COVID-19, video e TAC due dati per comprendere perchè proteggersi

Il video realizzato dal Policlinico di Sant'Orsola spiega la dispersione del virus attorno al paziente a seconda del dispositivi per O2 terapia che utilizza.

Vedere poi un'immagine TAC aiuta a capire l'entità del danno del coronavirus quando provoca la malattia  “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata).

Ti ripropongo il sito della Società Italiana Radiologia Medica e Interventistica SIRM (sirm.org) che ha messo online un database di radiografie e TAC di pazienti affetti da COVID-19.

Anche senza leggere i casi se si tiene presente che la parte bianca di polmone è infiammata e non vi arriva l'ossigeno, si capisce immediatamente l'entità del danno, per un giovane sano capace di fare una gara podistica, ma si può immaginare la maggior gravità in caso di cardiopatici o dializzati.

L'immagine è linkata dal sito https://www.sirm.org/category/senza-categoria/covid-19/ e potrebbe venire rimossa.

Adesso il database dei Radiologi mostra 47 casi, con i dati e l'evoluzione ingravescente.

Capire che è necessario proteggersi per non essere contagiati ed ammalarsi è semplice, ma per comprendere quanto proteggersi e che distanze è necessario mantenere si devono avere delle conoscenze tecnico scientifiche che ci offre il video del Policlinico di Sant'Orsola.

Video realizzato da Pneumologi per spiegare le dinamiche di dispersione attorno al paziente.

Il video presenta i dati di uno studio che simula situazioni con presidi reali in ambienti con camere a pressione negativa da 6 cambi e 12 cambi ora.

Lo studio con maschere di Venturi è stato realizzato anche in camere con un ricambio d'aria normale realizzato con aspiratori, e dal momento che venivano spenti il fumo utilizzato come tracciante contaminava tutta la stanza in 5 minuti, (minuto 11,33), in realtà si tratta di un limite dello studio (minuto 21,30) dato che hanno indagato il limite superiore di sicurezza.

Durante l'uso di nebulizzatori per aerosol la dispersione aumenta da 45 a 80 cm a seconda del danno polmonare, per questo vengono consigliati nebulizzatori a dosaggi misurati rispetto all'aerosol (min. 12.50).

Il video è molto interessante e mostra esempi anche con altri microrganismi, ricordiamoci che un professionista ha un agire professionale quando sa che si sta basando su dati ed esperienze scientifiche, misurate e riproducibili.

Molto interessante l'analisi delle distanze ad un colpo di tosse del paziente e le mascherine, il confronto fra N95 e chirugica.

(Ricordo che nelle mascherine il blocchetto di plastica non è un filtro ma una valvola e nel caso la si applichi ad un paziente positivo questi continua a disperdere virus come se non l'avesse).

Le due prove del colpo di tosse del paziente sono interessanti: minuto 23 del video, la maschera n95 (ovviamente senza la valvola) causa una dispersione leggermente maggiore rispetto alla mascherina chirurgica, perchè sfiata sopra e sotto a causa della maggiore resistenza del filtro (in tutte le mascherine il filtro è la parte bianca, non il pezzo di plastica che i giornalisti definiscono impropriamente filtro, causando un erroneo utilizzo da parte dell'utenza).

L'analisi delle mascherine è interessante:

mascherina chirurgica: protezione unidirezionale, chi la indossa protegge gli altri e per questo va indossata dal paziente, sospetto o accertato,

maschere N95=FFP2, mentre N99=FFP3 da utilizzare per non più di 4 ore consecutive, altrimenti provoca disagio.

Lo studio di chi si è contagiato confrontato con chi non si è ha evidenziato che nelle fasi di utilizzo di maschera, guanti, abiti e lavaggio delle mani, chi si è contagiato ha omesso una o più fasi.

Più protezione come "i caschi da palombaro" comporta più personale e più rischi nella vestizione e svestizione.

 

Vi lascio il LINK al video veramente interessante.

 

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