Laparocele, la complicanza tardiva della ferita chirurgica

anatomia addome
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Il laparocele è una lesione secondaria ad un intervento chirurgico nella parete addominale, in cui l'intestino che si trova all'interno della cavità addominale si estroflette verso l'esterno attraverso le fasce muscolari, arrivando in contatto con l'ipoderma e il derma, dove da origine ad una formazione esterna, solitamente di forma ovalare, assumendo un'aspetto simile a quello di un'ernia.

L'intervento chirurgico deve attraversare tutti gli strati, derma, ipoderma e fasce muscolari, per arrivare all'addome.

Dopo l'intervento chirurgico la chiusura dell'addome prevede che vengano suturati gli strati in modo che la funzionalità sia più vicino possibile a quella naturale.

La tenuta della sutura dipende dal tipo di sutura e dalla consistenza del tessuto suturato, il tessuto di un giovane sarà più consistente di quello di un anziano. Un altro determinante è dato dal tipo di addome perchè quello di un paziente obeso ha un tessuto muscolare soggetto ad una pressione continua che potrebbe favorire il cedimento.

L'addome è sempre soggetto a piccole contrazioni in risposta ai nostri movimenti. Il chirurgo a seconda dell'intervento consiglierà l'uso di una pancera per ridurre gli sforzi nei movimenti quotidiani quali alzarsi dal letto, tossire o sollevare pesi (sempre sconsigliato). 

Il cedimento di più punti di sutura continui porta ad un'apertura nella fascia muscolare e di conseguenza durante la peristalsi addominale, l'intestino occupa lo spazio oltre la fascia muscolare sarà più o meno evidentente nelle varie fasi della digestione.

L'ipoderma e il derma non offrono molta resistenza e si conformeranno alla protuberanza.

Se l'apertura è di pochi cm si avrà una forma ovalare, ma se diventa molto grande potrebbe modificarsi la forma dell'addome ed essere necessaria una pancera a vita.

Il laparocele porta soprattutto ad un danno estetico ma non mette a rischio la vita della persona.

Come si cura il laparocele?

Il trattamento del laparocele prevede un'ulteriore intervento chirurgico che comporta il posizionamento di una protesi a rete che viene ancorata ai muscoli così da ripristinare la forma dell'addome.

L'intervento è sempre possibile?

Il chirurgo valuta e decide, ma in alcuni casi selezionati potrebbe sconsigliare l'intervento chirurgico di riparazione dell'addome se la causa dell'intervento primario sono stati ascessi infettivi che possono recidivare, il motivo è che una recidiva potrebbe infettare la protesi inserita in addome e portare ad una situazione settica gravissima.

Che differenza c'è fra il laparocele e l'ernia?

L'ernia si forma spontaneamente in seguito a cedimenti dovuti a sforzi eccessivi o a difetti di parete congeniti e ci sono sedi ben precise in cui si forma.

Il laparocele è una complicanza sempre secondaria ad un intervento chirurgico dell'addome e si distingue dall'ernia perchè la protuberanza è sempre posizionata lungo la cicatrice dell'intervento chirurgico.

Tutti gli interventi chirurgici all'addome possono provocare il laparocele?

Assolutamente no, gli inteventi con tecniche chirurgiche minimamente invasive, non causano un danno alla parete muscolare in cui l'intestino possa estroflettersi; come ad esempio gli interventi chirgici in laparoscopia.

Conclusioni:

L'intervento di chirurgia addominale maggiore è sempre un intervento salvavita, l'addome è un organo molto delicato che sarà ben controllato nel post operatorio. 

La fase di convalescenza richiede che sia il paziente ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni del chirurgo per ridurre i rischi di formazione di un laparocele.

Foto di bodymybody da Pixabay