Infermieri e mindfulness, uno strumento di gestione dello stress emotivo

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La mindfulness si sta diffondendo sempre di più fra gli infermieri come strumento di gestione dello stress emotivo, conosciamolo meglio.

Come infermiere hai scelto di dedicarti agli altri, di prenderti cura della salute altrui e di supportare chiunque soffra, ma hai potuto constatare sulla tua pelle quanto tutto questo possa essere estremamente impegnativo e stressante non solo dal punto di vista fisico, ma anche e soprattutto emotivo.

Tu e tutti i tuoi colleghi infermieri vi ritrovate spesso a dover affrontare un ambiente lavorativo frenetico in cui le situazioni di emergenza possono verificarsi improvvisamente.

Dovete fare i conti con carichi di lavoro impressionanti, estenuanti turni e dovete anche fornire assistenza di qualità a pazienti con esigenze tutte diverse.

E cosa forse più difficile, dovete interagire con loro e con le loro famiglie in situazioni di dolore, sofferenza e incertezza che di certo hanno un grosso impatto emotivo.

L'esposizione costante a queste situazioni stressanti, capirai bene, può influire negativamente sulla tua salute, portandoti fino a esaurimenti emotivi, ansia e depressione.

È cruciale, quindi, che tu sappia come affrontare tutto questo per preservare anche il tuo benessere professionale.

Uno degli strumenti che negli ultimi anni si è dimostrato davvero utile è la Mindfulness.

Si tratta di una pratica che aiuta a sviluppare la consapevolezza del presente, accettare le esperienze senza giudizio e coltivare una mente più aperta e compassionevole.

Questa consapevolezza potrà fornirti una maggiore resilienza emotiva, migliorando la tua capacità di gestire lo stress, mantenere la concentrazione durante le attività lavorative, stabilire relazioni più empatiche con i tuoi pazienti e migliorare anche la qualità delle cure che offri loro.

La Mindfulness, una pratica di meditazione che cura chi si prende cura degli altri

Jon Kabat-Zinn, biologo e scrittore statunitense e fondatore della Stress Reduction Clinic, scriveva nel suo libro Vivere momento per momento del 2004: "Se ritieni che aiutare gli altri sia la cosa più importante, può valer la pena di considerare che la misura in cui sei in grado di farlo dipende dal tuo proprio equilibrio".

Questo concetto possiamo dire stia alla base della Mindfulness.

Ma cos'è nello specifico?

É, in breve, una pratica tramite la quale raggiungere consapevolezza, concentrandosi solo sul presente, sul qui e ora, grazie alla gestione del respiro e dei pensieri.

Ti sembrerà qualcosa di incomprensibile e poco fattibile, ma sappi che è più semplice di quanto tu possa pensare.

La Mindfulness ha origini buddiste, ma negli ultimi anni è stata anche molto apprezzata e studiata in occidente.

In particolare, nel 1979 il medico Jon Kabat-Zinn (lo stesso della citazione precedente) ha sviluppato un programma di medicina completamente nuovo - la MBSR (Mindfulness Base Stress Reduction) - basato proprio su questa pratica di meditazione curativa.

Ma concentrandoci sulla pratica in sé e per sé, questa è costituita da sette pilastri fondamentali che rappresentano l'atteggiamento giusto con il quale approcciare alla Mindfulness.

  1. Non giudizio: significa restare imparziali nei confronti di sé stessi;
  2. Pazienza: intesa come comprensione del fatto che ogni cosa ha il suo tempo;
  3. Mente del principiante: significa guardare le cose come se le vedessi per la prima volta, senza pregiudizi o aspettative;
  4. Fiducia: significa avere fiducia in sé stessi, assumersi la responsabilità di imparare ad ascoltarsi.
  5. Non cercare risultati: nella meditazione il modo migliore per ottenere risultati e non fare nulla, accettare le cose così come sono. Sarà la pazienza a far accadere ciò che deve accadere.
  6. Accettazione: vuol dire accettare le cose che ci capitano, sia quelle positive sia quelle negative.
  7. Lasciar andare: significa allontanare dalla mente quei pensieri che disturbano la calma e non consentono di vivere serenamente il presente.

I sette pilastri della Mindfulness hanno tutti un unico obiettivo: insegnarti a dedicare più tempo a te stesso, nutrendo la calma e l'importanza del presente.

Adesso dirai tu: ma quali sono i benefici effettivi che posso ricavare da questa pratica?

Per le professioni soggette a stress fisico ed emotivo, come la tua, la Mindfulness ha numerosi aspetti positivi.

Ecco alcuni dei principali:

  • Riduzione dello stress. La pratica della Mindfulness può aiutarti a ridurre lo stress e l'ansia, aumentando la consapevolezza del qui e ora e sviluppando, come già detto, una maggiore stabilità emotiva.
  • Miglioramento della concentrazione. La Mindfulness richiede di concentrarsi sul presente, sviluppando così la capacità di focalizzare l'attenzione e di evitare le distrazioni.
  • Miglioramento della relazione con i pazienti. La consapevolezza può aiutarti a sviluppare una maggiore empatia, compassione e comprensione verso gli altri.
  • Gestione dell'incertezza e della complessità. La Mindfulness può aiutarti ad avere una maggiore chiarezza mentale e una migliore capacità di prendere decisioni anche in contesti difficili.
  • Miglioramento del benessere generale. La pratica regolare della Mindfulness migliora la qualità della vita e riduce i sintomi di burnout grazie alla maggiore consapevolezza delle proprie esigenze fisiche ed emotive. Inoltre alcuni studi hanno dimostrato che questa pratica riduce i disturbi dell'umore e del sonno, aumenta la percezione di emozioni positive e la sensazione di soddisfazione personale. Infine migliora anche le funzioni immunitarie, aumenta la serotonina e riduce tutti i disturbi psichici e alimentari, comprese le dipendenze.

È importante sottolineare che la Mindfulness non ha nulla di religioso o filosofico.

É solo un modo di essere, uno stile di vita che può effettivamente aiutarti nel tuo quotidiano ed avere, di riflesso, degli effetti benefici anche sui tuoi assistiti.

Bibliografia:

Mindfulness su wikipedia

Foto di Irina L da Pixabay