L'argomento del mese: i "port protectors"

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gaveceltCome tutti sappiamo, la contaminazione batterica di un catetere venoso può avvenire per via extraluminale (a partire dal sito di emergenza) o per via intraluminale (tramite le linee infusionali).

Uno dei punti critici per la prevenzione delle contaminazioni intraluminali è la gestione dei needle free connectors (cosiddetti 'cappucci a valvola').

Tali cappucci sono senz'altro necessari, poiché garantiscono una maggiore sicurezza dell'operatore nella somministrazione di infusioni, grazie al ridotto utilizzo di aghi, e inoltre - se caratterizzati da un meccanismo interno a 'pressione neutra' (più propriamente: 'displacement neutro') – sono in grado di prevenire la occlusione dei cateteri venosi riducendo o addirittura azzerando il fenomeno del reflusso interno al momento della deconnessione delle linee infusionali.

È di importanza cruciale però che l'accesso ai needle free connectors sia effettuato mediante tecnica asettica.

Come consigliato dalle linee guida EPIC 2014, la disinfezione dei cappucci deve essere attuata prima di ogni accesso alla linea infusionale e deve essere effettuata strofinando vigorosamente per almeno 15 secondi con garze o salviette imbevute di disinfettante (clorexidina al 2% in alcool isopropilico al 70%).

Purtroppo, la compliance degli operatori sanitari nei confronti di questa manovra è assai bassa; in altre parole, molto spesso chi accede una linea infusionale non dedica tempo o attenzione alla accurata disinfezione del cappuccio.

In tempi recenti, una nuova tecnologia ha offerto una possibile soluzione a questo problema: la disinfezione passiva e continua dei cappucci a valvola può oggi essere ottenuta mediante speciali port protectors.

Si tratta di una sorta di cappucci contenenti una spugna imbevuta di alcool isopropilico al 70% che vanno applicati al needle free connector al momento della deconnessione della linea infusionale; in tal modo, essi garantiscono una disinfezione in tempi rapidi e per una durata di sette giorni. Al momento di riapertura della linea infusionale, vanno rimossi e la linea infusionale può essere riattivata senza necessità di nuova disinfezione del needle free connector.

La efficacia di tali dispositivi è stata immediatamente suffragata da diversi lavori clinici, tanto che il loro utilizzo è già ufficialmente raccomandato dalle recentissime linee guida SHEA del 2014, scaricabili dal nostro sito.

È interessante sottolineare come uno dei più interessanti studi su questi dispositivi sia stato condotto in un centro universitario italiano: i risultati sono stati presentati al congresso WoCoVA di Berlino (giugno 2014) e al recentissimo congresso AVA (Association of Vascular Access) di Washington (settembre 2014) (clicca qui per consultare i risultati).

Esistono attualmente due tipologie di port protectors, prodotti e commercializzati da due ditte diverse: sono entrambi già disponibili sul mercato anche in Italia. Per maggiori dettagli, si rimanda alle schede informative presenti sul nostro sito (scheda 1)(scheda 2)(scheda 3) e soprattutto a due filmati esplicativi recentemente inseriti nell'area video del nostro sito (video 1)(video 2).

 
Visualizza anteprima video YouTube Utilizzo dello Swabcap
 

GAVeCeLT – Settembre 2014

Cari amici e colleghi,

Continuiamo a presentarVi alcune delle novità nell'ambito degli accessi venosi discusse nel Congresso GAVeCeLT di Torino del dicembre 2013.

Colgo l'occasione per avvertire tutti gli utenti del sito GAVeCeLT che alcuni problemi nell'accesso ai documenti della biblioteca, che molti di Voi ci hanno segnalato a metà agosto, sono stati per fortuna risolti.

Inoltre, formulo l'augurio di poterci incontrare tutti al prossimo PICC Day, la cui ottava edizione si svolgerà a Genova il 5 dicembre 2014 la brochure contiene il programma preliminare, un elenco preliminare dei relatori e il call for abstract. Sempre sul sito, troverete la scheda di iscrizione. Vi ricordo che il termine per la presentazione degli abstracts scade il 31 ottobre.

Buon lavoro a tutti,
Mauro Pittiruti

 
Articolo tratto dalla newsletter del Dott. Mauro Pittiruti, per ricevere la newsletter, iscriviti nel sito http://www.gavecelt.it/ il punto di riferimento italiano sugli accessi vascolari.
Vi invito a visitare l'area eventi per vedere corsi realizzati in Italia (LINK)