Infermiera laureata, e adesso? Si cerca lavoro

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laureaLezioni, esami, tirocini, tutto frenetico  per 3 anni fino a che non arriva il momento tanto atteso: il giorno della laurea.

Il grande giorno che ogni studente universitario attende dalla sua immatricolazione.

Ma dopo che cosa succederà?

In questi 3 anni di Università c'è sempre stato un docente dell'università a scandire il mio percorso e i miei tempi, che fosse lo studio o il tirocinio, dalla gestione dei turni, al primo giro dell'ospedale per capire dove sarebbe stato il mio spogliatoio e dove avrei trovato il reparto, ha sempre organizzato tutto.

Il giorno dopo la tesi, invece, sarò sola, dovrò decidere io e per quanto mi riguarda, mi sono mossa qualche giorno prima di laurearmi, perchè ho capito che volevo la mia indipendenza e che non c'era tempo da perdere.

Gli step sono stati i seguenti:

  • preparare il curriculum secondo le normative europee vigenti, vi consiglio di farlo su questo sito dell'europass;
  • cercare su Google delle strutture private situate non molto lontane da casa mia, principalmente per questioni di comodità ed economicità;
  • individuare tra i contatti una mail a cui inviare il mio curriculum;
  • inviare il curriculum;
  • consentire all'università di condividere i miei dati.

Solo pochi passaggi, ma il primo è il più importante. Si deve seguire la procedura guidata sono due le accortezze che vi segnalo. Prima cosa, il CV è una dichiarazione importante e deve essere veritiera.

Inoltre, è importantissimo autorizzare il trattamento dei dati, altrimenti chi riceve il cv non è autorizzato a contattarmi. Avendo compilato il CV pochi giorni prima della laurea ho inserito anche il giorno di laurea.

Ho fatto 3 colloqui di lavoro pochi giorni prima di laurearmi.

Il primo colloquio l'ho svolto con una Onlus che assiste i pazienti oncologici a domicilio, il secondo colloquio con una RSA dove erano disperati per la carenza di personale e infine in un ospedale privato.

Ho rinunciato ad inviare il curriculum ad altri ospedali privati e ad un'agenzia interinale che mi avrebbe fatto lavorare subito a Imola, ma alla fine ho scelto di lavorare per l'ospedale privato con cui ho fatto il colloquio. 

Ho iniziato a lavorare esattamente 7 giorni dopo la laurea firmando un contratto a tempo indeterminato

Questo risultato è stato possibile grazie all'Ordine di Bologna che ha fatto gli straordinari e in pochi giorni ha completato la mia iscrizione, senza la quale non potrei lavorare.

Un consiglio che posso darvi è quello di portare a casa un precontratto, nero su bianco, leggerlo e poi rileggerlo "a freddo" con i genitori per capire alcuni aspetti tecnici.

Io ho scelto un percorso, quello del lavoro dipendente perchè penso di dover crescere ancora da un punto di vista professionale. Ma ci sono anche altre possibilità, come la partita IVA o lavorare nei centri vaccinazioni, due scelte che personalmete ho escluso.

La partita IVA è impegnativa da un punto di vista commerciale, ed è necessario avere le idee chiare; mentre fare tutto il giorno vaccinazioni è importante per la società, ma ho paura che se passassi 4-6 mesi a fare solo iniezioni  potrei dimenticarmi molte cose che mi hanno insegnato all'Università o che ho imparato durante i tirocini.

L'iscrizione ad un'agenzia interinale consente di lavorare immediatamente per un ospedale pubblico e di acquisire esperienza ed anzianità, ma per il passaggio ad un contratto a tempo indeterminato sarà necessario fare il concorso.

Il concorso per infermieri a Bologna è appena uscito e la possibilità di inviare la domanda termina il 5 dicembre e come tutti i laureati del 2021 ho potuto fare la domanda perchè l'OPI di Bologna ha completato le procedure di iscrizione rapidamente.

Le realtà locali in Italia sono molto diverse tra loro e cambiano nel tempo, per questo motivo ci sono voci discordanti sul trovare lavoro.

A Bologna non ci sono infermieri a sufficienza ma non è un fattore da tenere in considerazione quando si fa un colloquio con il possibile futuro datore di lavoro.

Nonostante ci sia adesso una forte carenza di infermieri è opportuno ricordarsi che quando ci si presenta ad un possibile datore di lavoro è necessario essere concentrati, avere un aspetto professionale e curato, fare un colloquio sincero.

Scegliere la proposta che ci è stata presentata come migliore ha sempre un margine di rischio, ma è necessario iniziare da qualche parte.