Accesso Intraosseo: una soluzione vitale in situazioni critiche

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L'accesso intraosseo è una procedura medica vitale utilizzata in situazioni critiche in cui l'accesso venoso tradizionale è impossibile o difficile da reperire.

Questo metodo permette l'infusione rapida di fluidi, farmaci e sangue direttamente nel midollo osseo, fornendo un'alternativa efficace all'accesso venoso periferico in condizioni di emergenza.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio l'accesso intraosseo, comprese le sue indicazioni, le procedure e le considerazioni pratiche che i professionisti sanitari devono tenere in considerazione durante l'esecuzione di questa procedura salvavita.

Indicazioni per l'accesso intraosseo

Emergenze pediatriche:

Nei bambini, l'accesso venoso può essere estremamente difficile a causa delle dimensioni ridotte delle vene e della loro profondità.

L'accesso intraosseo offre un'alternativa affidabile e veloce per l'infusione di fluidi e farmaci.

Trauma grave:

In situazioni di trauma grave, come incidenti stradali o ferite da arma da fuoco, l'accesso venoso può essere compromesso a causa del shock, della perdita di sangue o di problematiche anatomiche.

L'accesso intraosseo può essere stabilizzato rapidamente per fornire i fluidi e il sangue necessari per sostenere la vitalità del paziente.

Emergenza:

Anchene gli adulti, situazioni come shock settico, arresto cardiaco e gravi traumi possono rendere difficile l'accesso venoso.

L'accesso intraosseo può essere vitale per la gestione di queste emergenze, fornendo un'alternativa affidabile quando l'accesso venoso periferico non è possibile.

Nei fatti, quindi, l’applicazione viene effettuata in emergenza, dopo 2 tentativi falliti di incannulazione venosa periferica o dopo 90 secondi, in un paziente con uno tra i seguenti problemi:

  • GCS<9,
  • Insufficienza respiratoria grave,
  • Shock,
  • Stato di male epilettico,
  • Intossicazione che richiede immediata infusione di un antidoto.

In urgenza:

  • Pazienti obesi o tossicodipendenti,
  • dopo ripetuti vani tentativi di accesso venoso periferico,
  • in ogni paziente che necessiti di accesso infusionale non reperibile diversamente.

Controindicazioni

  • Paziente con accesso vascolare periferico adeguato
  • Paziente che non richiede somministrazione di infusioni o farmaci in tempi rapidi
  • Frattura delle ossa sede dell’eventuale accesso intraosseo
  • Chirurgia ortopedica recente
  • Infezione nel sito di inserzione
  • Osteogenesi imperfetta
  • Osteoporosi

Procedura per l'accesso intraosseo

L'accesso intraosseo coinvolge l'inserimento di un ago o un catetere attraverso il tessuto osseo per infondere fluidi, farmaci o sangue direttamente nel midollo osseo.

Valutazione del paziente

La valutazione iniziale del paziente è fondamentale per determinare la necessità e la fattibilità dell'accesso intraosseo.

Il professionista sanitario deve considerare la storia clinica del paziente, le condizioni attuali e la presenza di eventuali fattori che potrebbero influenzare la procedura.

Preparazione del sito di inserimento

La preparazione accurata del sito di inserimento è essenziale per ridurre il rischio di infezioni e complicanze.

Dopo aver individuato il sito intraosseo appropriato, la pelle circostante viene pulita con una soluzione disinfettante (clorexidina).

Potenziali siti per l'accesso intraosseo:

  • Sterno,
  • clavicola,
  • testa omerale,
  • cresta iliaca,
  • femore distale,
  • tibia prossimale,
  • tibia distale e calcano.

La tibia prossimale, la testa omerale e lo sterno sono i siti preferiti negli adulti. Il femore distale, la tibia prossimale e la tibia distale sono siti preferiti per i neonati.

L'accesso tibiale però, ha una più alta percentuale di successi al primo tentativo e richiede tempi inferiori rispetto all'accesso omerale.

Scelta dell'attrezzatura

La scelta dell'ago o del catetere intraosseo è cruciale per il successo della procedura. Gli aghi e i cateteri intraossei disponibili variano in dimensioni e design per adattarsi alle esigenze specifiche del paziente.

È importante selezionare l'attrezzatura più adatta in base:

  • all'età del paziente,
  • al sito di inserimento,
  • alle condizioni cliniche.

Esistono diversi dispositivi per l'inserimento, tra cui:

  1. First Access for Shock and Trauma (FAST1)

  1. l'EZ-IO

  1. Bone Injection Gun (BIG)

I dispositivi manuali includono l'ago Jamshidi e l'ago modificato Diekman. I medici devono fare riferimento al manuale di istruzioni del produttore per dettagli specifici sull'uso corretto.

Anestesia Locale (Opzionale)

L'uso di anestesia locale può essere considerato per ridurre il disagio del paziente durante l'inserimento dell'ago o del catetere intraosseo.

Tuttavia, questa decisione dipende dalle preferenze del paziente e dalla situazione clinica specifica, poiché l'anestesia può comportare un ritardo nell'avvio della procedura.

Inserimento dell'Ago o del Catetere

L'inserimento dell'ago o del catetere intraosseo richiede una tecnica precisa e delicata. Il professionista sanitario deve applicare una pressione costante e controllata per perforare il tessuto osseo senza danneggiarlo e per ottenere un accesso adeguato al midollo osseo.

La precisione e la determinazione sono cruciali per evitare complicanze e assicurare un inserimento efficace.

Il sanitario dovrà quindi:

  1. Preparare il trapano inserendo l’ago adeguato..

  2. Impugnare il trapano con una mano, stabilizzando il punto di inserzione con l’altra.

  3. Posizionare l’ago sul punto di inserzione, con un'angolazione di 90° rispetto alla superficie dell’osso.

  4. Prima di attivare ilt rapano, inserire l’ago attraverso la cute, sino a che non si sente l’ago puntare l’osso. Attivare il trapano applicando una minima pressione, sino a che non si avverte una caduta di resistenza. Rimuovere il trapano dall’ago e il mandrino dall’ago. Attaccare il tubo di connessione.

  5. L'iniziale infusione è molto dolorosa (paziente cosciente). È utile la somministrazione lenta di 40 mg di lidocaina al 2% (2 ml) nel paziente adulto, e 0,5 mg/kg nel paziente pediatrico prima di somministrare 10 ml di soluzione fisiologica attraverso l’ago. Attendere 60 secondi prima di somministrare fluidi.
  1. L'iniziale infusione è molto dolorosa (paziente cosciente). È utile la somministrazione lenta di 40 mg di lidocaina al 2% (2 ml) nel paziente adulto, e 0,5 mg/kg nel paziente pediatrico prima di somministrare 10 ml di soluzione fisiologica attraverso l’ago. Attendere 60 secondi prima di somministrare fluidi.

Verifica della Posizione

Dopo l'inserimento dell'ago o del catetere intraosseo, è necessario confermare la posizione corretta del dispositivo.

Questo viene eseguito aspirando il midollo osseo o iniettando una piccola quantità di fluido e osservando la distribuzione all'interno del tessuto osseo. Una conferma accurata della posizione garantisce un accesso intraosseo sicuro ed efficace.

Fissaggio del Dispositivo

Una volta confermata la corretta posizione, il dispositivo intraosseo viene fissato in modo sicuro alla pelle del paziente. Questo viene eseguito utilizzando dispositivi di

fissaggio appropriati o bendaggi per garantire che il dispositivo rimanga stabile durante l'infusione dei fluidi o dei farmaci.

Monitoraggio Continuo

Durante e dopo l'infusione, il paziente deve essere monitorato attentamente per valutare la sua risposta al trattamento e rilevare eventuali complicanze.

Il monitoraggio dovrebbe includere:

  • la valutazione della frequenza cardiaca,
  • della pressione sanguigna,
  • della saturazione di ossigeno,
  • delle condizioni neurologiche del paziente per garantire una gestione adeguata e tempestiva delle eventuali complicanze.

Rimozione del Dispositivo

Una volta che l'accesso venoso tradizionale è stato ripristinato, non è più necessario o comunque entro 24 ore dal posizionamento, il dispositivo intraosseo può essere rimosso seguendo le procedure standard.

È importante rimuovere il dispositivo con cura per evitare danni al tessuto circostante e per garantire una guarigione rapida e completa del sito di inserimento.

Considerazioni Pratiche

Durante l'esecuzione dell'accesso intraosseo, è importante considerare diverse questioni pratiche:

  • Esperienza del Professionista: l'accesso intraosseo richiede competenza e familiarità con la procedura da parte del professionista sanitario che la esegue.

  • Scelta del Sito di Inserimento: la scelta del sito di inserimento intraosseo dipende dalla situazione clinica del paziente e dalla disponibilità dei siti ossei accessibili.

  • Monitoraggio Continuo: il paziente deve essere monitorato attentamente durante e dopo l'infusione per rilevare eventuali complicanze.

  • Formazione del Personale: il personale medico e infermieristico deve essere adeguatamente addestrato sull'accesso intraosseo e sulle procedure correlate.

Conclusioni

L'accesso intraosseo rappresenta una procedura salva vita in situazioni critiche in cui l'accesso venoso tradizionale è inefficace o impossibile.

Con una valutazione accurata del paziente, una preparazione adeguata del sito di inserimento e l'esecuzione attenta della procedura, i professionisti sanitari possono fornire un accesso rapido e sicuro al midollo osseo per l'infusione di fluidi, farmaci o sangue.

L'accesso intraosseo può fare la differenza tra la vita e la morte in molte situazioni di emergenza, e pertanto è essenziale che il personale sanitario sia adeguatamente addestrato e preparato per eseguire questa procedura con competenza e sicurezza.

Bibliografia 

 

Foto di Mikhail Nilov