Aprire la Partita IVA: infermieri

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professionista conteggiVuoi avviare un’attività in proprio come infermiere e stai cercando di capire come fare? Pensi che sia costoso avere una gestione attenta e professionale della tua Partita IVA?

Sei nel posto giusto! In questo articolo ti spiegheremo quali sono i vantaggi introdotti dalla nuova riforma, e come fare per sgravarti da costi superflui nei primi anni di attività.

Andiamo con ordine

La prima cosa che devi sapere è che la legge di stabilità entrata in vigore il 1 gennaio 2019 ha introdotto significativi vantaggi per chi decide di aprire la Partita IVA per la prima volta, e per chi già la possiede.

Tassazione al 15% dei redditi ridotta fino al 5% se è la prima volta che apri la Partita IVA.

Dal 2019 il limite massimo di ricavi conseguiti nell’anno per entrare nel Regime Forfettario è stato portato a 65'000 euro, indipendentemente dall’età e dal tipo di attività svolta.

Questa novità ha aperto la porta alla tassazione di favore a una platea molto più ampia rispetto al passato.

Come funziona il Regime Forfettario, quali i suoi vantaggi e i suoi limiti?

Vediamo ora come funziona il Regime Forfettario, i suoi vantaggi e i suoi limiti. Se durante la lettura di questo articolo troverai qualcosa di non chiaro, o ti sorgeranno delle domande in merito, puoi rivolgere le tue domande all’indirizzo info@aicm.it o chiamanda il numero 02.83.59.56.20.

Riceverai così assistenza gratuita da AICM, associazione italiana contribuenti minori.

Ora iniziamo!

Come funziona il Regime Forfettario

Se apri la Partita IVA per la prima volta, potrai accedere all’aliquota ridotta del 5% da applicare ai tuoi redditi per i primi 5 anni di attività. Non male vero?

La tassazione invece è al al 15% per tutti coloro che sono già titolari di partita IVA e intendono passare al regime agevolato forfettario.

La tassazione dei redditi in regime forfettario è chiamata imposta sostitutiva perché tutte le imposte ordinarie e pagate da tutti quali IRPEF, addizionali IRPEF ed IRAP vengono sostituite da un’unica imposta con aliquota agevolata del 5%, mentre è del 15% se hai già una Partita IVA e passi al Regime Forfettario.

Come si calcola il reddito da tassare?

Il calcolo dell’imposta sostitutiva del 5% o del 15% si applica al reddito imponibile ottenuto moltiplicando l’importo delle fatture incassate per un coefficiente di redditività stabilito a priori.

Per la categoria degli infermieri e per le attività simili - con il codice ATECO 86.90.29 altre attività Paramediche indipendenti NCA” – il coefficiente di redditività è pari al 78% delle fatture incassate.

Approfondimento

Si definisce Regime Forfettario proprio perché la somma su cui vengono calcolate le imposte viene determinata a “forfait” . Nel regime ordinario invece, la somma su cui vengono applicate le imposte è calcolata sottraendo al ricavo totale i costi sostenuti, e deducibili fiscalmente.

Ma torniamo a noi.

Per chiarirti meglio come funziona il calcolo delle imposte nel regime forfettario, facciamo un esempio pratico:

Supponiamo che il primo anno con la tua Partita IVA fatturi e incassi 30’000€

La percentuale su cui si calcola l’imposta (coefficiente di redditività) per la tua categoria è del 78%. Quindi l’imposta fissa del 5% si calcolerà solo sul 78% di 30.000€.

Pertanto:

Il 78% di 30.000 è 23.400€ (imponibile) su cui verserai l’imposta sostituiva del 5%; 5% x 23.400€= 1.170€ (imposta da pagare)

“Per chi vuole iniziare una propria attività e ha poche spese, come nel caso della tua categoria, il Regime Forfettario è sicuramente il modo migliore per ottimizzare le imposte e poter iniziare la propria attività di infermiere, considerando che questa tassazione verrà applicata per i primi 5 anni di attività”  Silvio Deponti, Presidente di AICM

Al di là della tassazione di favore, il regime forfettario riconosce un altro beneficio per chi decide di aderirci: l’esonero dall’obbligo di emettere la fattura elettronica.

Questo significa che non dovrai fermarti a fine giornata per emettere noiose fatture elettroniche da inviare entro la mezzanotte come previsto dalla normativa in materia, risparmiando così tempo da dedicare ad altro, e soprattutto evitando inutile stress.

Altri esoneri previsti per le Partite IVA che operano in Regime Forfettario sono:

  • esonero dell’applicazione dell’IVA in fattura, anche se le tue prestazioni sono soggette a IVA;
  • non sei assoggettato all’applicazione della ritenuta d’acconto, e così i tuoi committenti non ti tratterranno più il 20% a titolo di acconto, pertanto avrai più liquidita incassando l’intera cifra indicata in fattura;
  • sarai esonerato dalla tenuta dei registri contabili sia ai fini IVA che dei redditi;

Quando non puoi accedere al regime forfettario

Ci sono solo alcuni limiti che potrebbero impedirti di accedere al regime forfettario: la riforma ti impedisce di beneficiare dei vantaggi di questo regime se:

Possiedi partecipazioni in società di persone, associazioni o società a responsabilità limitata sopra la quota di controllo (20% del capitale sociale)

Eserciti un'attività in regime speciale (es.: tabaccaio, agenzia viaggi, agricoltore, ecc..)

Non sei residente in Italia, a meno che tu sia residente in uno Stato membro dell’ Unione Europea e allo stesso tempo produci sul territorio italiano almeno il 75% dei ricavi complessivamente generati dalla tua attività

Se eserciti la tua attività prevalentemente nei confronti di un soggetto che risulta essere uno dei tuoi datori di lavoro dei due anni precedenti, dai quali hai ricevuto o ricevi ancora compensi per lavoro dipendente

Chiariamo meglio questo ultimo punto con un esempio pratico:

Poniamo il caso che tu stia lavorando come dipendente per un ospedale e nel frattempo voglia avviare un’attività di infermiere a domicilio come libero  professionista. Puoi?

Certo che si, ma non potrai svolgere la tua attività nei confronti del tuo attuale datore di lavoro (o ex datore da non meno di 2 anni).
Potrai invece svolgere la tua attività verso terzi, applicando ai nuovi ricavi la tassazione agevolata del 15%

Quando conviene il Regime Forfettario

Il regime forfettario conviene nel caso in cui tu non abbia ELEVATI costi da scaricare o detrazioni IRPEF da scontare. In questo caso ti suggeriamo di procedere ad una simulazione mettendo a confronto il risultato dei due regimi, ordinario e agevolato forfettario, così da scegliere quello più vantaggioso.

Quindi sempre calcolatrice alla mano prima di scegliere, o meglio, affidarsi a dei professionisti che possano guidarti nella scelta migliore in modo da non sostenere costi superflui.

Cassa previdenziale per gli infermieri

Come saprai, tutti coloro che aprono Partita Iva devono obbligatoriamente iscriversi all’Inps o alla Cassa Previdenziale eventualmente prevista per l’attività svolta.

La Cassa Previdenziale obbligatoria per coloro che svolgono attività infermieristiche professionali è l’ENPAPI (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Professioni Infermieristiche).

L’ENPAPI prevede il pagamento dei contributi in base al reddito risultante dalla Dichiarazione dei Redditi .

In linea generale i contributi che gli infermieri professionisti devono versare alla loro Cassa Previdenziale sono di tre differenti tipi:

  • Soggettivo: composto da una quota fissa (stabilita anno dopo anno direttamente dall’ENPAPI) ed una percentuale (pari al 16% nel 2018) in base al reddito generato dall’attività;
  • Integrativo: consiste in un’aliquota pari al 4% del reddito generato;
  • Maternità: ogni anno viene deciso un importo fisso dall’ENPAPI.

Tali contributi potranno essere versati in 5 rate bimestrali di pari importo e un’ultima rata a dicembre pari al conguaglio tra quanto versato a titolo di anticipo nelle 5 rate precedenti e quanto effettivamente dovuto in base ai ricavi generati dall’attività professionale.

Le scadenze entro le quali bisogna versare le rate sono fisse ogni anno:
10 febbraio;
10 aprile;
10 giugno;
10 agosto;
10 ottobre;
10 dicembre.

Ulteriori informazioni dettagliate si possono trovare direttamente sul sito dell’ENPAPI .

AICM si mette a disposizione di chi ha intenzione di aprire una Partita IVA e vuole capire la miglior strada da percorrere.

Puoi prenotare una consulenza gratuita scrivendo a info@aicm.it o chiamando il numero 02. 83.59.56.20 dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00

AICM - associazione italiana contribuenti minori
www.aicm.it 
info@aicm.it 
02. 83.59.56.20