Studiare in parallelo tra quiz e prova orale, come districarsi al meglio

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stress 2902537 640Lo studio dei quiz va inevitabilmente portato avanti in parallelo con lo studio per la prova orale. Il motivo è che la prova orale può essere semplice o complessa ma vista la numerosità degli argomenti non si può attendere di sapere se si è ammessi per studiare tutto in poco meno di un mese.

Lo studio deve iniziare da quando si fa la domanda, potrebbe sembrare troppo presto, ma in realtà nè è un esempio il concorso di Roma uscito 7 mesi fa che ha pubblicato 15 giorni prima dell'inizio delle prove la comunicazione del diario della preselezione.

Lo studio dei quiz, come scritto nell'articolo precedente (LINK), può rivelare aree di approfondimento che possono essere facilmente colmate anche con lo studio di pagine tratte dal web.

L'infermieristica è complessa e se il tempo è sufficiente, le nozioni di base possono essere apprese con calma studiando un volume di infermieristica generale aggiungendo, in seguito, approfondimenti specifici con lo studio delle monografie.

La prova orale

Consiste in un breve colloquio, di conseguenza studiare a memoria senza fare una buona sintesi non conviene perché la fatica potrebbe non corrispondere a quanto si riesce ad esprimere. Lo studio deve essere abbinato ad un esercizio costante nel tempo volto a migliorare la propria capacità di raccontare in modo tecnico professionale la nostra professione.

Gli amici e i colleghi sono il punto di forza per uno studio sereno e proficuo.

Lo studio che inizia mesi prima ci consente di esercitarci a parlare a chiacchierare di argomenti da infermieri per arrivare al giorno del colloquio con più tranquillità migliorando anche la nostra capacità di controllare l'ansia.

Lo studio della prova orale può anche essere indirizzato dalle lacune o criticità emerse con i quiz anche se le materie che storicamente sono le più indigeste sono:

  • le normative, sono presenti spesso nella prima parte dei libri di quiz, quella parte che si salta a piè pari, per mettersi subito alla prova;
  •  l'epidemiologia, ha formule precise a cui spesso fatichiamo ad attribuirgli un senso e l'applicabilità, un bel documento è il quaderno di epidemiologia (LINK), che anche se applicato alla veterinaria, è spiegato benissimo;
  • la ricerca bibliografica o EBN, sembra semplice quando la si legge ma poi quando ci si mette alla prova con i quiz o l'orale il vuoto.

Fare una chiacchierata con i colleghi, a volte rilassata a volte approfondita, dove si inizia con l'idea di un argomento e poi si finisce con altri 4 argomenti diversi fra loro, aiuta a memorizzare le materie e di riflesso. Inoltre, con il tempo i quiz daranno risultati sempre migliori che si potranno percepire avendo preso noto dei progressi.

Il giorno del Concorso.

I Concorsi possono variare da un minimo di due giorni di prove come Bologna o ad un massimo di 4; mentre, le prove del concorso possono variare dalla presenza o meno della preselezione, prova scritta, prova pratica e la prova orale.

La prima prova è sempre quella più impegnativa a causa degli elementi di stress di cui è impregnato ogni istante di quel giorno, mentre per le prove successive c'è più concentrazione verso la prova stessa; ma attenzione a non lasciarsi troppo andare, perchè le prove hanno tutte una brutta caratteristica che le accomuna, ogni volta si può venir fermati ed essere esclusi dal concorso, questo le rende inquietanti per definizione ed ogni nostro punto debole quel giorno ci sembrerà amplificato, o almeno a mè sembrava così. .

Altri articoli utili per lo studio del Concorso:

 

Foto di Pete Linforth da Pixabay