La causa per ingiusto licenziamento di un infermiera arriva a 400.000 euro

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La giustizia bendata per l'infermieraIl caso è di un' infermiera con esperienza che è stata licenziata da un ospedale, sembra per motivi di salute.

Quando è il datore di lavoro a chiudere un contratto prima della scadenza il datore di lavoro sta licenziando il dipendente, a volte i motivi sono per giusta causa, ma a volte non lo sono.

Quando c'è un licenziamento senza giusta causa l'infermiere ha diritto di chiedere il reintegro nel posto di lavoro e la retribuzione che non gli è stata corrisposta.

Gli infermieri spesso fanno causa al datore di lavoro e di sentenze ne abbiamo pubblicate molte, il caso che segue è interessante perchè mostra l'inefficienza del sistema giudiziario.

Quanto è successo a Maria, assunta come infermiera a Foggia, alle dipendenze della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza (meglio noto come il Don Uva), nel 1989.

L'infermiera è stata licenziata nel 2006 dopo 27 anni di servizio.

Nel 2009 la richiesta di reintegro sul posto di lavoro dinanzi al Giudice del lavoro del Tribunale di Foggia.

Il reintegro richiede che il giudice stabilisca che non c'era giusta causa e questo comporterebbe anche che il datore di lavoro deve corrispondere la retribuzione globale dal momento dell'illegittimo recesso fino alla effettiva reintegrazione nel posto di lavoro, oltre alla rivalutazione monetaria ed interessi legali come per legge, con la regolarizzazione contributiva.

A seconda del ruolo ricoperto potrebbe essere un importo di oltre 40.000 euro/anno.

Nel 2012 la sentenza n.8878/12 del 6 novembre 2012 il Tribunale ha rigettato la domanda della ricorrente, condannandola altresì al pagamento delle spese di lite.

Nel 2014 deposita il ricorso alla Corte d'Appello di Bari - Sezione lavoro

Nel 2018 ed in forma esecutiva nel 2020 i giudici di secondo grado hanno accolto l'appello proposto dalla donna, così provvedendo: "accoglie l'appello per quanto di ragione e per l'effetto, in riforma dell'impugnata sentenza, dichiara l'illegittimità del licenziamento intimato in data 11.7.2006 condannando la Congregazione alla reintegra dell'infermiera nel posto di lavoro nonché al pagamento delle retribuzioni maturate dal dì del licenziamento.

La sentenza è stata notificata a Universo Salute - che nel frattempo era subentrato, come è noto nella gestione delle strutture del Don Uva.

L'infermiera non ha ancora finito, dopo oltre 10 anni, è il turno di Universo Salute che analizzando la situazione non trova corretti alcuni passaggi e quindi farà ricorso e i tempi si prolungheranno ulteriormente.

I passaggi di questa vicenda sono estrapolati dall'articolo di https://www.lattacco.it.

 

Foto di KATRIN BOLOVTSOVA