I batteri presenti sullo smartphone, studi scientifici

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apple 3595520 640In ospedale l'impegno per il contenimento delle infezioni è vitale per la sicurezza dei pazienti. Lo smartphone è posseduto da tutti gli operatori sanitari, strumento usato per i contatti personali o per lavoro è un oggetto che può fungere da veicolo per i microrganismi presenti in ospedale.

I primi studi fatti cercano di comprendere un aspetto della dinamica dei microrganismi, se a inizio turno non sono presenti cosa succede dopo alcune ore?

Gli studi fatti partono dal presupposto che essendo oggetti in mano ad operatori sanitari a contatto con batteri letali possano essere dei veicoli, la metodologia di ricerca ha previsto diversi metodi ma essenzialmente degli studi descrittivi per capire le dinamiche.

Gli smartphone hanno superfici colorate, lisce, sono molto belli, però hanno piccole fessure, microscopiche per noi ma grandi ambienti dove i batteri possono raccogliersi, se poi c'è una cover i punti dove i batteri si possono annidare aumentano.

L'attaccamento allo smartphone fa si che la frequenza dei microrganismi presenti rappresenti una parte significativa del biota che si trova sulla cute dell'utilizzatore.

Le analisi di diversi studi hanno identificato batteri su tutti i cellulari, guardando la frequenza dei batteri riportata è leggermente diversa come se ci fosse una distribuzione specifica a seconda della popolazione locale.

I microrganismi identificati sono:

  • Stfilococchi coagulasi negativi, 
  • MRSA,
  • Acinetobacter
  • E.Coli

Tutti in grado di dare infezioni, sui pazienti, eppure questo non accade, perchè?

Gli studi clinici hanno identificato i microrganismi sulle superfici di un oggetto addosso agli operatori sanitari, che alla fine non viene a contatto diretto con il paziente per diversi semplici motivi:

  • in quanto é custodito gelosamente.
  • c'è il lavaggio delle mani,
  • la tecnica che rispetta l'asepsi anche con l'applicazione del "tocco non tocco",
  • l'utilizzo di campi sterili con una logica bundle.

Gli studi di base ci danno alcune informazioni utili per l'assistenza e valorizzano la necessità della buona tecnica.

L'esperienza di rilevazione in Italia è stata segnalata al congresso ANIARTI 2018 ed ha confermato che non erano presenti sui pazienti infezioni con i microrganismi rilevati, ma la rilevazione è stata fatta in una terapia intensiva dove il rapporto operatori/pazienti e delle risorse strumentali non è paragonabile a quello di una medicina.

In reparto il paziente è soggetto a diverse condizioni di rischio, ma quando siamo a casa?

Quando lo smartphone è nel posto di lavoro ne siamo gelosi e non va a contatto con i pazienti, ma a casa, come ci comportiamo e quale livello di attenzione e di pulizia gli viene dedicato?

Bibliografia:

Immagine tratta da pixabay.it