Buongiorno! Sono un infermiere. “E che cosa fai esattamente?”

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Quante volte ho/abbiamo sentito questa frase? Molte, vero? Bene, ma quando dobbiamo rispondere a questa domanda non sempre abbiamo le idee chiare. È normale?

Sì, infatti questo problema è stato oggetto di molti studi e di un confronto tra vari professionisti.

Quali sono state dunque le conclusioni?

Definire che cos’è il Nursing è impresa assai ardua, perché è un campo troppo vasto.

Per questo motivo, il RCN (Royal College of Nursing) ha creato un gruppo di professionisti con lo scopo di analizzare gli studi provenienti da tutto il mondo e dare una definizione ben precisa.

Il nursing è dinamico e cambia in continuazione, infatti, secondo taluni, definire l’infermieristica sarebbe troppo restrittivo, anche se è necessario farlo.

Lang sostiene a proposito: “Se non possiamo chiamarlo, non possiamo controllarlo, finanziarlo, indagarlo, insegnarlo o metterlo nella politica pubblica.”

Un’affermazione molto corretta: se non puoi definire qualcosa, come fai a spiegarla?

Una definizione di nursing, comunque, anche se  sofisticata, non può aspettarsi di superare tutti i malintesi e stereotipi che esistono in questo ambito. Fare delle precisazioni in merito a qualcosa è molto importante, ma lo scopo e il fine di uno strumento dipendono da come viene utilizzato.

Quindi il compito dell’infermiere è di adoperarsi in tutti i modi (leciti!!!) per far comprendere al pubblico e non solo, che cos’è il nursing.

Se sono ben conscio che la nitroglicerina è un esplosivo pericoloso, quanta cura mi prenderò in qualità di “addetto ai lavori” per evitare che esploda?

Attenta conservazione, corretta allocazione, trasporto sicuro… se invece trasporto solo un po’ d’acqua, chi se ne frega!!!!

In genere funziona così: quando senti che la tua vita è minacciata, dipende da qualcuno o da qualcosa, cerchi di far molta attenzione perché le ricadute potrebbero essere molto dolorose, inoltre chi “trasporta la nitroglicerina ha un ruolo di spicco nella società!” Ed è proprio così in tutto e per tutto. Gli esempi si sprecano e non è questa la sede adatta per poterli elencare.

Quando Noi utilizziamo il termine salute, il pensiero vola subito al medico. Ma questo vocabolo, per  gli infermieri, ha una portata più ampia e comprende gli aspetti fisici-mentali-sociali e anche spirituali. Anche i  termini “diagnosi”e “prescrizione” non dovrebbero essere confusi.

Il paradosso infermieristico

Non esiste quasi nessun individuo sul globo che non abbia ricevuto una prestazione infermieristica. Ma se le dimensioni sono così enormi, per quale motivo la visibilità è così ridotta?

Nel 1859 Florence Nightingale scriveva: “Gli elementi del nursing sono tutti ma restano sconosciuti.”Alcune persone associano il nursing a compiti fisici che riguardano il mantenere una persona che è malata sicura, comoda, nutrita e pulita.

Alcuni vedono il nursing come una forma di assistenza al medico nell'eseguire compiti associati ai trattamenti.

Le evidenze in merito alla visibilità dimostrano che il nursing specializzato fa la differenza. Cioè la specializzazione rende visibile ed apprezzabile ciò che si svolge.

Ma parte del paradosso, sostiene invece che più un infermiere è abile in quello che fa e meno verrà osservato (es. infermiere della rianimazione) quindi  neanche il paziente riconoscerà  precisamente quello che gli è stato erogato.

Tra la confusione generata intorno alla figura dell’infermiere, ritroviamo l’assenza di capacità di discernere tra ciò che è una tecnica (somministrazione di farmaci per via intramuscolare) effettuabile anche da personale non infermieristico formato e ciò che in realtà caratterizza la professione infermieristica. Facciamo alcuni esempi.

La differenza si ritrova nel:

  • Nel giudizio clinico inerente ai processi di accertamento, diagnosi, prescrizione e valutazione.
  • Nella conoscenza che è alla base della valutazione del bisogno e nel determinare quale azione compiere per soddisfare il bisogno.
  • Nella responsabilità personale che si ha in tutte le decisioni e azioni, inclusa la determinazione di delegare ad altri alcuni compiti.
  • Nella relazione strutturata tra l'infermiere e il paziente che incorpora la regolamentazione professionale ed un codice deontologico.

 

Capire le differenze

Leggete bene che cosa dicono lo Scottish Home e l’Health Department:

“Ogni soggetto coinvolto, ha speciali abilità nell'erogare l'assistenza, ma al margine del campo di competenza ed esperienza di ogni gruppo professionale ci sono aree dove esiste  una sovrapposizione di funzioni.

Nonostante queste piccole aree di sovrapposizione, le maggiori responsabilità di ogni gruppo professionale sono piuttosto chiare - con l'eccezione del nursing, dove c'è una variabilità considerevole nella percezione”.

Per questa ragione il nursing è particolarmente vulnerabile ad un uso improprio. Come un economista ha esplicitamente dichiarato:

“L'assistenza Infermieristica, come un prodotto, è estremamente semplificato da chi non è un infermiere e non possiede un'idea chiara di quello che gli infermieri professionali possono/dovrebbero fare e come esso differisca da lavori più economici e meno specializzati… Tali direttori sanitari  possono preferire assunzioni ingiustificate e miti circa i costi degli infermieri, mix di erogatori di cure e produttività infermieristica.”

La responsabilità di rettificare tale situazione giace negli infermieri stessi. Lo scopo di questo documento è di aiutarli a farlo!!! (alcune parti sono state tratte da “Defining Nursing RCN”, scaricabile gratuitamente in pdf su www.i-nurse.it)

Così concludo questa riflessione sull’infermiere. Nella prossima “puntata” (mensile) parleremo di che cos’è la Professionalità in infermieristica!

Grazie!

Massimo Rivolo - www.i-nurse.it