Master di I livello infermiere di famiglia e comunità, il corso, il contratto

Il master per infermiere di famiglia e di comunità si inserisce in una formazione avanzata per l'infermiere che avrà le competenze per prendere in carico famiglie e comunità, sia per promuovere il loro benessere che per sostenerle con interventi specifici quando devono affrontare problematiche complesse di malattia, disabilità e cura.

Il piano di studi è simile fra le diverse università che siano online o in aula, la differenza principale è data dalla possibilità di fare un tirocinio.

L'università può scegliere di non far fare un'esperienza pratica e chiedere allo studente di realizzare un project work.

L'infermiere di famiglia e comunità è una figura molto promossa dalla presidente FNOPI dott.sa Mangiacavalli perchè poco conosciuta.

Nella classificazione dei master presentata dalla FNOPI il master dell'infermiere di famiglia e di comunità si colloca fra i master di Area Cure primarie – sanità pubblica ed è interprofessionale perchè vi possono accedere sia l'Infermiere che l'Infermiere Pediatrico.

Nell'Area Cure primarie – sanità pubblica vi rientrano anche i master di "salute pubblica" e  "cure primarie, domiciliari e territoriali".

Questo master ha lo scopo di formare professionisti sanitari che sappiano operare in vari contesti di comunità extraospedaliera, quali distretti, ambulatori di medicina generale, strutture residenziali scuole, Hospice, luoghi di lavoro, cliniche, sanità penitenziaria, ambulatori infermieristici e il domicilio degli assistiti.

Gli obiettivi formativi sono orientati a:
- identificare ed analizzare lo stato di salute e i bisogni delle persone, della famiglia e della comunità;
- intervenire sulle priorità socio-assistenziali e cliniche;
- promuovere, progettare e supervisionare il miglioramento della salute attraverso attività di prevenzione;
- fornire interventi educativi attraverso una progettazione dei livelli assistenziali territoriali legati al contesto sociale.

Il percorso formativo

Il percorso formativo comprende l' attività didattica frontale e altre forme di addestramento, per un totale di 500 ore; a cui seguirà un periodo di tirocinio della durata di 250 ore.

Per l’ammissione ad un master infermieristico di I livello è sempre richiesto:

  • Laurea conseguita ai sensi della Legge 341/90;
  • Laurea prevista dai DM 509/99 e 270/2004 (lauree triennali, specialistiche e magistrali) delle professioni sanitarie
  • Diploma conseguito ai sensi delle leggi 42/1999, 251/2000, 1/2002, 43/2006, unitamente all’iscrizione al relativo albo professionale (ovvero, ove non esista, all’Organismo di Rappresentanza individuato dal Ministero della Salute) e al titolo quinquennale di scuola secondaria superiore.

Quando iscriversi:

L'iscrizione ad un master erogato da un'Università che offre lezioni in aula prevede l'emissione di un bando ed eventualmente una prova di ammissione se le iscrizioni sono in numero superiore, oppure la non attivazione del master se non si raggiunge un numero minimo per coprire le spese.

L'Università che propone un master in aula potrebbe non riproporlo l'anno successivo se non riceve iscrizioni, è necessario monitorare l'area master dell'Università che scegli per vedere se sono già state realizzate più edizioni, se il master è già stato effettuato in diverse edizioni quasi sicuramente sarà ripetuto.

L'iscrizione ad un master online nelle università telematiche invece può avvenire in ogni momento dell'anno.

Il master consente di avere una progressione nella carriera dell'infermiere, cosa prevede la normativa e il CCNL?

L'art.6 della legge n 43 del 1 febbraio 2006 al comma c) riporta:

professionisti specialisti in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall'universita' ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell'articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270;

Il CCNL 2018-2020 all'Art. 16 "Contenuto e requisiti degli incarichi di funzione per il personale del ruolo sanitario e dei profili di collaboratore professionale assistente sociale ed assistente sociale senior" il comma 6 prevede l'incarico professionale può essere di professionista specialista o professionista esperto.

6. L’incarico professionale, in attuazione del dettato di cui all’articolo 6 della Legge n. 43/06 nonché di quanto contenuto nei decreti istitutivi dei profili professionali ex terzo comma dell’art.6 del D.Lgs. n. 502/92 può essere di “professionista specialista” o di “professionista esperto”. Nell’ambito delle specifiche aree di intervento delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione di ostetrica e in relazione alle istituende aree di formazione complementare post diploma, sono istituiti incarichi professionali per l’esercizio di compiti derivanti dalla specifica organizzazione delle funzioni delle predette aree prevista nell’organizzazione aziendale. Tali compiti sono aggiuntivi e/o maggiormente complessi e richiedono significative, elevate ed innovative competenze professionali rispetto a quelle del profilo posseduto.

L'articolo successivo definisce i requisiti per il conferimento dell'incarico di professionista specialista:

7. Il requisito per il conferimento dell’incarico di “professionista specialista” è il possesso del master specialistico di primo livello di cui all’art. 6 della Legge n. 43/06 secondo gli ordinamenti didattici universitari definiti dal Ministero della Salute e il Ministero dell’Università, su proposta dell’Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, ricostituito presso il MIUR con il decreto interministeriale 10 marzo del 2016 e sentite le Regioni.

Il comma 7 dell'art.16 del CCNL chiarisce che il passaggio da infermiere a infermiere specialista non è automatico con il possesso del relativo master, ma dipende da scelte aziendali e di fatto può accadere che un infermiere con master che lavori nel settore dove si è specializzato e non sia un infermiere specialista.

Quando l'azienda sanitaria deciderà di avere un certo numero di infermieri specialisti fra i requisiti sarà necessario il possesso del master, la cui mancanza impedirà la partecipazione alla graduatoria.

Quanto prende un infermiere specialista?

Questo non è possibile definirlo a priori, perchè ogni ASL può definire un importo che è da considerare sempre lordo.  Economicamente conviene impegnarsi per un anno, ma il problema resta l'incertezza riguardo le scelte aziendali, se istituira o meno i posti di infermiere specialista.

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