Come sbagliare una puntura o un'iniezione intramuscolare

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2023 iniezioneLa puntura per definizione è un dolore localizzato ed è il primo effetto che il nostro assistito sente e ricorda.

L'iniezione intramuscolare deve essere fatta con attenzione e cura nei bambini, che possono ricordare nel tempo l'esperienza dolorosa ed avere poi reazioni fobiche anche da adulti.

Il testo affronta una domanda semplice: è possibile capire se una puntura è stata fatta male?

La risposta alla domanda è Sì. In ogni caso, un'iniezione fatta male non necessariamente implica un danno a lungo termine o che sia l'infermiere responsabile degli effetti.

Un'iniezione ben fatta parte dalla manualità, l'infermiere vede e rispetta tutte le parti sterili che andranno a contatto con il farmaco e con l'assistito; in questo modo il farmaco nei suoi passaggi, dal flacone e poi nella siringa rimanga continuamente sterile.

Infine, si somministra il farmaco attraverso l'ago al nostro assistito senza contaminazioni.

I passaggi per realizzare un'iniezione sono delicati, la percezione dell'assisto dipende da un mix di capacità, dell'infermiere di presentare l'iniezione, dalla manualità, dal farmaco e dalla sensibilità del paziente.

Di solito va tutto bene, ma a volte possiamo avere piccole complicanze, vediamone alcuni esempi:

Se il foro sanguina?

In questo caso la leggera pressione con un batuffolo per qualche minuto evita ulteriori sanguinamenti e riduce il rischio di un livido che comunque scomparirebbe nel giro di 1-2 settimane. 

Se il giorno dopo si forma un ematoma?

Non succede nulla, si riassorbe; per evitare il ripetersi dell'accaduto è necessario capire se ci possono essere stati dei fattori favorenti, ad esempio:

  • se il nostro assistito prende farmaci che hanno effetti sulla coagulazione;
  • se ha fatto movimenti bruschi durante il foro;
  • o se dopo l'iniezione ha fatto subito degli sforzi.

In alternativa resta solo il fattore casuale di aver forato un capillare.

Se il dolore dell'iniezione odierna è maggiore rispetto all'iniezione precedente?

Questo può capitare, il giorno prima in un gluteo  non è stato riferito dolore, il giorno dopo nell'altro gluteo sente male, non siamo simmetrici, abbiamo delle differenze anche di sensibilità. 

Lo stesso infermiere che fa l'iniezione intramuscolare di solito usa la stessa tecnica, se gli infermieri cambiano frequentemente il dubbio che la manualità sia il fattore responsabile c'è, ma questo di solito non comporta che ci siano dei risentimenti del tessuto muscolare.

Se si sono formate delle durezze?

Questa evenienza dipende da diversi fattori, se lo spessore dello strato adiposo è superiore ai 4 cm l'iniezione non sarà mai intramuscorare ma sottocutanea e il farmaco nella sua fase di assordimento può lasciare delle durezze per un ispessimento del tessuto adiposo.

In questo caso si sarebbe dovuto valutare con l'assistito la possibilità di usare altre sedi o informarlo del rischio di una durezza di solito non dolente, che si riassorbirà lentamente.

Mentre, con uno strato adiposo nella norma la formazione di una durezza nello strato muscolare è difficile.

Quando dopo l'iniezione permane la senzazione di una durezza leggermente dolente può essere fisiologico a seconda del farmaco utilizzato; in questo caso però,  è una caratteristica del farmaco e lo faranno quasi tutte le iniezioni.

Se dopo l'iniezione la durezza è calda e dolente?

Può capitare che dopo 24-48 ore nel punto dell'iniezione compaia un'area circostante il foro che è rossa, calda e dolente, in questo caso l'iniezione intramuscolare non è stata eseguita bene e la sede sta procedendo verso la formazione di un ascesso. In questo caso è indispensabile rivolgersi subito al proprio medico, non bisogna mai aspettare.

Quando poi capita che ci sono due o tre sedi rosse e dolenti in corrispondenza delle iniezioni è necessario valutare il prodotto iniettato, che non sia scaduto o in alternativa considerare la possibilità che chi ha fatto l'iniezione sia gravemente incompetente.

Un ascesso potrebbe essere anche legato al caso, ma due o tre potrebbero portare ad danno al tessuto adiposo fino al tessuto muscolare.

Quando l'infermiere viene chiamato per un'iniezione intramuscolare al domicilio non si formalizzerà se viene chiamato per una "puntura" o per una "siringa", i due termini più utilizzati; ma guardando il farmaco e facendo un minimo di anamnesi all'assisto potrà già dare delle informazioni sulla sede più appropriata e su qual è l'effetto "normale" del farmaco utilizzato.

Nei bambini l'iniezione richiede una maggiore empatia per evitare traumi psicologici.

Purtroppo, in ambiente ospedaliero, questo non sempre è possibile.

L'iniezione intramuscolare è la tecnica infermieristica più copiata e improvvisata, mi viene spontaneo un paragone, "anche se so usare un cacciavite non lo userei mai sulla mia autovettura per aggiustare qualcosa al posto del meccanico".

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