L’incontinenza urinaria è definita dall’International Continence Society (ICS) come: “qualunque perdita involontaria di urine”.

L'incontinenza urinaria a volte è attesa per il progredire di malattie croniche altre volte compare all'improvviso per una malattia o un trauma.

La classificazione delle incontinenze rende l'idea della complessità dell'origine del sintomo, infatti abbiamo: 

• incontinenza da sforzo: perdita involontaria di urine sotto sforzo o con i colpi di tosse o starnuti;

• incontinenza da urgenza: perdita involontaria di urine accompagnata o immediatamente preceduta dalla voglia impellente di mingere;

• incontinenza mista: combinazione delle due precedenti;

• incontinenza continua: incontinenza urinaria periodica che il soggetto con deficit cognitivo ha riferito di essersi verificata senza esserne a conoscenza;

• incontinenza urinaria da ridotta mobilità: incapacità di raggiungere il bagno in tempo a causa di disabilità fisiche o cliniche;

• incontinenza urinaria situazionale: qualunque perdita involontaria di urina legata a particolari eventi quali per esempio rapporto sessuale, spavento, risata, ecc;

• incontinenza urinaria come conseguenza di alterata funzionalità detrusoriale neurologica.

Qualunque sia la causa l'infermiere è chiamato ad assistere il paziente, in alcuni casi l'incontinenza è transitoria e scompare alla scomparsa della causa in altri casi è permanente. 

Bibliografia:

Buone pratiche per l'infermiere nella presa in carico della persona che necessita di cateterismo intermittente

Foto di mohamed Hassan da Pixabay 

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