ll protocollo per la ricerca clinica infermierieristica

Pin It

studio 2

Il protocollo di ricerca è lo strumento che trasforma un' idea di ricerca infermieristica in un progetto reale. Se decidi di realizzarlo devi aver presente che ha delle caratteristiche ben precise, deve essere riproducibile e deve essere considerato una macchina dove entrano dei dati ed escono dei risultati, imput e output.

Il protocollo di ricerca dovrebbe essere utilizzato ogni volta che si rilevano dei dati in ambito ospedaliero, compresa la tesi che risponde anche alle classiche domande: chi, cosa, come, quando, dove e perchè.
Il protocollo, nella sua realizzazione, deve essere riproducibile perchè?

La prima caratteristica che deve avere una ricerca scientifica, essere riproducibile perchè se ciò che hai scritto nessun'altro riesce a realizzarlo allora stai facendo qualcosa d'altro, cucina, pittura ma non ricerca.

E' riproducibile vuol dire che un altro infermiere se lo vuole applicare deve riuscire a realizzarlo.

Nel contesto di un reparto il vantaggio è che procede bene anche quando non sei presente personalmente, si può ripetere nel tempo cosicchè l'anno succesivo si possano anche confrontare i dati per fare analisi con dati più significativi.

Un protocollo deve essere rigido come una macchina automatica: entrano i dati e ne escono i risultati; e come una macchina  può avere delle pause delle verifiche intermedie.

Guardando la struttura del protocollo è chiaro che ha capo e coda e che deve prevedere tutte le fasi di lavorazione e analisi dei dati e se si esce dal protocollo la macchina deve essere revisionata.

Il protocollo andrebbe utilizzato ogni volta che si raccolgono dei dati e soprattutto se si raccolgono dei dati nelle Aziende Sanitarie.

Quindi, dalle tesi agli studi su iniziativa del singolo che affrontano progetti di studi osservazionali a studi sperimentali.

Uno studio clinico, una ricerca sul campo anche il semplice studio osservazionale è una zona di frontiera e chi lo realizza ha fatto una ricerca bibliografica e vuole aggiungere qualcosa in più che non ha trovato. Questo a volte richiede strumenti nuovi e non comporta che chi realizza una ricerca sia infallibile, l'idea di infallibilità è adatta solo per i non addetti ai lavori. 

Il protocollo di ricerca deve essere chiaro e leggibile, i termini tecnici vanno bene ma non i tecnicismi o il linguaggio strettamente di settore, dato che dovrà essere letto ed approvato anche da i “non addetti ai lavori” come il responsabile dell'URP.

 Il protocollo dovrebbe avere una struttura minima fatta così:

  •  Indice
  • Introduzione (raccontare lo stato dell'arte la bibliografia e perchè è utile lo studio)
  1. Obiettivi dello studio, lo scopo delllo studio, uno o due obiettivi seri e misurabili
  2. Criteri di selezione, su chi rilevate i dati e su chi non li rilevate chiamati anche criteri di inclusione e di esclusione
  3. Disegno dello studio, dovete scegliere bene, cosa fate osservate o sperimentate? Qui descrivete le fasi operative con cui realizzate il vostro studio
  4. Dati clinici, Che dati rilevate?, Che strumento utilizzate?
  5. Criteri di valutazione dell'intervento oggetto di studio Non dite mai di avere il 100% di qualcosa, significa fallimento. Mi spiego se pretendete che siano raccolti il 100% dei questionari ai pz che hanno una certa patologia o che accedono ad una determinata struttura... be o mentite o siete diventati pazzi per inseguire fino all'ultimo utente. Scegliete un valore più basso e confacente alla vostra esperienza 80-90% vanno bene.
  6. Valutazione statistica, che analisi statistica fate sui vostri dati?
  7. Consenso Informato, se raccogliete i dati con questionari ricordate il modulo di consenso.
  8. Scheda raccolta dati, la scheda che utilizzate
  9. Bibliografia, elenco della bibliografia
  10. Responsabile, chi risponde dello studio e i sui recapiti

 Oppure anche una struttura più complessa dipende dalla portata del lavoro che organizzate:

  • Indice
  • Razionale dello studio, in questo caso l'introduzione la chiamiamo razionale dello studio, perchè vogliamo essere più tecnici e riteniamo che lo studio sia importante.
  1. Background, la bibliografia scientifica nel dettaglio, cosa hanno trovato
  2. Razionale dello studio, il motivo scientifico per cui è necessario il nostro studio è che la bibliografia precedente non ha dato.
  3. Obiettivi dello studio,obiettivi da raggiungere con questo studio
  4. Disegno dello studio
  5. Disegno dello studio, descrizione dettagliata dello studio che volete realizzare, se lo studio è complesso riferirsi alla bibliografia e riportare esattamente.
  6. Centro, Se lo studio è multicentrico allora deve essere inclusa la sede con i recapiti per essere contattati.
  7. Popolazione in studio, popolazione target
  8. Criteri di inclusione/esclusione
  9. Rilevazione dati
  10. Fasi operative, se il progetto richiede diverse fasi di lavorazione tipo 1°fase formazione del personale, 2° reclutamento 3° analisi ecc.. le fasi vanno descritte e se possibile fare una flow chart.
  11. Criteri di valutazione dell'intervento oggetto di studio, tempo e quantità, definiscono se continuare se lasciare o se è concluso.
  12. Ad esempio la formazione si conclude ad aprile, il reclutamento di 10 soggetti a maggio, a settembre si deve srrivare a 40 altrimenti fine progetto.. perchè..
  13. Analisi statistica
  14. Quale analisi farete sui vostri dati
  15. Consenso Informato
  16. Bibliografia
  17. Allegati

Infine, ricordo che questo scritto sono chiacchiere in libertà, utili per la riflessione e per avere una traccia delle parole chiave da cercare su internet o sui testi.

Difficilmente troverete ciò che cercate già pronto, ma se avete pazienza e fantasia lo costruirete, fare ricerca può richiedere anni di pazienza.