organizzazione sanitaria

Il termine audit deriva dal latino audio e richiama ad un processo di ascolto e partecipazione. 

In ambito sanitario viene utilizzato in associazione al termine “clinico” inteso come un processo di miglioramento su determinati aspetti organizzativi, governato dai professionisti sanitari e focalizzato su tematiche relative all’area clinica.

Come viene definito l'Audit Clinico?

La definizione più attuale di audit clinico è contenuta nel documento “Principles for best practice in clinical audit”, pubblicato nel 2002 dal National Institute for Clinical Excellence (NICE). 

“L’audit clinico è un processo finalizzato a migliorare le cure offerte al paziente ed i risultati ottenuti, attraverso il confronto sistematico delle prestazioni erogate con criteri espliciti, l’implementazione di cambiamenti a livello individuale e di team e il successivo monitoraggio dei fattori correttivi introdotti.” 

L’audit clinico non è da intendersi come la semplice raccolta di dati che si limita a confrontare la pratica clinica da quella definita dagli standard. Questo costituisce solo una parte del processo di audit anche azioni di miglioramento e la valutazione delle iniziative intraprese.

L’Audit Clinico è un processo di miglioramento della qualità e quindi i benefici sono: 

  • Migliorare la pratica;
  • Produrre reali benefici nella cura del paziente e nella fornitura di servizi; 
  • Sviluppare l'apertura al cambiamento; 
  • Fornire garanzie sulla qualità dell’assistenza mediante applicazione delle migliori pratiche evidence-based; 
  • Ascoltare i pazienti, comprendere e dare risposta alle loro aspettative; 
  • Sviluppare linee guida o protocolli locali; 
  • Ridurre al minimo errore o danni ai pazienti; 
  • Ridurre i reclami/risarcimenti.

E' opportuno altresì sottolineare che la suddivisione in fasi ha uno scopo puramente didattico, utile a definire il percorso logico del metodo, in realtà il processo si svolge senza soluzioni di continuità.

Le 4 fasi dell'Audit Clinico:

  1. Preparazione

La fase di preparazione consiste nell’evidenziare ed inquadrare il tema e l’adeguato gruppo di lavoro che può poi iniziare la corretta strategia di pianificazione volta ad attuare un determinato miglioramento. 

  1. Attuazione

A questo punto il team deve definire gli obbiettivi e selezionare gli standard e i criteri, quindi valutano i “documenti esistenti” cioè recuperano gli standard, linee guida, pdta aziendali, valori di riferimento. Inoltre, vengono condivisi e comunicati i risultati.

L’audit serve per fare azioni correttive per cui bisogna necessariamente comunicare ai colleghi le evidenze e i dati di letteratura. Solo così si comincia l’ascolto”.

  1. Azioni di miglioramento 

Per intraprendere le azioni di miglioramento è importante definire un piano d’azione e una corretta guida al cambiamento. 

La ricchezza dell’audit sono le idee, le opinioni, le percezioni; questo approccio è fondamentale per affrontare questa fase dell’audit.

  1. Valutazione dei risultati (re-audit)

Una volta attuate le strategie migliorative si esegue il re-audit per capire gli effetti di suddetti cambiamenti. Fondamentale è anche continuare a sostenere il miglioramento.

Per approfondimenti scarica il PDF: "Audit clinico: uno strumento per favorire il cambiamento"

 

Foto di Mikael Blomkvist