Video, impianto port in sala operatoria
Il video mostra le fasi salienti dell'impianto, la valutazione dei vasi, la preparazione del campo sterile, l'anestesia locale, l'accesso al vaso secondo l'approccio Jernigan-Pittiruti.
Il video mostra le fasi salienti dell'impianto, la valutazione dei vasi, la preparazione del campo sterile, l'anestesia locale, l'accesso al vaso secondo l'approccio Jernigan-Pittiruti.
Qual è lo scopo ideale, davanti ad un emergenza dove si sospettino patologie come embolia polmonare o infarto, ridurre i tempi di trasporto del campione e di coordinamento per avere la risposta a zero.
Avere al letto del paziente o in reparto direttamente la risposta di un esame come la troponina o il d-dimero in tempi rapidi è il massimo e la cobas h232 è la risposta...
La tecnologia delle analisi del sangue sta andando incontro ad un divario importante, macchinari enormi per laboratori
Il CORIST è il gruppo redazionale dell'ARS Toscana ed è l'abbreviazione di COntrollo Rischio Infettivo in Sanità in Toscana.
Nel sito hanno visibili linee guida procedure operative sulla gestione degli accessi vascolari nello specifico i CVC...
La morte improvvisa extra-ospedaliera (MIEO) è una modalità abbastanza comune di morte.
Cercare di creare un algoritmo di indagini da eseguire nei sopravvissuti non può che aumentare la probabilità di potere identificare la causa della MIEO e quindi indirizzare nel minor tempo possibile la terapia del paziente verso la patologia responsabile. Un centro ospedaliero parigino ha rivisto i dati degli ultimi 10 anni che riguardano questo quadro clinico.
Leggi tutto: Out-of-Hospital Cardiac Arrest; protocollo di diagnosi per immagini nei sopravvissuti
Nella rianimazione extra-ospedaliera, la gestione avanzata delle vie aeree ha risultati peggiori rispetto a quella più tradizionale
La gestione avanzata delle vie aeree da parte degli infermieri è diventata la prassi generalmente accettata anche se mancano le evidenze per sostenere l’efficacia di tale comportamento nella rianimazione extra-ospedaliera.
Recenti ricerche sulla rianimazione avanzata di arresti cardiaci extra-ospedalieri hanno portato ad un cambiamento della terapia, “da ABC a CAB”; dando priorità ad una buona qualità di compressioni toraciche e di defibrillazione piuttosto che alla gestione delle vie aeree.
Uno studio giapponese sugli arresti cardiaci extra-ospedalieri avvenuti tra il 2005 e 2010 (circa 649.654 casi riportati nel Japan’s Registry) ha valutato l’influenza del tipo di gestione delle vie aeree sull’outcome neurologico, a 30 giorni dalla rianimazione.
Un’evoluzione favorevole (definita come Cerebral Performance Score 1, o 2) è stata riscontrata nel 2,9% dei casi gestiti con il metodo “tradizionale” maschera con pallone autoespandibile (AMBU), nel 1% dei casi gestiti con l’intubazione tracheale e nel 1,1% dei pazienti rianimati e ventilati con sistemi sopraglotici (maschera laringea).
I pazienti ventilati con maschera pallone hanno presentato un’evoluzione neurologica favorevole con una frequenza di almeno due volte maggiore rispetto ai pazienti intubati o ventilati con sistemi sopraglotici.
Gli Autori sottolineano la necessità di rivisitare le indicazioni della gestione delle vie aeree durante la rianimazione dando più importanza al metodo “tradizionale” (maschera pallone autoespandibile) che alle metodiche avanzate (intubazione tracheale o maschera laringea).
Hasegawa K, Hiraide A, Chang Y, Brown DF. Association of prehospital advanced airway management with neurologic outcome and survival in patients with out-of-hospital cardiac arrest. JAMA 2013 Jan 16; 309:257-66.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23321764
Cerebral Performance Score: http://www.sjtrem.com/content/19/1/38
Dott. Vladimir Guluta
cardiologo presso Maria Cecilia Hospital
Cotignola (RA)
La tracheotomia è una delle procedure chirurgiche più frequenti nell’ambito delle terapie intensive per i pazienti in insufficienza respiratoria.
Il timing della procedura è rimasta tuttora un elemento che non ha trovato ampio consenso; tracheotomia precoce (nei primi 4-8 giorni dopo l’intubazione) vs tardiva (a più di 10-15 giorni dall’intubazione) è ancora diversamente affrontata nei reparti di terapia intensiva.
Nell'immaginario collettivo la valutazione del riflesso pupillare era legata alla lucetta che più o meno abilmente il Medico o l'infermiere facevano passare sugli occhi per valutare se c'era il danno cerebrale.
Oggi la tecnologia viene in aiuto per dare una misura a quel riflesso che poteva essere veramente piccolo, si chiama Neuroptics e può essere usato in oculistica ma anche in Area Critica o nelle emergenze.
Leggi tutto: Neuroptics per la valutazione del riflesso pupillare
Le procedure e i protocolli infermieristici sono la base per un assistenza infermieristica appropriata che sia essa semplice o più complessa.
I documenti trovati online si trovano nella sezione downloads (LINK)
La ricerca infermieristica richiede tempi lunghi, la divulgazione dei risultati è un passaggio necessario per far si che i risultati degli studi clinici arrivino alla pratica.
Le scale di valutazione infermieristiche aiutano a rendere l'assistenza appropriata, ma anche ad adottare nuove strategie basandosi su dati.
Tecnologie infermieristiche, le tecniche più comuni e le procedure come l'iniezione intramuscolare, il cateterismo vescicale, le medicazioni la terapia infusionale e tante altre.
News sull'Area Critica, tecniche e aggiornamenti di terapia intensiva.
Gli infermieri sono in prima linea per prevenire e curare le lesioni da pressione, le pubblicazioni come articoli e linee guida sono molte, ma tradurle in pratica spesso è più complesso di quel che sembra.
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