L'infermiere e il web 2.0 un matrimonio in divenire o in crisi

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Da circa 10 anni navigo regolarmente i siti infermieristici che dire internet si modifica di continuo sulla base delle nostre esigenze, ma anche grazie alle nuove frontiere di studi sociologici.

Internet parla alle masse è vero ma come infermieri nei miliardi di persone che lo utilizzano siamo una gocciolina piccola, ma specializzata.

Internet è un mezzo di comunicazione che funziona molto bene per unire idee e progetti scritti semplici o colti che altrimenti non avrebbero spazio. Ci sono diversi strumenti possibili, alcuni gratuiti altri no.

Ci sono blog siti e forum gratuiti che con un po di pratica possono essere rapidamente messi online, alcuni esempi sono www.blogger.com www.altervista.it questi siti hanno degli indirizzi che contengono la parola del sito che li ospita. 

Spesso sono tecnologie sicure complete ma alcuni danno dei limiti di traffico e se si superano bisogna pagare qualcosina ma nulla di incredibile.

Comunque.

Cosa vuol dire scrivere su internet per un infermiere?

Avere un idea nuova che non trova confronto nel lavoro qutidiano può essere demoralizzante invece la si può lasciare libera su internet così si trova il sito piagadadecubito che offre informazioni tecniche ad altissimo livello.

Ma se non ci si vuole impegnare in un sito monotematico e si vuole comunque scambiare le proprie idee ci sono i forum dove possono essere dati pareri in modo informale ma sempre comunque aperti a tutti.

Purtroppo ci sono siti e blog abbandonaticome mai?

Penso che si siano scontrati con una mancanza di pianificazione, semplicemente l'entusiasmo ha portato ad iniziare un viaggio un esperienza nuova ma mancava il punto di arrivo e allora stop.

Purtroppo ci sono diversi esempi come nurse3000, oppure se cercate blog infermieri ne trovate di abbandonati.

Forse la vena poetica si perde nella delusione di scoprire che non ci sono i milioni di lettori e milioni di euro in pubblicità che le leggende di internet promettono.

Forse manca di comprendere che stiamo facendo comunque un buon lavoro, ma che dire qual è un buon risultato quando esistono riviste infermieristiche che hanno centinaia (non migliaia) di abbonati e noi piccoli ci troviamo a scrivere una pagina che viene letta da migliaia di persone allora è un ottimo risultato per divulgare le proprie idee e ancora meglio se quei lettori arrivano lì proprio perchè cercavano quell'argomento.

Internet ha una strana alchimia, parole persone software che interagiscono fra di loro.

Esempi positivi e negativi sono facebook e thinktag due siti che sono strutturati per favorire le interazioni fra le persone e lo scambio di idee.

Esempio positivo, su thinktag ci carichi i tuoi file e li condividi ad esempio ci trovo una dispensa sul picc che avevo messo online anni fa LINK un altro esempio è l'esperienza di ANUI su facebbok.

Ma però i grandi aggregatori o socialnetwork la stanno facendo da padroni e stanno intaccando anche gli ultimi siti web indipendenti non per mancanza di idee e contenuti ma perchè sempra più facile farsi assorbie che gestire un sito in proprio e pensare che poi quando scrivi due righe arrivano migliaia di persone ad acclamarti.

Perchè penso che i socialnetwork stiano aggregando troppo, be se guardate le statistiche di Alexa oggi Infermieri-Attivi è al 761000 posto nel mondo LINK non perchè facciamo sempre più pagine viste ma perchè c'è una crisi globale dei siti web indipendenti e autonomi.

Comunque non sono in crisi mistica e non sto facendo testamento, resisto e continuo a cercare collaboratori che hanno una o più idee da scrivere e da raccontare nel frattempo cerco di presentare anche "la concorrenza" che da una lettura completa del proprio sito o blog se avete idee o suggerimenti lasciate il link nel commento, ci guarderò con piacere.

 

Franco