Nuovo corso FAD gratuito, Roadmap in anestesia 4 crediti ECM

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roadmap anestesia fadIl corso fad gratuito dal titolo "La gestione del blocco neuromuscolare: lo stato d’arte" è il 10 corso del programma Roadmap in anestesia.

Questo corso è accreditato ECM per gli infermieri ed eroga 4 crediti ECM.

 Per questo corso è necessario registrarsi sul sito e dopo utilizzare il codice anestesia013

Il Razionale scientifico tratto dalla pagina web (LINK).

Razionale scientifico

La corretta gestione del blocco neuromuscolare ha il presupposto di garantire la paralisi muscolare in corso d'intervento chirurgico e nella fase d'intubazione endotracheale, elementi imprescindibili nella triade anestesiologica avente come obiettivo l'anestesia bilanciata.
La gestione del blocco neuromuscolare si traduce anche nel creare l'abito sartoriale, in termini di paralisi per quella data procedura chirurgica e per quel dato paziente in corso d'intervento.

Per creare un abito sartoriale e di gestire al meglio i bloccanti neuromuscolari di qualsiasi natura essi siano, non si può prescindere da un monitoraggio quantitativo della paralisi attraverso apparecchi facilmente gestibili che la tecnologia mette a disposizione.

Il monitoraggio neuromuscolare è un elemento caratteristico da tenere in considerazione quando si utilizzano questi farmaci perché ci consente di stabilire il momento esatto per intubare, variare i gradi/profondità di paralisi in corso d'intervento, tenendo in considerazione la procedura chirurgica in atto (vedi blocco moderato, profondo, intenso) e ci consente di gestire al meglio i reversal/ antagonismo ,fine di un intervento, elevando i criteri di sicurezza e di dimissione del paziente, tavolo operatorio . Ricordando che i pazienti dovrebbero essere estubati con un recupero > 90% se non il 100%.

Questo richiamo al monitoraggio neuromuscolare spesso è stato disatteso nonostante le varie linee guida lo impongono e nonostante le caratteristiche dei bloccanti neuromuscolari moderni siano più sicuri rispetto a quelli di un recente passato, il punto è che qualsiasi bloccante neuromuscolare, va gestito con un corretto monitoraggio neuromuscolare durante e a fine intervento. Sappiamo anche che quando si impone un reversal indotto o spontaneo, va controllato il grado di recupero, nella fattispecie se si utilizza la classica miscela decurarizzante. E' noto che l'utilizzo di quest'ultima dovrebbe essere somministrata a dosaggi appropriati e somministrata nella fase di recupero spontaneo. A maggior ragione dovrebbe essere sempre gestita con un monitoraggio neuromuscolare. Questo ci consentirebbe di creare l'abito sartoriale in termini di paralisi e si eviterebbero paralisi residue post operatorie, per l'identificazione delle quali non basta il solo criterio clinico.
Oggi con l'insorgere delle nuove tecnologie chirurgiche come la laparoscopia e la robotica, gestire la paralisi in maniera adeguata, rispetto all'approccio classico, ci consente di trarne utili vantaggi sia ai fini della fase intraoperatoria che nella fase post operatoria. Il razionale è sfruttare il concetto di deep block low pressure rapid reversal.

I nuovi reversal (antagonisti) gestiti correttamente, ci consento di lavorare a profondità di paralisi diverse e con maggior facilità poter gestire il recupero dell'attività neuromuscolare a fine intervento. I nuovi reversal consentono di recuperare la forza muscolare in qualsiasi fase della paralisi in atto.

Ciò si tradurrebbe in minor tempo di recupero migliore gestione della triade anestesiologica, migliore sicurezza nel recupero, migliore efficacia e risorse nella gestione di una sala operatoria.

Le prospettive future della miorisoluzione devono affrontare ancora oggi diverse sfide e problemi. I nuovi chelanti dei miorilassanti steroidei offrono una maggiore sicurezza nella gestione clinica del blocco neuromuscolare.

 

roadmap anestesia fad

http://www.roadmapinanestesia.it/