Ebola allerta falso, problema vero

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L'ebola è una malattia mortale altamente trasmissibile e basta, l'OMS ha dato 5 direttive semplici e chiare... e noi che facciamo?

L'ebola è una malattia mortale causata da un virus che usa come serbatoi/vettori gli animali del luogo, ricordo che dire che l'EBOLA E' ALTAMENTE TRASMISSIBILE E' VERO e confermato dal ministero della salute che ai viaggiatori da queste indicazioni:

Malattia da Virus Ebola (MVE)

Consigli per il viaggiatore IN PARTENZA
La Malattia da virus Ebola (MVE) è rara.
Casi di MVE sono stati recentemente confermati in paesi dell’Africa Occidentale: Guinea, Liberia, Nigeria, Sierra Leone.
L’infezione è altamente trasmissibile:
- per contatto diretto con sangue o altri fluidi corporei di persone o animali infetti, deceduti o viventi
- per contatto con oggetti contaminati da fluidi corporei infetti.
La trasmissione per via aerea non è stata documentata.
I sintomi comprendono febbre, debolezza, dolori muscolari e mal di gola, seguiti da vomito, diarrea, eruzione cutanea e in alcuni casi sanguinamento
Per minimizzare il rischio di infezione, i viaggiatori che si rechino, o i residenti che debbano tornare, nei paesi affetti dall’epidemia devono:
- evitare il contatto con i pazienti sintomatici e/o i loro fluidi corporei
- evitare il contatto con cadaveri e/o fluidi corporei di pazienti deceduti
- evitare il contatto con animali selvatici, vivi o morti, e il consumo di carne selvatica
- lavare spesso le mani, con sapone o antisettico
- lavare e sbucciare frutta e verdura
Non esiste un vaccino.

L'OMS chiede a tutti gli stati 5 punti:

1-Non ci dovrebbe essere alcun divieto generale di viaggi internazionali o commercio...

2-Stati membri dovrebbero fornire i viaggiatori a Ebola colpite e le zone a rischio con le informazioni pertinenti sui rischi, le misure per ridurre al minimo tali rischi, e la consulenza per la gestione di una potenziale esposizione....

Le informazioni del Ministero della Salute sono carenti e non danno alcuna indicazione su chi contattare in caso di bisogno quando si è all'estero.

3-Gli stati membri devono essere preparati a individuare, indagare e gestire i casi di Ebola; questo dovrebbe includere l'accesso sicuro a un laboratorio diagnostico qualificato per Ebola e, se del caso, la capacità di gestire i viaggiatori provenienti da zone infette Ebola-note che arrivano negli aeroporti internazionali o importanti valichi di terreno con inspiegabile malattia febbrile.

Se un viaggiatore arriva in aeroporto va di filato in PS e il PS di Gallarate è stato evacuato per 3 ore. Il laboratorio italiano per l'ebola è allo Spallanzani di Roma.

-Il pubblico in generale dovrebbero essere fornite informazioni accurate e pertinenti sul focolaio e misure per ridurre il rischio di esposizione Ebola.

Le informazioni sul sito del ministero sono rassicuranti ma non c'è un numero verde e soprattutto cosa grave non ci sono indicazioni in altre lingue. informazioni sono rassicuranti per l'equazione no casi/no pericolo.


-Stati membri dovrebbero essere preparati per facilitare l'evacuazione e il rimpatrio dei cittadini (ad esempio, operatori sanitari) che sono state esposte al virus Ebola.

Due gli ospedali di riferimento, presso l’INMI Spallanzani di Roma e l’Ospedale Sacco di Milano. 

Quindi siamo a posto, noi che facciamo in pratica?

Guardando le immagini da un punto di vista infermieristico guardo i DPI che utilizzano gli operatori sul posto e sono utilizzati sempre, per misurare la temperatura, per assistere i pazienti, per il loro trasporto, per la gestione della salma e la disinfezione degli ambienti.

Anche se hanno globalmente una povertà devastante e quindi l'ebola ha trovato un terreno su cui svilupparsi, mi sembra presa molto sul serio eppure colpisce anche gli operatori sanitari.

 

L'ebola rientra fra le febbri emorragiche e se cercate online di casi documentati in Italia ce ne sono da anni.

Perchè l'ebola ci coglierebbe impreparati?

Perchè ci siamo dimenticati come si gestiscono le malattie infettive, oggi relegate a pochi centri e con la falsa sicurezza data dalle terapie antibiotiche, abbiamo perso la cultura e l'attenzione necessari per muoverci in sicurezza, quindi un allarme genererebbe incertezza che può sfociare in panico e paura. 

Poche domande ci danno un idea della dimensione del problema.

Abbiamo DPI adeguati?

Abbiamo ordini chiari in caso di sospetto?

Abbiamo percorsi e ambienti sicuri per la gestione dei sospetti?

Abbiamo contatti telefonici con esperti?

Abbiamo una formazione adeguata?

Se abbiamo 5 si tutto OK, altrimenti forse ci sono dei problemi.

Sicuramente non tutti sono coinvolti chi lavora in ufficio può stare tranquillo.

Altrimenti riflettiamo su di una cosa semplice il Gallarate in caso di sospetto Ebola ha mandato i campioni allo Spallanzani a Roma e in 3 ore ha ricevuto conferma di negatività quindi tutto ok, perfetto, oppure aveva altri laboratori non noti al ministero della salute... o hanno seguito una procedura loro... per fortuna era un falso allarme.