L'Esame di Stato di Infermieristica, che cos'è e come affrontarlo al meglio

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L’Esame di Stato della Facoltà di Infermieristica è la prova che assieme alla discussione della tesi di Laurea ci consentirà di diventare professionisti iscrivendoci all'OPI per esercitare come infermieri.

Negli ultimi decenni, le strategie per migliorare l'esame di abilitazione hanno coinvolto una discussione a livello internazionale e il punto di riferimento sono i principi definiti dall'International Council of Nursing (ICN) del 1986 e ripresi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in un documento di indirizzo del 2002.

Il documento è dedicato alla valorizzazione del contributo degli infermieri nell'erogare servizi sanitari di alta qualità, accessibili, equi ed efficienti (WHO, 2002).

L'Esame di Stato è altamente diversificato:

La struttura dell'esame non è uguale in tutte le Università, ma al contrario, come afferma la FNOPI, deve essere contestualizzato e creato appositamente in base al percorso di studi e all'esame di tirocinio, svolto precedentemente dagli studenti.

Da quest’anno l'Università di Bologna, quella che frequento, ha deciso di strutturare la prova facendo sia una parte scritta che orale e non più solo orale come gli anni precedenti.

La prova scritta dell'Esame di Stato è un elaborato dove si esegue la pianificazione assistenziale di un caso clinico con sia le diagnosi infermieristiche che i problemi collaborativi, di una specifica patologia, da sviluppare.

Nella prova orale la commissione d’esame riprende il caso clinico approfondendolo con lo studente e contestualizzandolo, chiaramente non potrà mancare un riferimento al Codice Deontologico.

Quindi, lo scopo dell’Esame di Stato sarà quello di verificare il possesso delle competenze necessarie a svolgere l'esercizio professionale.

Questo perchè il programma di Scienze Infermieristiche è altamente diversificato nelle varie Università Italiane che hanno l'autonomia didattica di aggiungere argomenti in modo più o meno approfondito.

La FNOPI entra nel merito dell'Esame di stato e precisa che deve essere effettuato un percorso di preparazione specifico rendendo trasparenti gli standard attesi e offrendo linee guida/documenti di indirizzo.

A questo proposito, prima dello svolgimento effettivo della prova, la mia Università si è organizzata con incontri propedeutici che prevedevano anche una simulazione della prova.

La prova è stata discussa insieme in modo approfondito nei vari passaggi. Questa metodologia affiancata da uno studio adeguato ci consente di affrontare con sicurezza la prova scritta e orale.

Nel nostro caso, la prova scritta è della durata di mezz'ora, in cui bisogna pianificare almeno una diagnosi e un problema collaborativo, e in terza battuta scegliere tra il pianificare o una diagnosi o un problema collaborativo tenendo sempre conto del principio base, la priorità.

Nei confronti dell'esame orale, invece, la questione cambia e a differenza degli esami universitari in cui al massimo sono presenti due professori contemporaneamente, durante l'Esame di Stato la commissione è formata da sette a undici membri

L'aspetto negativo dell'esame di Stato

Sicuramente vedere una commissione numerosa pronta ad esaminarti non può che avere una certa pressione psicologica. Essere da soli in una stanza con minimo sette professori e fra questi il Presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche o un suo rappresentante, pronti ad esaminarti, non può che essere emozionante e un po' destabilizzante contemporaneamente.

Per questo motivo, la prima soluzione vincente è non pensare assolutamente di essere esaminati.

Mi spiego meglio:

Il percorso universitario ha lo scopo di assegnarti dei voti che serviranno a soddisfare i CFU e fornirti una base di Laurea.

Invece, l'Esame di Stato ha come obbiettivo quello di assicurarsi che lo studente sia, in un futuro praticamente immediato, un professionista adeguatamente formato per esercitare.

Perciò, se sei arrivato fino a questo punto del percorso universitario vuol dire che hai tutte le carte in regola per farcela.

L'aspetto positivo

Dopo pochi giorni dall'Esame di Stato dovrai anche discutere la tesi, in cui non solo saranno presenti tanti professori con gli occhi puntati su di te ma ci saranno anche i tuoi parenti e/o amici, che non ti hanno neanche mai visto davanti a un professore universitario figuriamoci discutere il tuo elaborato e vederti coronare il tuo sogno.

Per cui l'emozione sarà tantissima, quasi incontrollabile ed è proprio a questo che potrebbe essere molto utile la prova orale dell'Esame di Stato, per imparare a gestire lo stress e avere almeno un piccolo banco di prova.

Detto ciò, questa è la nuova organizzazione dell'Università di Bologna ma come anticipato l'esame è altamente diversificato, so che può essere solo scritto o solo orale, un caso clinico a crocette o da pianificare per intero e questo accadde proprio per la grande variabilità metodologica di insegnamento delle Università Italiane.

Al termine dei tre anni mi sento pronta ad affrontare l'Esame di Stato grazie alla costante preparazione che ci ha fornito l'Università. Insegnandoci fin dal primo anno le leggi della professione, il Codice Deontologico  e la pianificazione delle Diagnosi Infermieristiche applicate ai casi clinici e nei due anni successivi a pianificare i Problemi Collaborativi, aumentando il livello progressivamente, fino ad arrivare all'esame di tirocinio del terzo anno in cui siamo riusciti a pianificare in un'ora quattro Problemi Collaborativi e quattro Diagnosi Infermieristiche completi.

Oltre allo studio costante dei tre anni penso che per arrivare preparati con il giusto livello di ansia potrebbe risultare fondamentale anche studiare in gruppo per confrontarsi sulle pianificazioni argomentando le proprie scelte così da facilitare in un colpo solo sia la parte scritta che quella orale.

 

Foto di StartupStockPhotos da Pixabay