Tratto dal vecchio sito: e postato da manager, 06 aprile 2009

Può un infermiere fare ricerca? Si ma il percorso è lungo e deve essere pianificato, una breve descrizione

Siete da anni in un reparto e avete fatto un corso sulla ricerca infermieristica e sembra tutto facile avete maturato un idea per fare della ricerca sul campo ma poi?
A chi proporre il vostro protocollo?
Vi accorgete che attorno alla vostra idea ci sono altri soggetti da coinvolgere a cui chiedere e non sapete come fare.

 

 

 



Di seguito vi presento alcune fasi importanti che consentono di non avere sorprese.

1) esprimete in linea generale con parole semplice la vostra idea ai colleghi, al coordinatore di reparto, al primario.

Vi consente di avere pareri favorevoli, capire chi sono i contrari ed avere dei suggerimenti da colleghi che vi vogliono aiutare.

Rischi, un collega potrebbe rubarvi l'idea e proporla prima di voi... bene farà il grosso del lavoro voi attendete e fate i preziosi ogni volta che vi chiede qualcosa poi trattate sull'importanza della vostra partecipazione.
Il parere contrario, teniamo presente che in una fase preliminare è di aiuto è una risorsa incredibile perchè vi consente di analizzare parti della vostra idea che non avevate considerato e trovare in anticipo le risposte ad eventuali pareri negativi futuri.
I pareri positivi, vanno valutati e tenuti presenti, ma non devono distoglierti dal tuo obiettivo di ricerca, i colleghi entusiasti vanno ascoltati e ringraziati e gli devi spiegare con attenzione le parti del tuo studio che sono simili alle loro idee e che se adesso non riesci a amalgamare le loro idee lo farai in seguito.

Ricordarsi di coinvolgere il medico aiuto del primario nelle pubblicazioni scientifiche è un esperto che ti aiuterà.

2)Il protocollo di ricerca, sarà la procedura a cui vi atterrete per fare la ricerca deve essere completo di tutto dalla nascita dell'idea a dove pubblicherete i risultati.

E' la fase più difficile meglio se fate un corso specifico.

Rischi un protocollo incompleto potrebbe essere rifiutato chiedete un parere a altri infermieri o medici che hanno fatto ricerca.

3) risorse per lo studio, zero euro ed è quasi certo che lo studio venga approvato.

E' la cosa migliore per farsi approvare dalla Direzione Sanitaria, zero risorse umane aggiuntive e la Direzione Infermieristica e Tecnica non dovrebbe avere obiezioni.

4)Autorizzazione scritta del Primario.
Prima di chiedere un autorizzazione scritta gliene avete parlato e avete avuto il suo consenso verbale... avreste delle sorprese.

Ricordatevi che è l'autorizzazione da ottenere per prima, senza non potete fare nulla.

5)Autorizzazione scritta della Direzione Sanitaria

E' l'autorizzazione più importante controllano l'aspetto formale, l'aspetto scientifico dei contenuti è stato autorizzato dal vostro primario.

Nella richiesta di autorizzazione ricordarsi di indicare che il primario ha autorizzato, e che è stata inviata la richiesta di autorizzazione anche ad altri...

6)Autorizzazioni scritta delle altre Direzioni e responsabili.
Ricordiamoci che a seconda del tipo di studio può essere necessario avere l'autorizzazione del comitato etico, dell'URP o di responsabili di altri servizi.

7)Autorizzazione scritta della direzione infermieristica e tecnica.

Importantissima per validare lo studio per partecipare ad eventuali progetti incentivanti.

Tutte queste autorizzazioni sono fondamentali per poter fare ricerca e produrre dati e informazioni originali.

Quanto tempo ci vorrà dipende da voi se le inviate tutte contemporaneamente poco da una settimana a un mese.


L'importante è scrivere una lettera un testo del tipo:

Alla cortese attenzione A, B, C,

avuto il parere favorevole del primario vi invio in allegato il protocollo di ricerca per l'autorizzazione di competenza....
La secuenza delle fasi descritte può non essere lineare, anzi quando è possibile è meglio farle contemporaneamente per risparmiare tempo, un modo è anticipare verbalmente agli interessati che gli sarà inviata una richiesta di autorizzazione scritta e protocollata.

Indicativamente i passaggi sono questi, i servizi responsabili possono chiamarsi in altri modi a seconda delle mode o del burocratese che si utilizza.

Questo scritto vuole suggerire che non è fondamentale solo il protocollo di ricerca realizzato e progettato dopo uno studio, ma che deve essere pianificata anche la strategia di approvazione.

Quindi carta e penna e fatevi un elenco dei servizi e delle persone a cui chiedere l'autorizzazione, senza scordarne nessuno.
Pena uno stop alla vostra ricerca

Franco Ognibene

 

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