50% dei medici non in regola con i crediti ECM, soluzione la FAD con i FILM

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information 2907429 640Ho letto su Repubblica nella rubrica Sanità24 che il 50% dei medici riporto il termine "sfugge alla formazione ECM", questi dati sono stati presentati al ministro della Salute da FNOMCEO.

L'articolo è comparso poco online, in fondo nessuno vorrebbe sapere che il proprio medico magari non si aggiorna da un decennio.

Il concetto di formazione obbligatoria è un controsenso, la formazione di un adulto non può essere obbligata da nessuno, deve esserci una formazione su misura che nasce dalle esigenze del singolo, il sistema ECM sta per compiere 15 anni e non ha ancora fatto presa non è ancora a regime.

Se da un lato fare la raccolta punti è semplice dato che basterebbe fare cosri FAD a casaccio senza nessuna attinenza con gli obiettivi lavorativi è vero anche che formazione di qualità è difficile da trovare, anche se per capire che un corso di formazione ci è utile dovremmo mettere a riposo il nostro ego di perfezione e accettare che il mondo cambia ogni giorno e in fondo qualcosa da imparare c'è sempre.

Ma fare formazione per un medico è sicuramente un problema maggiore rispetto che ad un infermiere, vuoi mettere il dilemma vado a fare un corso ECM o salto una giornata in libera professione e rinuncio a 2-3 mila euro?

A noi non tocca questo dilemma ma credo che i dati siano chiari e che ci dicano che nemmeno ì Sig.ri medici non hanno avuto dubbi.

Ma come costringere i medici a partecipare ai corsi ECM, nell'articolo suggeriscono tre soluzioni:

la prima obbligare i medici ad affliggere sulle pareti degli ambultatori gli attestati di riconoscimento dei crediti ECM,

la seconda è di creare un black list fino ad arrivare alla sospensione, come accadde per i medici competenti (decisione poi rientrata),

la terza soluzione è fantastica, fare serie televisive con attori da Oscar.

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Non sto scherzando.

L'articolo di Sanità24 (LINK) alla fine mette la sua ricetta e promuove i corsi FILM di Consulcesi (LINK) una scelta che ad una riflessione superficiale potrebbe far sorridere, mentre dal lato pratico è un evoluzione della FAD molto impegnativa e molto tecnica.

La FAD attraverso i FILM forse potrà essere più interessante per i medici che potranno seguirla nelle pause da PC o da tablet e non avranno più scuse.

Anche se il primo momento per promuovere la formazione è sul luogo di lavoro.

Riconoscere che quello che facciamo ce lo possiamo scordare, che potremmo farlo meglio o che confrontarci su aspetti tecnico professionali è uno stimolo alla ricerca di nuovi argomenti.

Se non si trovano motivi per fare formazione, basta cercare dei motivi per non farla.

Non fare formazione, rende ripetitive e noiose le giornate, non ci mette in grado di rispondere alle domande ed alle esigenze del nostro assistito, ci riduce il vocabolario ai pochi termini di reparto (spesso inventati) ed alla fine ci imbruttisce dentro.