Mascherine, camici e guanti: cosa migliorare?

mascherina ffp2Negli ultimi mesi ho utilizzato più mascherine e camici che negli ultimi 30 anni, personalmente lavorando in un reparto misto, COVID+ e sospetti COVID probabilmente ho superato i 300 camici/mese.

I Dispositivi di Protezione Individulae (DPI) hanno un ruolo determinante nella protezione dell'operatore sanitario e in questa epidemia il dubbio sulla loro importanza non esiste.

L'inizio dell'epidemia ha visto infatti molti colleghi lamentarsi della carenza dei DPI il motivo è che il coronavirus che causa il COVID-19 si diffonde per via aerea e per contatto, quindi il loro utilizzo era indispensabile.

Le foto delle mascherine che lasciavano vistosi segni sul volto di Medici e Infermieri hanno fatto il giro del mondo, come il selfie del dott.Nicola Sgarbi

selfie nicola sgarbi

L'utilizzo dei DPI non è una novità per Medici e Infermieri, esistono molte altre malattie in cui si utilizzano, ma il loro utilizzo era limitato allo stretto necessario e non ci si poneva il problema se non erano confortevoli.

Nei mesi dell'epidemia del COVID-19 tutto è cambiato, i DPI si sono dovuti utilizzare per tutto il turno con un cambio delle modalità lavorative che è stato radicale, uno stravolgimento.

Il tempo prolungato di utilizzo di DPI professionali come le mascherine FFP3 e FFP2 ci ha consentito di notare dei difetti, ma soprattutto di notare DPI che svolgono la stessa funzione hanno caratteristiche molto diverse che provocano anche dolore.

Cosa migliorerei nei DPI che hai utilizzato?

Le mascherine:

Le più criticate di tutti che hanno due funzioni importanti, evitare lo spandimento di virus da pazienti infetti. Come operatori sanitari è necessario utilizzarle per proteggerci dai pazienti infetti certi o sospetti. Le abbiamo viste nelle immagini dei volti di medici e infermieri segnati al volto dal maggior tempo di utilizzo.

Il maggior tempo di utilizzo è un fattore che ha evidenziato i difetti sulla pelle degli operatori sanitari e sono dovuti a diversi fattori come ad esempio:

la tenuta sul volto, respirare e sentire che l'aria esce da tutte le parti è una disperazione perchè se esce con facilità allora quando si inspira l'aria entrerà dalle stesse aperture. Questo aspetto è molto noto a chi porta gli occhiali dato che si appannano ad ogni respiro. Attualmente per migliorare la tenuta attorno al volto la si stringe e gli effetti si vedono.

Il confort sul naso: un punto debole è il naso, legato alla tenuta perchè la deformabilità del "ferretto" che devi stringere e la guarnizione subito sotto sono i due elementi che causano dolore e un disagio continuo. Molte maschere hanno una spugnetta banale che non tiene, migliorare la morbidezza di quello che adesso spesso è un semplice ferretto da stringere.

Gli elastici della mascherina sono importanti per determinare la tensione di tenuta al volto, causano una tensione più o meno forte che incide sui segni al volto e alle orecchie.

La valvola di espirazione non è una barriera, il filtro è la parte bianca della mascherina, la mascherina con valvola FFP2 o FFP3 se applicata ad un paziente infetto, questi spargerà virus e vale per tutte le malattie. Come operatori sanitari utilizziamo spesso la maschera con valvola, ma sarebbe interessante osservare che se un operatore sanitario come chiunque diventi positivo spargerà virus ovunque.

La valvola ha la sola funzione di favorire il confort nel lungo periodo di utilizzo, sarebbe interessante  il confronto fra FFP3 senza valvola e con valvola per periodi prolungati e se è identico le mascherine con valvola andrebbero favorite nella gestione del rischio biologico.

L'odore del materiale con cui è fatta la mascherina in alcuni casi è molto forte e fastidioso.

I camici monouso

Il camice monouso, dopo le mascherine è il DPI il cui utilizzo è esploso, un reparto ne usa anche centinaia a turno, anche cercando di ottimizzare gli ingressi nelle camere. Questo accade perchè lo scopo del camice è la protezione del corpo per evitare che l'operatore sanitario possa spostare i virus del COVID-19 per contatto.

I camici sono di tessuti e consistenza diversa e non esistono indicazioni e istruzioni brevi e ben visibili nelle confezioni, in fondo è solo un camice, lo metti, fai il lavoro e lo togli.

L'utilizzo dei camici monouso nei mesi della pandemia da COVID-19 ha visto situazioni molto diverse, dove lo metti e lo togli decine di volte a turno oppure lo metti e lo togli dopo ore.

Nei camici monouso cosa si può migliorare?

Il camice ha un indiscusso effetto protettivo nel momento operativo, ma poi deve essere rimosso ed è la fase che è ignorata da chi realizza i camici e gli aspetti da migliorare sono:

  • distinguere la parte esterna contaminata dalla parte interna che è incontaminata,
  • avere dei punti di rottura predefiniti, alcuni camici sono durissimi e devi tornare con le mani a slacciare i nodi,
  • avere una tasca, potrebbe favorire il trasporto del materiale,
  • avere il polsino con un foro per il pollice così che certamente arriverà sotto i guanti e la manica non si ritirerà.

I guanti

I guanti sono un DPI utilizzato da sempre, una volta erano solo in lattice oggi sono in vinile e in nitrile, il materiale dei guanti cambia molto le prestazioni, per fare l'igiene al paziente può essere sufficiente il guanto in vinile, per fare un esplorazione rettale un doppio guanto in nitrile. Anche nei guanti in nitrile lo spessore e la resistenza del guanto cambiano.

L'unico aspetto migliorabile sarebbe la lunghezza sul polso, qualche centimetro in più sarebbe utile.

La protezione degli occhi, gli schermi facciali e gli occhiali.

Questi DPI sono quelli più vari, dagli occhiali in policarbonato con estensione laterale alle maschere allo schermo facciale, hanno presentato meno problemi perchè l'utilizzo era limitato all'applicazione della tecnica e nel caso ci fosse stato un utilizzo prolungato si usava lo schermo facciale.

Altri DPI utilizzati sono le cuffiette e i copriscarpe.

Le cuffiette di diversi modelli a seconda della lunghezza dei capelli e ce ne sono che coprono solo la testa e altre che arrivano fino al collo.

I copriscarpe hanno una varietà dal minimo sindacale che coprono solo il piede come quelli di plastica blu a quelli che sembrano degli stivali.

Entrambi i DPI hanno avuto solo il difetto che si doveva utilizzare quelli disponibili al momento e i piedi sono una parte marginale dove difficilmente il virus dai piedi ce lo portiamo con le mani alla bocca e agli occhi.

Cosa migliorare in generale per tutti i DPI?

Tutti i DPI utilizzati per lunghi periodi dovrebbero essere "dermatologicamente testati" perchè sono dispositivi che hanno una natura chimica e il loro contatto con la pelle può causare irritazioni e ognuno di noi reagisce in modo più o meno intenso. 

Perchè questo articolo come esercizio di fantasia?

Perchè se non ci poniamo delle domande, non si troveranno delle risposte.

 

Immagine di copertina:

Photo by //unsplash.com/@sushioutlaw Brian McGowan on Unsplash
 
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