Convegno Slow nursing, 4 marzo 2017, 3 domande a Luciano Urbani

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Cari amici di Infermieri Attivi, ho inviato a Franco l’aggiornamento del programma del Convegno Slow nursing di marzo e lui mi ha posto queste domande: 

  • Perché slow nursing e come si integra con l'attualità e con il futuro?

  • Perché il convegno la cultura della cura?

  • Come aderire con un contributo, sarà solo negli atti o sarà letto al pubblico?

     

 

Quindi provo a rispondere in breve.

L'idea "Slow nursing" nasce dieci anni fa dall'esperienza itinerante del corso di cateterismo vescicale, dal confronto nel vissuto interattivo con i colleghi dei vari luoghi in Italia, dalla constatazione quotidiana che l'infermiere non ha raggiunto una vera dignità professionale, un'identità riconosciuta e condivisa.

L'idea è stata ripresa nel 2014 a Candelo in un incontro organizzato da Infermierionline. 

Ed è finalmente nel 2015 a Vasto con il supporto di Nursind Chieti, che prende forma il primo convegno.

La realizzazione del secondo convegno di Zelarino 2016, conferma che Slow nursing è lo spazio necessario per la riflessione sull'agire infermieristico e la cura della salute nella società.

Da qui nasce il Movimento e il Manifesto Slow nursing che fissa i principi etici dell'agire infermieristico.

Chi aderisce è consapevole che per comprendere e infine scegliere è necessario guardare agli accadimenti, ai fatti senza filtri o condizionamenti di ogni genere ed esige un luogo dove esibire il pensiero della parola e dove esercitare il libero pensiero.

E’ questo, un movimento senza proprietari, una palestra di idee e di pensiero, dove ognuno è portatore e realizzatore dei principi stessi.

In questo momento di crisi economica e di valori risulta quanto mai necessario, sia per la professione sia per la società, interrogarsi su cosa deve essere la cura della salute.

Per far questo c'è bisogno di confronto, di scambio di pensiero, di uno sguardo scevro di impedimenti fisici o mentali. C'è bisogno dell'apporto alla discussione di saperi e conoscenze altre, c'è bisogno di cultura della salute, di cultura della vita.

Così è cresciuto l'interesse e il contributo di cittadini e associazioni culturali della società che iniziano ad interagire con il movimento.

Slow nursing non ricerca il clamore del successo bensì la partecipazione attiva di ogni singola persona che autenticamente possa contribuire alla crescita del movimento.

Concludendo il movimento Slow nursing è per chi desidera migliorare la qualità della cura, la qualità della vita.

Ogni contributo inviato, anche di poche righe, sarà utile ad alimentare la discussione del convegno, del movimento. I contributi vengono raccolti negli Atti del convegno e pubblicati e disponibili liberamente sul sito.

Ora mi preme aggiornarvi riguardo la sessione pomeridiana " LA CURA TRA RAGIONE ED EMOZIONI" che si è arricchita con la partecipazione pregiata del Prof Giuseppe Goisis, di Roberto Biancat e di Melania Cassan.

Vi invito, anche se non verrete al convegno, ad inviare un contributo, anche di poche righe (pensiero, spunto, suggerimento o quesito), utile alla discussione.

Vi ringrazio per l'attenzione e con l'occasione vi porgo i migliori auguri per le prossime feste. Luciano Urbani

slow nursing 2017

La partecipazione al convegno è gratuita per infermieri, operatori sanitari e cittadini interessati, previa iscrizione sul sito web: www.slownursing.it 

 

Per effettuare l’iscrizione entrare nell’area riservata con queste credenziali:

nome utente: slownursing

password: ve2017

Per informazioni:

slownursing@inferweb.net

www.slownursing.it 

Link al programma pieghevole