Laurea in Infermieristica: struttura e breve descrizione

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Il corso di Laurea in Infermieristica, vede tantissime rinunce durante il percorso e alcuni arrivano fuori corso di diversi anni. Io sono al secondo anno di infermieristica e sono in pari con gli esami, ti racconto la mia esperienza, sperando possa esserti utile.

Il corso di laure in Infermieristica appartiene alla Classe delle Lauree delle Professioni Sanitarie Infermieristiche ed Ostetriche e ha durata triennale  per questo per essere ammesso/a devi fare il test unico delle professioni sanitarie.

La laurea si articola in 6 semestri (2 per anno di Corso) e prevede l'alternarsi di lezioni teoriche e periodi di tirocinio formativo.

Leggendo le descrizioni dei corsi nelle Università sono molto simili e non rendono bene l'idea del carico di studio che ti aspetta.

Il piano di studi del Corso di Laurea in Infermieristica si articola e varia molto nelle università italiane io ti porterò la mia esperienza all'interno dell'Università di Bologna, sezione di Imola che frequento da due anni.

Non è ad accesso libero ma è ad accesso programmato per cui per entrare serve superare il Test d'ingresso delle Professioni Sanitarie a numero chiuso per il quale è importante studiare sia per ovviamente superarlo che per avere delle basi per affrontare meglio le materie del primo anno.

Se vuoi fare pratica ci sono i quiz online su InfermieriAttivi per esercitarsi su https://quiz.infermieriattivi.it. Nella sezione blog trovi dei suggerimenti per la preparazione.

Il primo anno

Si studiano molte materie anche parecchio diverse fra loro tra cui: chimica, biologia, biochimica, anatomia, istologia, fisiologia, psicologia, pedagogia, alimentazione, gentica, statistica.

Inoltre, si studiano le materie infermieristiche come filogenesi e metodologia applicata, fondamentali per conoscere il profilo professionale infermieristico, la pianificazione assistenziale e la formulazione delle diagnosi infermieristiche.

I singoli esami possono prevedere test e verifiche con minimo due materie differenti l'uno a questi si aggiunge l'esame di tirocinio.

Quindi la prima ed unica regola, per superare gli esami e per comprendere al meglio il linguaggio tecnico, è iniziare a studiare dal primo giorno ma soprattutto stare al passo con le lezioni.

Anche se hai fatto un liceo scientifico potresti trovarti in difficoltà, il motivo è che se ti sembra di comprendere bene i termini scientifici potresti sottovalutare che sono termini tecnici ed ogni parola ha una definizione da comprendere.

Oltre alle lezioni già dal primo anno ci si imbatte nel tirocinio formativo di circa 250 ore in cui si applicano le tecniche apprese nei laboratori gestuali e si è seguiti da un tutor che ti guida, consiglia e valuta durante l'intero periodo.

Le tecniche infermieristiche che ho sperimenatato e su cui sono stata valutata già dal primo anno sono state:

    • il prelievo venoso con sistema Vacutainer
    • il posizionamento catetere vescicale
    • posizionamento CVP e l'allestimento della via venosa
    • prelievo capillare per la misurazione della glicemia
    • ossigenoterapia
    • iniezione sottocutanea e intramuscolo
    • misurazione pressione arteriosa
    • igiene cavo orale e intima

A parer mio, fare tirocinio già dal primo anno è molto utile dato che venendo fin da subito a contatto con la professione si può capire meglio se la strada che si è intrapresa è quella giusta oppure no.

Il secondo anno

Il secondo anno si iniziano a studiare materie più specialistiche, organizzate in corsi integrati quali: Infermieristica Medica-Chirurgica, Scienze Cliniche dell'area Chirugico e Medico Specialistiche, Scienze Cliniche dell'area Materno Infantile, Scienze di Sanità Pubblica, Scienze Infermieristiche della Comunità.

Le tecniche infermieristiche  e le competenze nuove che ho sviluppato durante il secondo tirocinio sono state:

    • Esecuzione elettrocardiogramma (ECG)
    • Gestione della nutrizione enterale 
    • Assistenza alla persona con tracheotomia
    • Gestione dei drenaggi e  medicazione della ferita chirurgica
    • Lavaggio mani e vestizione in chirurgia, allestimento campo sterile
    • Ragionamento clinico riguardante un assistito affetto da Diabete 1
    • Ragionamento clinico riguardante un assistito affetto da K colon
    • Pianificazione assistenziale infermieristica (persona con BPCO, IRC, Cirrosi, K polmone, frattura femore)
    • Laboratorio relazione d'aiuto ed educazione terapeutica
    • Mobilizzazione persona con esiti di frattura di femore e con protesi d'anca

Il tirocinio del secondo hanno ha durata maggiore rispetto a quello del primo (470 ore circa) e si sperimentano reparti diversi tra loro come: reparti di area chirurgica, area medico specialistica come cardiologia, nefrologia pneumologia,  reparti di ginecologia e ostetricia e di pediatria, ma anche la sala operatoria e l'assistenza domiciliare.

L'ultimo anno

L'ultimo anno di corso si hanno le lezioni solo nel primo semestre perchè tutto il resto del tempo è impiegato dal tirocinio (circa 600 ore) in cui si arriverà a identificare e soddisfare i bisogni assistenziali della persona con alta complessità assistenziale in contesti anche emergenziali e più tecnologicamente avanzati come: il Pronto Soccorso e la Medicina d'Urgenza, Terapia Intensiva, Rianimazione.

I corsi Intergati che affronterò il terzo anno sono: Scienze dell'area Critica, Scienze della Salute Mentale e l'idoneità di lingua inglese.

Durante l'ultimo tirocinio si cercano di apprendere queste tecniche e competenze da sviluppare nelle situazioni di alta complessità:

    • Basic Life support and defibrillation - Pediatric Basic Life Support and defibrillation
    • Tecniche di aspirazione endotracheale
    • Preparazione e supporto nelle manovre di intubazione endotracheale
    • Rilevazione e gestione del monitoraggio cruento: pressione erteriosa e pressione venosa centrale
    • Valutazione e primo soccorso nei piccoli traumi, crisi convulsiva, lipotimie, danni da esposizione a caldo/freddo
    • Gestione della tracheostomia
    • Gestione extra ed intraospedaliera di trauma multiplo: discussione casi
    • Pianificazione assistenziale in soggetti affetti da polipatologie croniche in contesti ospedalirei e territoriali
    • La relazione d'aiuto nelle situazioni acute e gravi.
    • La gestione dei conflitti nei gruppi e la relazione con i colleghi

Le lezioni e il tirocinio sono organizzate in modo diverso dalle Università, io a Imola mi trovo molto bene mi  fanno svolgere molte esperienze di tirocinio differenti che mi consentono di prepararmi al meglio per entrare immediatamente nel mondo del lavoro.

Ad esempio mia sorella aveva già sostenuto 3 colloqui prima del giorno della tesi e una settimana dopo la laurea era assunta a tempo indeterminato. 

Si riesce a fare il Corso di Laurea in Infermieristica mentre si lavora?

Per tutto quello che ho scritto precedentemente, di sicuro è una vera e propria sfida ma se sei motivato a diventare un infermiere niente è impossibile e a questo proposito vorrei portare come esempio una mia compagna di corso che ho estremamente ammirato. 

Lavorava su turni come OSS (fondamentale per riuscire a incastrare i vari impegni), aveva due figlie adolescenti e ha iniziato la Laurea in Infermieristica.

Durante tutti gli studi è riuscita a incastrare perfettamente tutti gli impegni, ha sempre frequentato i diversi corsi in presenza senza mai sforare la percentuale di assenze non si è mai assentata a tirocinio e si è laureata nella prima sessione di laurea possibile.

Ovviamente era stremata, al termine dei tre anni e non penso che sia fattibile per chiunque fare quello che ha fatto lei, ma era solo per dirti che niente è impossibile ma bisogna avere una lavoro che permette sicuramente una certa flessibilità.

 

Foto di Antonio Corigliano da Pixabay