Il protocollo di ricerca è lo strumento che trasforma un idea di ricerca infermieristica in un progetto reale. Se decidi di realizzarlo devi aver presente che ha delle caratteristiche ben precise, deve essere riproducibile e deve essere considerato una macchina dove entrano dei dati ed escono dei risultati...
Il protocollo di ricerca dovrebbe essere utilizzato ogni volta che si rilevano dei dati in ambito ospedaliero comprese le tesi e risponde anche alle domande classiche, chi, cosa, come, quando, dove e perchè.
Nel realizzare il protocollo deve essere riproducibile perchè?
E' la prima caratteristica di una ricerca scientifica essere riproducibile se ciò che hai scritto nessun'altro riesce a realizzarlo allora stai facendo qualcosa d'altro, cucina, pittura ma non ricerca.
E' riproducibile vuol dire che un altro infermiere se lo vuole applicare deve riuscire a realizzarlo.
Ma nel contesto di un reparto il vantaggio è che procede bene anche quando non ci sei e poi si può ripetere nel tempo magari l'anno succesivo e confrontare i dati per fare analisi con dati più numerosi.
Così se dove lavorate raccogliete cinque casi magari ne raccogliete 50 da altre 10 sedi e fate un ottimo buon lavoro.
Il protocollo come una macchina?
Si un protocollo deve essere rigido come una macchina automatica entrano i dati e ne escono i risultati, come una macchina può avere delle pause delle verifiche intermedie.
Guardando la struttura del protocollo è chiaro che ha capo e coda che deve prevedere tutte le fasi di lavorazione e analisi dei dati e se si esce dal protocollo la macchina deve essere revisionata.
Quali studi utilizzano il protocollo?
Il protocollo andrebbe utilizzato ogni volta che si raccolgono dei dati e soprattutto se si raccolgono dei dati nelle Aziende Sanitarie.
Quindi dalle tesi agli studi su iniziativa del singolo che affrontano progetti di studi osservazionali a studi sperimentali.
Il protocollo rende lo studio perfetto?
Uno studio clinico, una ricerca sul campo anche il semplice studio osservazionale è una zona di frontiera chi lo realizza ha fatto una ricerca bibliografica e vuole aggiungere qualcosa in più che non ha trovato. Questo a volte richiede strumenti nuovi e non comporta che chi realizza una ricerca sia infallibile, l'idea di infallibilità è adatta solo per i non addetti ai lavori.
Il protocollo deve essere solo per gli addetti ai lavori?
Il protocollo di ricerca deve essere chiaro e leggibile, i termini tecnici vanno bene ma non i tecnicismi o il linguaggio strettamente di settore, dato che dovrà essere letto ed approvato anche da “non addetti ai lavori” come il responsabile dell'URP se dovete chiedere i permessi per dare del materiale agli utenti il responsabile del CED se dovete chiedere un estrapolazione di file dal database e la direzione sanitaria che deve comprendere i vantaggi per l'azienda.
Il protocollo dovrebbe avere una struttura minima fatta così:
Indice
-Introduzione
raccontare lo stato dell'arte la bibliografia e perchè è utile lo studio
1.Obiettivi dello studio
lo scopo delllo studio, uno o due obiettivi seri e misurabili
2.Criteri di selezione
Su chi rilevate i dati e su chi non li rilevate chiamati anche criteri di inclusione e di esclusione
3.Disegno dello studio
Dovete scegliere bene, cosa fate osservate o sperimentate?
Qui descrivete le fasi operative con cui realizzate il vostro studio
4.Dati clinici
Che dati rilevate?
Che strumento utilizzate?
5.Criteri di valutazione dell'intervento oggetto di studio
Nondite mai avere il 100% di qualcosa, significa fallimento.
Mi spiego se pretendete che siano raccolti il 100% dei questionari ai pz che hanno una certa patologia o che accedono ad una determinata struttura... be o mentite o siete diventati pazzi per inseguire fino all'ultimo utente. Scegliete un valore più basso e confacente alla vostra esperienza 80-90% vanno bene.
6.Valutazione statistica
Che analisi statistica fate sui vostri dati?
7.Consenso Informato
Se raccogliete i dati con questionari ricordate il modulo di consenso.
8.Scheda raccolta dati
La scheda che utilizzate
9.Bibliografia
Elenco della bibliografia
10.Responsabile
Chi risponde dello studio e i sui recapiti
-Allegato I
Il materiale che viene utilizzato in versione integrale.
Oppure anche una struttura più complessa dipende dalla portata del lavoro che organizzate:
Indice
-Razionale dello studio
in questo caso l'introduzione la chiamiamo razionale dello studio, perchè vogliamo essere più tecnici e riteniamo che lo studio sia importante.
1.1 Background
La bibliografia scientifica nel dettaglio, cosa hanno trovato.
1.2 Razionale dello studio
Il motivo scientifico per cui è necessario il nostro studio e che la bibliografia precedente non ha dato.
2 Obiettivi dello studio
Obiettivi da raggiungere con questo studio
3 Disegno dello studio
3.1 Disegno dello studio
Descrizione dettagliata dello studio che volete realizzare, se lo studio è complesso riferirsi alla bibliografia e riportare esattamente.
3.2 Centro
Se lo studio è multicentrico allora deve essere inclusa la sede con i recapiti per essere contattati.
4 Popolazione in studio
4.1Popolazione target
4.2Criteri di inclusione/esclusione
5.Rilevazione dati
6.Fasi operative
Se il progetto richiede diverse fasi di lavorazione tipo 1°fase formazione del personale, 2° reclutamento 3° analisi ecc.. le fasi vanno descritte e se possibile fare una flow chart.
7.Criteri di valutazione dell'intervento oggetto di studio..
Tempo e quantità, che definiscono se continuare se lasciare o se è concluso.
Ad esempio la formazione si conclude ad aprile, il reclutamento di 10 soggetti a maggio, a settembre si deve srrivare a 40 altrimenti fine progetto.. perchè..
8.Analisi statistica
Quale analisi farete sui vostri dati
9.Consenso Informato
10.Bibliografia
11Allegati
In fine ricordo che questo scritto sono chiacchiere in libertà, utili per la riflessione e per avere una traccia delle parole chiave da cercare su internet o sui testi.
Difficilmente troverete ciò che cercate già pronto, ma se avete pazienza e fantasia lo costruirete, fare ricerca può richiedere anni di pazienza.