, però se siamo a casa e un nostro familiare ha la febbre e abbiamo dei dubbi si può chiamare il proprio medico di famiglia, il 1500 o un numero regionale (LINK numeri regionali) nell'attesa se ho due mascherine una chirurgica e una FFP3 con valvola, chi deve mettere la mascherina?

Se tu metti la mascherina il tuo familiare (se risultasse positivo) espellerebbe virus ovunque e dopo la pulizia e la disinfezione della casa sarebbe più impegnativa.

Il nostro familiare ha la tosse e la febbre, gli metti la maschera FFP3 con la valvola di plastica (come quella nella foto in alto), in questo modo respira meglio, ma la valvola di espirazione è solo un foro che consente l'uscita rapida dell'aria perchè il filtro è la parte bianca, quindi avrai la casa cosparsa di virus, come nel caso precedente.

Alcuni articoli dicono che le mascherine chirurgiche non proteggono, non è vero, offrono una protezione in ispirazione ed espirazione e per questi motivi sono usate durante gli interventi chirurgici perchè devono impedire che le micro goccioline (droplets) del respiro del chirurgo e degli infermieri vadano sulla ferita chirurgica aperta infettandola.

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Come facciamo a scegliere la mascherina giusta?

Pensiamo a come si diffonde un virus aereo, attraverso le goccioline di saliva che emettiamo quando si parla o si starnutisce, se mettiamo la mascherina chirurgica al nostro familiare che è sospetto, si proteggeranno anche le persone e le cose circostanti. Ricordiamoci che il virus viene trasportato con le microgoccioline che si formano con la respirazione e gli starnuti.

Quando ci dobbiamo spostare e non andiamo da persone sospette o infette non ci serve solo la mascherina ma quelle 10 regole che se applicate ci proteggono e ci consentono di avere una vita tranquilla anche in questi momenti di decisioni straordinarie.

L'acquisto consigliato dalla psicosi generata dalle notizie ha un effetto pericoloso perchè la carenza di mascherine mette in difficoltà il sistema sanitario dove le mascherine devono essere usate dall'infermiere e dal medico come dispositivo di protezione individuale per poter lavorare. Il turno lavorativo dura diverse ore, motivo per cui sono necessarie le mascherine con valvola per respirare bene e sono associate ad altri dispositivi di protezione individuale (DPI) che coprono tutto il corpo.

Il lavoro del medico e dell'infermiere con il nuovo coronavirus ha portato ad un uso maggiore di mascherine e altri DPI perchè si usano quando si devono fare i tamponi faringei, quando si deve assistere il paziente sospetto, trasportarlo, accettarlo in PS, trasportarlo per il ricovero e quando è ricoverato in reparto o ricoverato in terapia intensiva.

Inoltre la carenza di mascherine appropriate è un problema per i reparti di malattie infettive, dove ci sono malati contagiosi come ad esempio un paziente con tubercolosi aperta deve essere ben gestito perchè la malattia può causare lesioni gravi nell'operatore sanitario.

La richiesta di più mascherine non può essere compensata rapidamente, lo spiega un produttore, fino a ieri ne faceva cento domani non ne può fare 10000 al giorno, ma spiega anche e apre all'idea di un uso non appropriato da parte delle persone e degli operatori sanitari che non sono formati e ne fanno un uso non appropriato, forse il nuovo corso ECM risolerà alcuni dubbi ().

La situazione attuale è sotto controllo grazie all'impegno del Governo, del Ministero della Salute e del Sistema Sanitario Nazionale, non è solo un'influenza che possiamo ignorare, perchè è quello che hanno fatto nella regione dell'Hubei in Cina (pop.58.000.000) dove hanno ignorato il problema perchè c'erano le feste, risultato ci sono 66.000 casi e oltre 20.000 ricoveri e migliaia sono in terapia intensiva.

I decessi per coronavirus nel mondo sono oltre 2800, pochissimi rispetto ad altre malattie infettive, ma sono solo i decessi da coronavirus, non quelli causati da un sistema sanitario al collasso che si  è trovato improvvisamente un surplus di ricoveri, quei decessi non sono nelle statistiche. 

Oggi il nostro sistema sanitario ha risorse ottimizzate e usate al meglio, ma cosa succederebbe se in Italia avessimo per un mese o due i casi della regione dell'Hubei?

Il nostro Sistema Sanitario Nazionale offre un numero di posti letto occupati per l'80-90% e questi consentono di assitere tutta la popolazione italiana, i posti di terapia intensiva sono poco più di 5000 e occupati per il 90%.

La regione dell'Hubei che è grande come l'Italia ha avuto oltre 20.000 ricoveri e probabilmente la saturazione dei posti di terapia intensiva ha creato di fatto una situazione drammatica perchè come si può assistere una famiglia che per un'intossicazione alimentare è in attesa di un trapianto di fegato e poi come potremmo fare i trapianti, oppure come potremmo assistere un figlio che fa un incidente grave e deve andare in terapia intensiva!!! ma i posti sono tutti occupati.

Motivo per cui a Wuhan hanno costruito ospedali dedicati in poche settimane e hanno usato palestre come camere di ospedale per i malati leggeri.

In Cina la regione dell'Hubei aveva il supporto di un governo con oltre 1 miliardo e 250 milioni di cittadini, l'Italia da sola sta tenendo sotto controllo l'infezione, un risultato fantastico, pagato caro con l'impegno e i sacrifici di tutti.

Se avessimo ignorato il problema e fosse esplosa l'epidemia perchè abbiamo pensato che forse è un'influenza, che dobbiamo fare il carnevale, andare al cinema, allo stadio per la partita di calcio perchè la fabbrica non si può fermare.

Dobbiamo riflettere su alcuni punti che un'epidemia come quella cinese avrebbe portato in Italia:

La terapia intensiva è il reparto che deve monitorare pazienti critici che hanno subito interventi chirurgici importanti ed improvvisamente potrebbero aggravarsi e morire, oppure pazienti che senza il supporto vitale morirebbero, saturare tutti i posti improvvisamente è follia.

Migliaia di persone sono fragili, perchè ci sono bambini e adulti che combattono ogni giorno contro un tumore, perchè hanno un trapianto o sono deboli per malattie croniche, rispettare le 10 raccomandazioni e il lavoro per contrastare l'emergenza sanitaria vuol dire aiutare anche loro.

L'italia avrebbe avuto l'aiuto degli altri stati o semplicemente avrebbero chiuso i confini per paura, come fanno con i turisti sulle navi (vedi il Giappone che ha preferito far morire la gente sulla nave piuttosto che affrontare il problema) speriamo che resti una di quelle domande che non avranno mai risposta.

Adesso migliaia di persone stanno lavorando per noi per proteggere la nostra salute e il nostro sistema sanitario, per adesso abbiamo le raccomandazioni da seguire e dobbiamo farlo non solo perchè richiesto dagli esperti del SSN ma perchè vogliamo proteggere i deboli e gli indifesi che verrebbero esposti al virus rischiando la vita.

Sitografia:

Foto di David Mark da Pixabay 

Foto di leo2014 da Pixabay