5211 operatori sanitari contagiati, gli OPI assenti?

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covid casi 23 03Gli OPI sono gravemente assenti nel rapporto con i propri iscritti che stanno vivendo in prima persona l'emergenza Coronavirus, una delle situazioni più stressanti mai viste nella storia della Sanità italiana, il risultato è che due infermiere si sono suicidate.

Leggo sul sito del mio OPI e presumo sui siti di tutti gli OPI italiani "favorendo la crescita culturale degli/delle iscritti/e, garantendo l’informazione, offrendo servizi di supporto per un corretto esercizio professionale".

Il COVID-19 provoca la "severe acute respiratory syndrome coronavirus 2" (SARS-CoV-2) la malattia è molto temuta, ma prima di arrivare alle condizioni cliniche più gravi ci sono condizioni più leggere con sintomi simili ad un'influenza che non danneggiano il paziente. 

La malattia può portare al decesso, per questo l'attenzione degli operatori della Sanità è massima.

Quando vivi ogni giorno quel clima e ti trovi davanti per ore, per giorni i malati di terapia intensiva puoi fare la scelta più sbagliata che c'è perchè quando ti togli la vita non puoi più tornare sui tuoi passi.

Due colleghe si sono suicidate e sono morte in modo drammatico, a Jesolo il 18 marzo all'età di 49 anni e a Monza all'età di 34 anni, (FNOPI ricorda la giovane collega di Monza Al fronte di COVID-19 non si muore solo per il virus).

Ma quali sono i dati ufficiali?

Li dovrebbero chiedere gli OPI o la FNOPI per comprendere se devono intervenire a supporto di un corretto esercizio professionale e per far fronte al loro dovere di informare i propri iscritti senza dover fare teorie od ipotesi come quelle che seguono.

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) pubblica gli aggiornamenti in un infografica che riporta alla data del 23 marzo 2020 il dato di 5211 positivi fra gli operatori sanitari.

L'infografica specifica che 5211 è riferito alle sole professioni, quindi comprede Medici, Infermieri, fisioterapisti, Ostetriche circa 1.500.000 professionisti. Oppure visto che i non sanitari considerano professionisti tutti sono compresi anche gli OSS i portantini ecc, sarebbe un dato dove i chiarimenti  devono essere chiesti da un' istituzione.

Quanti sono gli infermieri deceduti?

Non avendo una pagina web aggiornata come i Medici che hanno pubblicato l'elenco dei propri caduti, per far pesare alla società l'impegno dei propri iscritti, si deve cercare online.

I giornali online riportano due casi di infermieri deceduti per il Coronavirus:

Salvatore Calabrese di 57 anni morto all'ospedale Rummo

Luciano Mazza 65 anni LINK

Cercando nell'ultimo mese non ho trovato altri infermieri, eppure se sono deceduti 24 Medici, potrebbero esserci altrettanti infermieri?

I dati sono drammatici perchè dati tanti positivi in Italia ci sono l'8,7% di decessi che su 5211 positivi dovrebbe farci avere 453 decessi, in realtà l'infografica ci presenta anche i dati suddivisi per fascia d'età che spiegano un andamento molto diverso.

 covid deceduti 24 03 eta

I decessi fra tutti i positivi fino a 59 anni sono 221 ovvero lo 0,38% .

Quindi di 5211, se calcoliamo lo 0,38% di decessi abbiamo 20 decessi, i Medici ne segnalano 24 e il motivo è che riportano anche 8 medici in pensione di oltre 70 anni.

Come ho scritto prima, è un'ipotesi, ma potrebbero non esserci decessi di infermieri oltre i due segnalati dai giornali online.

Mantenere quel dato è importante e non bisogna mollare sui presidi, cercare di avere quelli più ergonomici, non tutte le mascherine aderiscono allo stesso modo. Importante NON dimenticare che la polmonite può portare a complicanze gravi che arrivano al ricovero in terapia intensiva e non si sa ancora se questo avrà degli strascici sul fisico.

La battaglia contro il COVID-19 è la battaglia per salvare il nostro SSN.

Il dramma di un collega che muore nell'adempimento del proprio lavoro quotidiano ci tocca perchè potrebbe capitare a chiunque, vorrei ricordare che adesso è ora di agire anche contro i suicidi dei professionisti sanitari,  esiste la tensione quotidiana, la paura per i propri cari e ad oggi i decessi per suicidi sono alla pari con i decessi della malattia.

Gli infermieri da sempre sono stati lasciati soli ed indifesi davanti agli stress psicologici sono stati trasportati in un clima di guerra, le aspirazioni professionali sono state annullate ed in pochi giorni spostati al fronte in reparti di terapia intensiva, in reparti dove i decessi sono all'ordine del giorno. 

L'eroe infermiere è un bel sogno per la popolazione ma l'infermiere vero non è l'eroe invincibile dell'immaginario, ma una persona a volte più fragile che affronta malattie e problemi quotidiani ed è in guerra e quando finirà quella sofferenza resterà nel cuore per sempre come lo stress post traumatico dei soldati.

Due colleghe ci hanno lasciato in pochi giorni e solo se FNOPI avrà la consapevolezza del problema potrà intervenire prima di un escalation.

Sitografia:

Jesolo, si suicida infermiera che lavorava nel reparto di terapia intensiva con i pazienti malati di coronavirus

Al fronte di COVID-19 non si muore solo per il virus

Infografica Istituto superiore Sanità