Ansia da lavoro: cos'è e cosa fare per gestirla

ansia da lavoro

L'ansia da lavoro è una condizione di forte stress emotivo e fisico che, al pari della sindrome da burnout, può causare non pochi problemi a chi ne è affetto.

Questo stato d'ansia porta il lavoratore a vivere costantemente la propria professione con eccessiva preoccupazione e tensione. Una sensazione, questa, che finisce per sfociare in una serie di sintomi, i quali compromettono non solo la sfera lavorativa, ma anche e soprattutto quella privata.

É chiaro che tutti i lavori possono in qualche modo generare stress e momenti di tensione: questo è del tutto normale.

La cosa diventa preoccupante quando l’ansietà si protrae a lungo, fino a diventare una compagna costante. In questi casi, bisogna riconoscere che c'è un problema che va risolto. E il prima possibile.

I principali fattori scatenanti

L'ansia da lavoro influisce tantissimo sul modo in cui si guarda e si vive la propria professione, ne determina la qualità e inevitabilmente attacca anche il vivere quotidiano.

Chi finisce risucchiato da questo vortice potrebbe tendere a isolarsi da amici, colleghi e familiari a causa del proprio umore, e spesso preferisce passare del tempo in solitudine. 

Inoltre, di recentemente è subentrata la possibilità di richiedere l'infortunio all'INAIL se si subisce unos tress lavoro correlato (leggi l'articolo per saperne di più).

Questa sorta di reazione a catena può condurre anche a senso di solitudine, tristezza, tensione mentale e stanchezza fisica costanti, difficoltà a concentrarsi o a dormire, mancanza di appetito, e nessuna motivazione o interesse per qualsiasi cosa. 

Ma cosa porta a sentirsi così, esausti e senza stimoli?

I fattori scatenanti possono essere molteplici, ma i più comuni sono sostanzialmente quattro:

  • carichi di lavoro insostenibili
  • ambiente di lavoro tossico
  • scarso equilibrio tra vita privata e lavoro
  • troppe aspettative irrealistiche.

Analizziamoli in breve uno per uno.

Carichi di lavoro insostenibili

Si può dire di avere un eccessivo carico di lavoro quando le richieste da parte del proprio superiore e le responsabilità che ci vengono addossate sono maggiori rispetto a quanto si è in grado di gestire. 

Arrivare al limite dell'insostenibile porta a conseguenze negative per la psiche, per il corpo e anche per le prestazioni lavorative. L'eccessivo stress, infatti, fa sì che una persona si senta continuamente sopraffatta, incapace di mantenere la concentrazione necessaria per fare bene il proprio compito.

L'inefficienza, poi, non fa altro che aumentare le preoccupazioni legate alla carriera, che si traducono di conseguenza in insonnia, disturbi dell'umore e dell'appetito, affaticamento e mal di testa.

Ambiente di lavoro tossico

L'ambiente di lavoro, ne abbiamo parlato anche altre volte, è fondamentale per la salute e il benessere dei lavoratori.

É chiaro che, se si è costretti a svolgere la propria professione in un clima già di per sé caratterizzato da tensioni, scontri tra colleghi, cattiva gestione, e scarsa fiducia e motivazione, sarà inevitabile vivere il tutto con ansia e angoscia.

Il posto di lavoro è uno dei luoghi dove trascorriamo la maggior parte del tempo e per gran parte della nostra vita: per questo è fondamentale che sia sano e accogliente, che sia visto come un posto dove crescere e confrontarsi con persone amichevoli e stimolanti.

Scarso equilibrio tra vita privata e lavoro

Il work-life balance è un altro aspetto che incide moltissimo sull'avanzare dell'ansia da lavoro. Ci sono persone che vivono solo per lavorare, che non riescono a staccare la spina nemmeno quando dovrebbero.

Questo alla lunga non può che portare a malesseri fisici e soprattutto mentali, che tengono rinchiuso il lavoratore all'interno della propria bolla professionale.

Saper distinguere nettamente la sfera lavorativa con quella privata è imprescindibile per il proprio benessere. Nella vita non c'è, e non ci può essere, solo il lavoro.

Troppe aspettative irrealistiche

Un altro dei motivi che può farci sentire sopraffatti dal lavoro è legato alle nostre aspettative. Talvolta la voglia di crescere e di farlo più in fretta possibile ci porta ad alzare l'asticella dei nostri obiettivi.

E quando questi non vengono raggiunti inevitabilmente ci si sente tristi e incapaci.

Ottenere promozioni, passare di livello, avere successo ed essere riconosciuti per quello che si fa non dovrebbero essere motivi d'ansia e di emozioni negativi. Anzi. Ma per poter vivere al meglio questi momenti non bisogna assolutamente accelerare i tempi a ogni costo. 

Come combattere l'ansia da lavoro

Se ti ritrovi adesso, o se mai ti capiterà in futuro di ritrovartici, in questa situazione sappi che è possibile uscirne.

Ci sono infatti alcune strategie che una volta adottate possono aiutare a gestire meglio l'ansia da lavoro, a prevenirla e a vivere meglio la propria professione.

1. La parola d'ordine è pianificare

Creare una lista di cose da fare e spuntarla man mano è un ottimo modo per avere chiare tutte le attività da svolgere in una giornata e monitorarne i progressi.

Tra le cose da fare includere anche piccole pause può aiutare a rendere più produttivi e ad affrontare meglio ogni circostanza. 

2. Dire di no qualche volta è un bene

Imparare a dire di no non è un atto di egoismo, ma di benevolenza verso sé stessi. Quando il nostro carico di lavoro rischia di diventare eccessivo è bene cercare di far capire a chi vuole addossarcene altro che non è fattibile.

In questi casi parlare apertamente, delegare o chiedere aiuto può fare la differenza.

3. Riconoscere i propri successi per sentirsi capaci

La fiducia nei propri confronti e l'autostima aiutano a vivere la professione in modo positivo e stimolante. Riconoscere i propri successi, anziché focalizzarsi solo sui propri fallimenti, è essenziale per progredire e crescere, senza ansie e senza paure.

4. Condividere per non sentirsi soli

La condivisione è un altro elemento cruciale per combattere l'ansia da lavoro. Parlare con i propri collegi (ma anche con amici o familiari) di eventuali preoccupazioni consente di ridurre il peso dei sentimenti negativi provati in quell'istante.

La condivisione è importante, sia nel bene sia nel male, perché alimenta quel senso di appartenenza che non ci fa sentire soli e dà supporto quando ne abbiamo più bisogno.

5. Avere cura del proprio corpo per curare anche la propria anima

Mens sana in corpore sano dovrebbe essere il motto di tutti. Avere una sana alimentazione, fare attività fisica, dedicarsi alla meditazione e imparare tecniche di mindfulness e di rilassamento può davvero fare la differenza.

Anche dormire bene non è da sottovalutare: il buon riposo, al pari di una vita attiva, è sinonimo di buon umore.

6. Cercare di avere pieno controllo per cambiare le cose

Nei casi più estremi la soluzione all’ansia potrebbe essere cambiare luogo di lavoro o addirittura del tutto professione. Ma non per forza bisogna essere così drastici.

Talvolta basta esaminare tutti i possibili strumenti che si hanno a disposizione per cambiare le cose e usarli, come per esempio parlare con fermezza degli eventuali problemi ai propri responsabili o ai propri colleghi.

Quando l'ansia è legata alla paura di sbagliare

Può anche succedere che l'ansia da lavoro non sia solo legata ai fattori già menzionati, ma a qualcosa di più. Per chi si trova agli inizi della carriera, per esempio, è facile cadere nella atychiphobia, ovvero la paura esagerata e persistente di sbagliare e quindi di fallire.

Questa sensazione costante causa malessere e incide negativamente sulla propria autostima e produttività. Anche in questo caso, tuttavia, ci sono degli esercizi che si possono praticare per affrontare e poi sconfiggere del tutto questa paura.

La prima cosa potrebbe essere quella di fare il punto della situazione. Stilare una lista delle cose di cui si è soddisfatti è il primo passo per poter cambiare tutto. Annotare le azioni che ci rendono felici ci farà sentire meno inadeguati e incompetenti, e ci farà concentrare solo sugli spetti positivi del nostro lavoro.

Un’altra cosa fondamentale potrebbe essere investire nella formazione. Partecipare a corsi o eventi di settore può essere l'occasione per migliorare le proprie competenze o approfondire alcuni aspetti. Questo ci farà sentire più completi e in grado di svolgere alla perfezione la nostra professione.

Cercare di darsi da fare per fronteggiare l'ansia da lavoro da soli è quindi possibile, ma se la situazione per te è particolarmente difficile e soffocante chiedere aiuto è la risposta migliore che puoi darti.

Non c’è nulla di male nell’avere bisogno di qualcuno, e farsi aiutare è spesso la strada più sicura da percorrere per ritrovare la serenità.

 

Foto di Anna Shvets