Out-of-Hospital Cardiac Arrest; protocollo di diagnosi per immagini nei sopravvissuti

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death 164761 640La morte improvvisa extra-ospedaliera (MIEO) è una modalità abbastanza comune di morte.

Cercare di creare un algoritmo di indagini da eseguire nei sopravvissuti non può che aumentare la probabilità di potere identificare la causa della MIEO e quindi indirizzare nel minor tempo possibile la terapia del paziente verso la patologia responsabile.

 

Un centro ospedaliero parigino ha rivisto i dati degli ultimi 10 anni che riguardano questo quadro clinico.

Innanzitutto, sono stati esclusi i pazienti con una causa ben precisa di MIEO come trauma o annegamento ed i pazienti sopravvissuti troppo instabili per essere sottoposti ad un esame CT-scan.

Per i pazienti che hanno recuperato un circolo spontaneo il protocollo prevedeva una TAC toracica e cerebrale nei casi che avevano presentato sintomi neurologici o respiratori prima dell’arresto ed una coronarografia con eventuale PTCA per gli altri. In caso di assenza di identificazione di una lesione “colpevole” si eseguiva l’altro esame, il tutto nelle prime 24 post arresto.

La strategia delle immagini è stata applicata su 896 casi di MIEO senza causa evidente.

Una coronarografia è stata eseguita in 745 casi ed almeno una lesione coronarica “colpevole” identificata in 452 casi (61%). Un esame TAC encefalo ed angio-TAC polmonare sono state eseguite in 355 pazienti con l’identificazione della causa della MIEO nel 72 pazienti (20%): stroke in 11% (38 pazienti) ed embolia polmonare in 9% (19 pazienti).

Lo studio dimostra come le indagini eseguite (coronarografia, TAC encefalo, angio-TAC dell’albero polmonare) nei pazienti affetti da MIEO hanno identificato l’eziologia della MIEO in 524 pazienti (59%).

La sopravvivenza in ICU è stata superiore per i pazienti che hanno eseguito una coronarografia rispetto a quelli sottoposti a TAC / angio-TAC (43% vs 10%, p<0,001). 

La diagnosi per immagini eseguita a breve post MIEO identifica in un’alta percentuale dei casi l’eziologia dell’evento patologico e da la possibilità al personale medico di indirizzare rapidamente la terapia nella giusta direzione. 

Fonte:

  • Chelly J et al.Benefit of early and systematic imaging procedure after cardiac arrest: Insights from the PROCAT registry. Resuscitation 2012;83:1444
  • Dott. Vladimir Guluta, Cardiologo presso Maria Cecilia Hospital, Cotignola (RA)

 

Foto di PublicDomainPictures da Pixabay