Iniezione di eparina fatta male, cosa comporta?

Dottore iniezione di eparina
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L’iniezione sottocutanea è una tecnica semplice, richiede di iniettare il farmaco a base di eparina lentamente nel sottocute, lo strato adiposo, che si trova al di sotto dello strato di epidermide e derma e sopra il tessuto muscolare.  

Il tessuto adiposo si caratterizza per la presenza di pochi vasi sanguigni rispetto a quello muscolare caratteristico dell'iniezione intramuscolare.

Per questo motivo si associa ad una velocità di assorbimento lenta e prolungata attraverso i capillari. 

Il primo modo per capire se l’iniezione sottocutanea è fatta male è semplice, basta chiederlo al paziente. Nell’immediato quando glielo chiederemo ci darà subito un giudizio semplice e spontaneo.

Potrebbe dirci ad esempio che l'iniezione brucia e allora gli spieghiamo che potrebbe essere causato dal farmaco e gli chiediamo se anche le altre iniezioni bruciavano allo stesso modo; se risponde in modo affermativo è la conferme della nostra ipotesi.

Di solito l’iniezione deve scendere in 5-10 secondi almeno, non deve bruciare o causare dolore, perchè l’ago è piccolissimo.

Ciò che rimane come segno è un foro invisibile o un lividino che ha il raggio di 1-2 mm.

Se l’iniezione causa un livido di dimensioni superiori a 2cm di raggio, potrebbero esserci diverse cause:

  • l’iniezione ha preso un capillare, in questo caso potrebbe capitare che immediatamente vediamo un foro che sanguina ed è necessario fare una leggera pressione con il cotone,
  • il dosaggio del farmaco è alto,
  • l'iniezione è rimasta superficiale, perchè l'ago non è entrato del tutto nello strato adiposo se il paziente si è mosso il farmaco anticoagulante è entrato in contatto con una superficie più vascolarizzata.

addome ematomi

L’ematoma sarà più o meno grande a seconda del capillare toccato o della quantità di farmaco iniettato.

La zona più consigliata per questa inienzione è quella periombelicale, data la maggiore quantità di tessuto adiposo.

Le altre possibili sono:

  • la parte esterna del braccio,
  • la parte anteriore delle coscia,
  • la parte superiore dell’area glutea.

Nel caso in cui tutte le iniezioni causano ematomi è necessario cambiare sede provando ad esempio sulla spalla se si è usata la zona periombelicale o viceversa, oppure utilizzare anche le altre sedi; facendo attenzione a fare l'iniezione lentamente.

Bisogna ricordarsi che i tempi di assorbimento sono diversi in base all’area di iniezione: la più rapida è quella addominale, seguita dalle braccia, dalle cosce e dall’area glutea.

Cosa fare quando capita  che i pazienti hanno diversi ematomi da iniezione sottocutanea in una zona specifica?

Quando ci si trova in un reparto dove ci sono più pazienti che hanno ematomi vistosi cercare il “colpevole” dell'iniezione errata è inutile.

Spesso gli ematomi possono dipendere dalle condizioni cliniche dell'assistito.

Una metodologia utile di controllo è quella di verificare a distanza di giorni se i propri fori sono riusciti bene o se hanno lasciato ematomi.

In ogni caso, è importante avere un confronto professionale e trovare degli obiettivi condivisi, come ad esempio strutturare un colloquio informativo con il paziente, per ricevere indicazioni utili.

 

Foto di RF._.studio