COVID-19: stabilità del virus nell'ambiente

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covid 19 23313Il virus COVID-19 causa la temuta SARS-CoV-2, una polmonite grave, conoscere la trasmissione del virus e la sua stabilità è utile per comprendere come difendersi al meglio.

The New England Journal of Medicine ha pubblicato un editoriale con tanto di grafici di uno studio comparato "Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1" l'articolo è del 17 marzo.

Breve premessa

La persona positiva al COVID-19 quando è sintomatica ha una carica virale tale per cui può liberare i virus e quindi contagiare altre persone attraverso due vie, aerea e per contatto.

La via aerea è quella dei droplets, le microgoccioline che si liberano quando parliamo, starnutiamo o diamo colpi di tosse. I droplets con più sono piccoli maggiore sarà la distanza che raggiungono perchè restano sospesi nell'aria.

Il virus è nell'organismo e quindi rilevabile nel sudore e nel muco e quindi sulla pelle, nelle urine e nelle feci del paziente .

Come entriamo a contatto con il COVID-19?

Il virus deve avere una carica infettante, una quantità minima che riesca ad entrare in contatto con le cellule su cui replicarsi, la via d'ingresso preferita sono le nostre mucose che hanno le cellule vive più esposte, occhi, naso, bocca, la cute invece ha uno strato superficiale esterno cheratinizzato di cellule morte.

L'articolo "SARS-CoV-2 and COVID-19: The most important research questions" del 16 marzo fra tutte le domande di ricerca ne pone una specifica sulle vie di trasmissione note e riporto:

La quarta domanda riguarda l'importanza della via fecale-orale nella trasmissione SARS-CoV-2. Oltre alla trasmissione tramite goccioline e contatto ravvicinato, in determinate circostanze si è dimostrato che la trasmissione fecale-orale di SARS-CoV è importante. Il coinvolgimento gastrointestinale dell'infezione da SARS-CoV-2 e l'isolamento di SARS-CoV-2 da campioni fecali di pazienti sono a sostegno dell'importanza della via fecale-orale nella trasmissione di SARS-CoV-2. Sebbene la diarrea sia stata osservata raramente negli studi con grandi coorti [  , ], la possibilità di trasmissione SARS-CoV-2 tramite fognature, rifiuti, acqua contaminata, sistema di aria condizionata e aerosol non può essere sottovalutata, in particolare in casi come la nave da crociera Diamond Princess con 3.700 persone, tra cui almeno 742 sono state confermate essere infettato da SARS-CoV-2 in modo plausibile a seguito di un evento di copertura. Sono necessarie ulteriori indagini per determinare il ruolo della trasmissione fecale-orale in questi casi e all'interno delle aree residenziali rappresentative selezionate per studi epidemiologici dettagliati a Wuhan, come discusso in precedenza.

La trasmissione da uomo a uomo può avvenire in diversi modi attraverso il contatto diretto per via aerea o per via oro fecale per questo l'editoriale, Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1 ci offre dai dati sul comportamento del virus simulandone la presenza su aerosol o superfici di acciaio, rame, plastica e cartone.

La conoscenza della sopravvivenza del virus nell'ambiente consente di fare delle scelte operative.

Lo studio Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1 confronta due tipi di virus ma è più interessante comprendere i tempi di decadimento del virus COVID-19 che porta alla malattia SARS-CoV-2.

I tempi sono:

  • 3 ore, aerosol, in ospedale si possono generare in diverse situazioni, nebulizzatori, NIV, ossigenoterapia, ecc.,
  • 48 ore, acciaio inossidabile, presente su molte superfici, nelle ventole dei PC, nei filtri dei termoconvettori ecc.,
  • 72 ore, plastica, o materiali simili sono presenti ovunque,
  • 24 ore, cartone, presente nella documentazione, negli imballaggi, ecc.,
  • 4 ore, rame, (presente nelle monete di piccolo taglio, raramente utilizzato, è stato proposto per le sue proprietà proprio per le superfici in ospedale).

I dati proposti dal The New England Journal of Medicine sono teorici, sono ottenuti in una condizione di studio teorica realizzata in laboratorio che potrebbero differire dal mondo reale a causa della carica infettante diversa.

Il virus ha però un tempo di dimezzamento e di decadimento a zero, questo ci "rassicura" quando vengono archiviate le cartelle non verrà creato un deposito di COVID-19. 

Quei dati ci dicono anche che le tecnologie devono cambiare e non dobbiamo aspettare la prossima pandemia, perchè ci sono:

computer con ventole di plastica che raccolgono polvere quando sono spenti e appena accesi spargono polvere, eppure ci sono PC simili a tablet,

convettori con filtri che sono griglie di acciaio, che quando sono fermi raccolgono polvere e appena accesi spargono polvere, sostituibili da sistemi centralizzati.

Il Rame sulle superfici agisce come disinfettante naturale e potrebbe essere applicato su quelle superfici toccate dai pazienti e dai visitatori come le maniglie delle porte, i corrimano, i pulsanti degli ascensori, i rubinetti dei bagni ecc..

Oggi combatteremo con quello che abbiamo, il paziente avrà la mascherina per ridurre la dispersione di virus, si faranno cambi d'aria più frequenti ed utilizzeremo i DPI in tutte le occasioni di contatto.

Tenendo presente i dati di sopravvivenza del COVID-19 potremo riflettere sul nostro agire quotidiano per fare delle scelte che ci consentano di offrire la migliore assistenza con la massima sicurezza per l'operatore sanitario..

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