I tanti status da infermiere, osservazioni e luoghi comuni

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Baymax RenderQuando si lavora ci sono tanti status da superare, il neolaureato, il neoassunto, l'ultimo arrivato ecc. l'infermiere queste condizioni le vive tutte ed alcune ricorrono anche se si hanno 20 anni di servizio.

La comunicazione spontanea spesso è dettata da situazioni vissute ed esperienze non piacevoli che non consentono di rendere il 100%.

Il classico esempio di luogo comune è che un infermiere in servizio da 20 anni sia preparato, eppure è da quegli infermieri che il laureato impara, sono quegli infermieri che per primi mettono in pratica nuovi modelli portandoli da parole di un libro ad azioni con tutti i problemi connessi.

I primi a stupirsi spesso sono i pazienti e i parenti che si aspettano un comportamento simile a quello del medico e ci restano male nel vedere una persona che lavora e corre a destra e manca, in fondo se un ifermiere fosse un esperto, uno specialista uno che conta le aspettative sarebbero di un infermiere che lavora con tranquillità.

 

Lavorare è complesso e richiede di uscire dall'ambiente protetto dello studio dove si apprendono i concetti per metterli in pratica ed inevitabilmente si deve passare da chi ha già esperienza e ha visto sia la tecnica esatta che le varianti..

Lavorare richiede poi di prendersi delle responsabilità a volte mi sembra che ci sia confusione su questo aspetto, la nostra aspettativa e la prima cosa è che io sono responsabile e quindi se ci sono dei problemi sono quello che ne risponde davanti alla legge.

Questo tipo di concetto ci è insegnato da sempre, dai corsi, dagli articoli sui giornali e nel web e crea un atteggiamento tipico del falso esperto responsabile.

Il falso esperto responsabile e il collega che è formalmente responsabile perchè previsto dalla legge e dalle procedure ma dal lato pratico sa solo quando il tutto deve fermarsi, che è buono, ma fra sapere quando non fare una cosa e saperla fare c'è di mezzo il mare.

 

Il giovane infermiere laureato che inizia a lavorare si trova ad affrontare una serie di fasi che potrebbero essere quasi definiti degli stadi evolutivi del lavoro.

Il neoassunto è fiero di esserlo, ma solo per un poco dopo è meglio passare allo status di neoassunto perchè in alternativa c'è lo status di disoccupato.

Il neoassunto è tale per giorni o mesi a seconda del posto di lavoro è il momento per apprendere le procedure, capire la gerarchia formale e quella informale, che è sempre presente.

La gerarchia formale all'interno di un reparto prevede il dirigente, il coordinatore e gli infermieri, la gerarchia informale è di tipo sociale ed esiste è solo da riconoscere:

il diurnista è di collegamento con gli eventi giornalieri ed è importante massimo rispetto,

il collega anziano, di solito parla poco e davanti agli entusiasmi lascia correre, ma basta chiedere è se sa risponde altrimenti evita di inventare,

il collega di turno, se lavorate insieme è la spalla che ti aiuta ma deve essere uno scambio alla pari.

il collega dell'altro turno è quello che ti può aiutare se servono cambi,

il collega che si lamenta di tutto e tutti, a volte è in gamba a volte lo fa solo per fare una guerra preventiva per evitare seccature.

Dopo giorni o mesi si passa nello status di "ultimo arrivato" è un occasione per chiedere e memorizzare tutte le cose nuove dato che nessuno si stupisce se chiedi (attenzione che se chiedi per 2 volte si potrebbe passare da incapace), l'ultimo arrivato è anche quello che può passare rapidamente ad esperto se a buona memoria.

L'infermiere esperto non esiste, essere 10 o 20 anni nello stesso reparto e sapere di tutto e di più non cambia nulla per la legge e il CCNL, ma per i colleghi è una risorsa un punto di riferimento a cui chiedere.

Essere l'ultimo arrivato per qualche anno e trovarsi bene è un problema perchè dopo si a paura di cambiare di ritrovarsi accapo.

Cambiare reparto anche per qualche mese fa si che si torni ad essere l'ultimo arrivato e anche se i colleghi non ci fanno caso il momento di sbandamento fa si che ci siano quelle situazioni che ci fanno riconoscere la "sindrome dell'ultimo arrivato" ed è presente sia che l'infermiere abbia 1 o 20 anni di servizio.

 

Insomma viviamo tanti passaggi nel lavorare... Cosa centra il robot di Big Hero6?

E' un infermiere, appare in un modo e sa fare tanto altro se c'è bisogno impara a fare cose nuove sa crescere e sacrificarsi per gli altri.

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