SlowNursing 2017, punti critici, punti di forza

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slow Nursing logoIl 4 marzo si è tenuto a Zelarino il convegno Slownursing, non è vicinissimo a casa mia e sono arrivato lungo, perdendomi l'inizio ed entrando in aula subito nel vivo con le domande scuotenti di Luciano Urbani, infermiere e filosofo.

Domande ed osservazioni molto scomode, del tipo: la società conosce l'infermiere? furbetti dell'ECM con test di gruppo!!!, qualsiasi cagata pazzesca, basta applaudire. Responsabilità implica pensare, il lavoro fine a se stesso crea irresponsabilità.

Il Luciano Urbani con il suo tono di voce forte schietto e penetrante a colpito anche quest'anno e da un lato molto bella l'osservazione chi fa solo un lavoro in fondo ha come obiettivo fare bene quella cosa che chiama lavoro, al pilota che sganciò la bomba su Hiroshima chiesero come si sentiva e rispose, bene ho solo fatto il mio lavoro.

Ma nel suo intervento non è stato troppo buono neanche con gli infermieri che sono dietro le scrivanie, oramai "impiegati".

Valter Fascio, richiediamoci cos'è l'infermiere, partendo dalla legge Basaglia che sembrava qualcosa di incredibile ma poi ha portato ad un cambiamento importante, cambiare si può.

Quindi Danilo Massai del collegio di Firenze ha risposto a tono, argomentando che in fondo ci sono anche infermieri veri dietro le scrivanie che hanno ruoli diversi, ma il cuore del suo discorso era su di una complessità politica in cui anche la nostra professione ci entra a pieno.

Marcella Gostinelli mette in evidenza come dalle parole e sul loro significato cambi molto il nostro lavoro, un esempio il modello per intensità dove l'infermiere non è autonomo ma solo responsabile, il modello chiesto era per complessità, ma poi esigenze amministrative di budget hanno vinto.

Analisi complesse delle situazione infermieristica sia da un punto di vista etimologico, ma anche pratico, quotidiano, cercando di scoprire che la quotidianità in fondo è stata anche distorta.

Biancat chiude cercando di spiegare che le soluzioni più semplici arrivano dall'unione, dall'essere coesi e rispettosi dell'impegno altrui.

 

Dimenticavo, Cos’è Slow nursing?

La risposta dal manifesto scaricabile dal link

Un contenitore, un luogo di scambio di contributi diversi orientati alla riflessione autentica che permettano di disegnare percorsi ed obiettivi condivisi.

Luogo d'incontro unico, quale occasione di pratica di pensiero, di appetito culturale, di approfondimento e di esercizio concettuale che permetta di intravvedere spiragli di azione per migliorare il presente e progettare il futuro.

Un movimento, che non rimane nel limbo dell'indistinto e dell'opportunismo ma si distingue per la qualità dell'impegno e si identifica in: "conoscere per comprendere, e coerentemente, scegliere per essere".

Fucina di idee, crogiuolo di energie e motivazioni, palestra di riflessione.

Una risposta possibile alla necessità di modificare la situazione attuale della professione infermieristica e la qualità dell'assistenza.

Chi era presente al convegno 2017?

Lo studente, l'infermiere, il coordinatore, il dirigiente, il collegio e anche la FN-IPASVI, infatti ha aperto il convegno Franco Vallicella, mostrando che la nostra federazione è presente, perchè un confronto costruttivo può e deve essere un nostro punto di forza.

Per approfondimenti visita http://www.slownursing.it/

Atti del convegno 2016 (LINK)

Atti del convegno 2015 (LINK)