Linee guida per la gestione in elisoccorso del paziente critico

elicottero, soccorso
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Siaarti, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva; ha pubblicato di recente le nuove Linee Guida per la gestione in elisoccorso del paziente critico.

Il documento nasce dalla collaborazione tra Siaarti e altri enti scientifici esperti come: Aniarti, Ares118, Hems, Siems, Siiet, Simeu.

Queste linee guida, fondamentali per la buona sanità, sono state redatte secondo il metodo di valutazione GRADE, così da indicare con precisione la certezza delle prove a favore di una tesi, l'efficacia e l'applicabilità di un intervento specifico. Vediamo quindi i principali temi affrontati da questo prezioso documento.

L'uso dell'elisoccorso per il paziente critico: tutti i casi

L'elisoccorso è una preziosa risorsa nel soccorso pre-ospedaliero. Tutti i pazienti per le cui patologie il tempo è preziosissimo possono infatti trovare la salvezza grazie a questo mezzo di trasporto, capace di raggiungere i centri ospedalieri specializzati anche in aree remote e in condizioni poco favorevoli.

I pazienti presi in considerazione per la stesura delle Linee guida sono adulti maggiori di 16 anni, affetti per esempio da STEMI, STROKE e bisognosi di trattamenti specifici come l'ECMO.

Pazienti con STEMI

Quando si parla di pazienti con STEMI, ci si riferisce a tutte quelle persone colpite dall'infarto miocardico acuto con sovraslivellamento del tratto ST.

Si tratta di una tipologia di infarto molto grave che va valutata d'urgenza e curata per eliminare l’ostruzione delle arterie coronarie per tempo.

Gli studi presentati nelle Linee guida hanno preso in considerazione pazienti d'età pari o superiore ai 16 anni affetti da infarto del miocardio con sovraslivellamento del tratto ST. Gli esperti hanno quindi messo a confronto l'intervento del servizio d'emergenza con elisoccorso e quello con ambulanza via terra.

L'obiettivo di questo parallelismo era quello di valutare le tempistiche e quindi i mezzi migliori per trattare emergenze di questo tipo.

Nonostante la valutazione GRADE su questo studio risulta debole a favore dell'intervento dell'elisoccorso in fatto di tempistiche, a causa della carenza di materiale sufficiente da prendere in esame, la raccomandazione delle Linee guida suggerisce l'uso dell'elisoccorso per i pazienti con STEMI perché:

  • più sicuro;
  • riduce l'intervallo di tempo tra l'intervento dei servizi di emergenza e quello coronario rispetto al trasporto in ambulanza;
  • riduce la mortalità a breve termine.

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Pazienti con STROKE

I pazienti con STROKE sono quelli colpiti da un ictus cerebrale. Questo si verifica quando una delle arterie che trasportano il sangue al cervello si rompe oppure viene chiusa da una coagulazione.

Anche in questo caso, gli studi hanno esaminato pazienti d'età pari o superiore ai 16 anni colpiti da STROKE e hanno confrontato gli interventi con elisoccorso e quelli con ambulanza.

Le osservazioni hanno spinto gli esperti a valutare, seppur sempre con raccomandazione debole, l'intervento con elisoccorso più indicato in fatto di sicurezza, riduzione dei tempi e della mortalità a breve termine, e migliore valutazione con la scala NIH per lo stroke nei pazienti affetti.

Pazienti con arresto cardiaco

Le Linee guida ci parlano anche del trattamento dei pazienti con arresto cardiocircolatorio che devono essere trasportati in elisoccorso con rianimazione cardiopolmonare in corso (RCP).

In questo contesto gli studi hanno preso ad esame l'uso di presidi meccanici per il massaggio cardiaco, i quali risulterebbero più utili rispetto al massaggio manuale.

Il massaggio cardiaco è fondamentale per tentare di massimizzare le possibilità di sopravvivenza al paziente. Secondo studi recenti, i presidi meccanici aiuterebbero non poco i soccorritori e arrecherebbero anche altri importanti vantaggi in quanto:

  • permettono la defibrillazione senza interrompere le compressioni toraciche
  • garantiscono una stabile pressione di perfusione coronarica
  • consentono di spostare il paziente con rianimazione in corso
  • liberano il personale a bordo dall'esecuzione del massaggio cardiaco.

Il suggerimento delle Linee guida è quindi quello di usare i massaggiatori meccanici come strumento in tutti quei contesti che non rendono possibile una rianimazione cardiopolmonare continuativa di alta qualità.

Pazienti in ECMO

L'ECMO (Extra Corporeal Mambrane Oxygenation) è una procedura che si esegue su pazienti con insufficienza cardiaca o respiratoria.

Si tratta di un metodo di circolazione extracorporea al quale affidare temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni durante l’intervento medico sul paziente.

In questi casi, il trasporto in elicottero dei pazienti sottoposti a ECMO è fattibile in sicurezza se gestito da una squadra di medici esperti con una specifica esperienza e con un addestramento periodico tramite scenari di simulazione.

Staff e presidi a bordo dell'elisoccorso

Il documento affronta infine anche l'importanza della presenza di un team valido di specialisti che abbiano avuto esperienza pregressa in reparti di Terapia Intensiva oppure in fatto di:

  • gestione avanzata delle vie aeree;
  • intubazione orotracheale farmaco-assistita;
  • tecniche Front of neck (FONA);
  • drenaggio degli pneumotoraci.

Stessa cosa vale per gli infermieri: anche queste figure dovrebbero avere esperienze clinico-assistenziali in Pronto Soccorso o in Terapia Intensiva.

Nell'incrementare l'esperienza giocano un ruolo importante le simulazioni in medicina periodiche che addestrano il personale in modo tale da non trovarsi impreparato davanti a determinate situazioni e a ridurre gli incidenti legati al fattore umano.

Le Linee guida inoltre dedicano un passaggio anche ai farmaci da tenere a bordo dell'elisoccorso.

Questi devono poter trattare le emergenze più comuni e devono essere scelti tra quelli somministrabili per diverse vie, senza necessità di diluizione e preferibilmente in formulazioni precostituite, di certo più comode.

 

Foto di Ralph da Pixabay