La puntura per definizione è un dolore localizzato, è il primo effetto che il nostro assistito sente e che ricorda, per questo spesso le iniezioni intramuscolari vengono ricordate e dette come... la "puntura nel sedere".
L'iniezione intramuscolare deve essere fatta con attenzione e cura nei bambini, che possono ricordare nel tempo l'esperienza dolorosa ed avere poi reazioni fobiche anche da adulti.
Il testo affronta una domanda semplice è possibile capire se una puntura è stata fatta male?
La domanda che è stata posta ha una risposta semplice, si.
Un'iniezione fatta male però non necessariamente implica un danno a lungo termine, oppure che sia l'infermiere responsabile degli effetti.
Un iniezione ben fatta parte dalla manualità, l'infermiere vede e rispetta tutte le parti sterili che devono andare a contatto con il farmaco e con l'assistito, in questo modo il farmaco dal contenitore esce sterile dal flacone, entra nella siringa rimanendo sterile e poi attraverso l'ago al nostro assistito senza contaminarsi.
I passaggi per realizzare un iniezione sono delicati, la percezione dell'assisto dipende da un mix di capacità dell'infermiere di presentare l'iniezione, dalla manualità, dal farmaco e dalla sensibilità individuale.
Di solito va tutto bene, ma a volte possiamo avere alcuni esempi di piccole complicanze.
Se il foro sanguina?
In questo caso la leggera pressione con un batuffolo per qualche minuto evita ulteriori sanguinamenti e riduce il rischio di un livido che scomparirà nel giro di 1-2 settimane.
Se il giorno dopo c'è un ematoma?
Non succede nulla, si riassorbe ma per evitare il ripetersi è necessario capire se ci possono essere stati dei fattori favorenti, se il nostro assistito prende farmaci che hanno effetti sulla coagulazione o se dopo l'iniezione ha fatto subito degli sforzi.
In alternativa resta solo il fattore casuale di aver forato un capillare.
Se il dolore dell'iniezione è maggiore rispetto all'iniezione precedente?
Questo può capitare, il giorno prima in un gluteo non è stato riferito dolore, il giorno dopo nell'altro gluteo sente male, non siamo simmetrici, abbiamo delle differenze anche di sensibilità.
Lo stesso infermiere che fa l'iniezione intramuscolare di solito usa la stessa tecnica, se gli infermieri cambiano il dubbio che la manualità sia il fattore responsabile c'è, ma questo di solito non comporta che ci siano dei risentimenti del tessuto muscolare.
Se si sono formate delle durezze?
Dipende da diversi fattori, se lo spessore dello strato adiposo è superiore ai 4 cm l'iniezione non sarà mai intramuscorare ma sottocutanea e il farmaco nella sua fase di assordimento può lasciare delle durezze per un ispessimento del tessuto adiposo. In questo caso si sarebbe dovuto valutare con l'assistito la possibilità di usare altre sedi o informarlo del rischio di una durezza di solito non dolente, che si riassorbirà lentamente. Mentre con uno strato adiposo nella norma la formazione di una durezza nello strato muscolare è difficile.
Quando dopo l'iniezione permane la senzazione di una durezza leggermente dolente può essere fisiologico a seconda del farmaco utilizzato, in questo caso però è una caratteristica del farmaco e lo faranno quasi tutte le iniezioni.
Se dopo l'iniezione la durezza è calda e dolente?
Può capitare che dopo 24-48 ore nel punto dell'iniezione compaia un punto rosso, caldo e dolente, in questo caso l'iniezione intramuscolare non è stata eseguita bene e la sede sta procedendo verso la formazione di un ascesso ed è indispensabile rivolgersi subito al proprio medico, non bisogna mai aspettare.
Quando poi capita che ci sono due o tre sedi rosse e dolenti in corrispondenza delle iniezioni è necessario valutare il prodotto iniettato, che non sia scaduto e considerare che chi ha fatto l'iniezione sia gravemente incompetente.
Un ascesso potrebbe essere anche legato al caso, ma due o tre è gravissimo ed è possibile un danno al tessuto adiposo fino al tessuto muscolare.
Quando l'infermiere che viene chiamato per un iniezione intramuscolare al domicilio non si formalizzerà se vien chiamato per una puntura o per una siringa i due termini più utilizzati, ma guardando il farmaco e facendo un minimo di anamnesi all'assisto potrà già dare delle informazioni sulla sede più appropriata e anche qual'è l'effetto "normale" del farmaco utilizzato.
Nei bambini l'iniezione richiede una maggiore empatia per evitare traumi psicologici, purtroppo in ambiente ospedaliero questo non sempre è possibile.
L'iniezione intramuscolare è la tecnica infermieristica più copiata e improvvisata, mi viene spontaneo un paragone, anche se io so usare un cacciavite non lo userei mai sulla mia autovettura per cercare di fare qualcosa da meccanico.
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