Il questionario strumento per le tesi e la ricerca infermieristica

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quiz 1373314 600Realizzare un questionario per la tesi vuol dire realizzare una tabella di rilevazione dei dati che verrà poi compilata da una persona che potrebbe non capire cosa vuoi ottenere dalla ricerca, nè l'importanza che questa avrà sul lavoro finale.

L'operazione non è semplice, vi propongo alcune considerazioni e poi del materiale di approfondimento che si trova online.

Il questionario ha delle regole precise da rispettare, chi lo riceve è liberissimo di rifiutarlo e quindi per prima cosa dovete immediatamente convincere il vostro lettore che avete bisogno di lui e che sta facendo qualcosa di utile e giusto se lo completa.

La prima cosa in assoluto è la presentazione, anche tre righe sono sufficienti ad esempio:

  • "Siamo studenti di  infermieristica che per la nostra tesi, desiderano rilevare la percezione del dolore post operatorio il suo contributo è importante."
  • "Sono Rossi Paolo uno studente del corso di laurea in infermieristica di Milano collaboro a uno studio sugli effetti positivi e i problemi degli utenti che come Lei hanno usufruito della tecnica innovativa XYZ."

Concludendo con:

  • "Questi dati mi saranno davvero d'aiuto per la tesi, grazie del contributo."

Una semplice presentazione rende l'idea a chi si appresta a compilare il questionario che il tempo che impiega è tempo speso bene.

Chi compila il questionario?

Quando si hanno tanti dati è fare dei sottogruppi per poter vedere se ci sono delle caratteristiche comuni. 

Si possono vedere i risultati per età, sesso, istruzione, posizione geografica, lavoro, stato civile, figli ecc..

Tutte quelle variabili della vostra popolazione che rispondono alla domanda chi ha compilato il questionario?

  • Tot 100
  • età 30-39  25
  • 40-49  7
  • 50-59  68
  • istruzione : 30% medie 40% superiori 30% università
  • Avrai un'idea di chi l'ha compilato ed è bene presentare i dati.

Riflessioni:

Prima di scrivere il questionario pensate a chi lo indirizzate, anziani, bambini, adulti e a chi lo compilerà, compilazione diretta da parte dell'interessato o assistita se questa è una variabile importante non deve essere trascurata.

A questo punto le domande, il cuore della vostra ricerca, potete inventarvi di tutto ma alla fine del lavoro non saprete se avete fra le mani qualcosa di nuovo e di utile per il vostro lavoro o un minestrone di cose che in realtà non servono.

Oppure fate una ricerca bibliografica approfondita e o usate le stesse domande o le stesse aree di argomenti di indagine già pubblicati è un modo per trarre diverse conclusioni, per confrontare con lavori già svolti.

Questione di scelte, se siete forti nel vostro campo, e avete una casistica ampia, allora potete anche affrontare temi nuovi e aprire un nuovo argomento di ricerca, ma se quell'argomento della tesi è stato iniziato da altri e ha già delle casistiche autorevoli, allora è possibile aggiungere un tassello al quadro generale iniziato da altri ricercatori.

Il tutto dipende dall'oggetto della ricerca.

Se siete pronti per le domande del questionario bene,  fate anche delle prove con colleghi o amici non sanitari,  per sapere cosa ne pensano cosa leggono.

Non dimenticate mai la privacy e la riservatezza, dovete dichiararla, "gentile Utente i dati raccolti saranno trattati secondo le normative nel rispetto della privacy".

Finito?

Deciso le domande, deciso il target manca ancora una cosa. La formattazione, una fase delicatissima.

Devono essere decisi alcuni aspetti come:

  • la sequenza delle domande, pensa a questionari noti, c'è una progressione nelle domande che non è casuale.
  • la formattazione del testo lo stile del carattere, la dimensione, l'impaginazione delle domande, lo rendono più o meno leggibile e favoriscono la sua compilazione.

Presentare un questionario di 30 domande, più l'introduzione se diventano 6-7 pagine e le stampate come tali allora chi se lo trova in mano è già indisposto e lo trova lungo anche solo sentendo il peso della carta in mano e inolte se stampate 100 questionari sprecate un mucchio di carta.

Oggi con internet si fanno rapidamente i questionari online (LINK) ma una volta realizzato è necessario fermarsi un attimo a riflettere perchè cambia lo spazio.

Mi spiego meglio, se consegnamo un questionario il nostro soggetto è in un ambiente che gli è estraneo, siamo in ambulatorio, in reparto e gli offriamo l'opportunità di dedicarsi a qualcosa di diverso dalla noia dell'attesa, mentre se arriviamo al nostro intervistato a PC o smartphone siamo a casa sua ed è occupato a fare altro.

Quindi la presentazione o l'introduzione che specifica le motivazioni e rende accattivante il sondaggio/questionario deve essere realizzata con cura. 

Provate a vedere il questionario con gli occhi dell'altro fate alcune prove di stampa, dedicate un foglio alla presentazione, loghi recapiti telefonici per informazioni tutto quello che volete, prevedete che quel foglio si stacchi e resti all'Utente come promemoria per il ringraziamento del suo impegno e siate disponibili a dare ulteriori informazioni.

Fate lo stesso con il questionario online chiedete anche ad amici e colleghi di guardare l'anteprima.

Due pagine è la dimensione ideale, ma considerate la dimensione del carattere e la leggibilità che ne risulta, è molto importante.

Bene adesso è pronto per essere distribuito vi recate all'ambulatorio dove ci sono i pazienti che sperimentano la tecnica XYZ ma oggi non era la giornata giusta il medico è al congresso gli utenti erano pochi e hanno finito.

Organizzate la distribuzione del questionario cartaceo, deve essere parte del progetto, cercate di capire a priori se c'è o meno una suddivisione dei pazienti a seconda di alcuni criteri, patologia, età, medico, se questa suddivisione organizzativa esiste, dovete tenerne conto altrimenti avrete questionari che non rispecchiano la popolazione di pazienti in generale, ma solo un sottogruppo.

Lo stesso per la distribuzione del questionario online, il sabato e la domenica no, si inizia di lunedi.

Dimenticavo, il questionario è il vostro bisturi e come utilizzarlo va pianificato, immaginate un chirurgo che sventola un bisturi a casaccio.

Ora se il vostro questionario è completo potrà essere inserito in una tesi, in un progetto di miglioramento aziendale, in un protocollo di ricerca, curate i dettagli con passione e la massima precisione tecnica dell'argomento trattato, perchè il questionario sarà il vostro biglietto da visita anche se non volete parlerà di voi.

LINK utili

Foto di eslfuntaiwan da Pixabay