I cappucci a valvola o tappini a valvola o needle free connectors sono presenti nei device utilizzati per la somministrazione dei chemioterapici ed hanno un ruolo importante come dispositivi di protezione individuale (DPI).
I tappini a valvola sono un DPI che in generale hanno la funzione di ridurre le punture accidentali in questo caso ridurre la possibilità di spandimento accidentale.
Come tutti sappiamo, la contaminazione batterica di un catetere venoso può avvenire per via extraluminale (a partire dal sito di emergenza) o per via intraluminale (tramite le linee infusionali). Uno dei punti critici per la prevenzione delle contaminazioni intraluminali è la gestione dei needle free connectors (cosiddetti 'cappucci a valvola').
Tali cappucci sono senz'altro necessari, poiché garantiscono una maggiore sicurezza dell'operatore nella somministrazione di infusioni, grazie al ridotto utilizzo di aghi, e inoltre - se caratterizzati da un meccanismo interno a 'pressione neutra' (più propriamente: 'displacement neutro') – sono in grado di prevenire la occlusione dei cateteri venosi riducendo o addirittura azzerando il fenomeno del reflusso interno al momento della deconnessione delle linee infusionali. È di importanza cruciale però che l'accesso ai needle free connectors sia effettuato mediante tecnica asettica.
Perchè è un problema che prima o poi riguarderà la stragrande maggioranza dei cittadini, nel senso che a tutti può capitare di essere ricoverato per una patologia che richiede un accesso venoso di un qualche tipo per pochi giorni o una settimana o più...
La cartella clinica integrata informatizzata ricopre oggi un’importanza considerevole poiché rappresenta una concreta possibilità di qualificare i livelli di servizio erogati dalle aziende sanitarie in un’ottica di razionalizzazione dei processi organizzativi e delle risorse ad essi connesse.
Per “cartella clinica informatizzata” s’intende l’insieme dei processi del percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale ospedaliero supportati dalle tecnologie informatiche.
Non si tratta in realtà di una novità, poiché tale prodotto - sotto forma di feltrini in poliuretano a lento rilascio di clorexidina - è sul mercato da molti anni.
Soltanto in tempi recenti, però, una serie di meta-analisi e di lavori clinici assai convincenti hanno dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio la efficacia di tale tecnologia nel ridurre il rischio di infezione batteriemica da catetere venoso centrale.
Il JAN (journal of Advanced Nursing) ha pubblicato "A new pressure ulcer conceptual framework" un discussion paper molto interessante perchè per la prima volta da decenni qualcuno ha fatto un analisi sugli studi delle cause eziologiche delle lesioni da pressione e si sono accorti che il solo modello di pressione dei vasi.... fa acqua.
C'è una pubblicazione molto vasta nella prevenzione delle cadute in ospedale, valutazione del rischio, criteri per applicare eventuali presidi o contenzioni, un impegno importante per quantificare e ridurre realmente le cadute.
Ma essendo incidenti capitano, vuoi per malattia, terapia o inciampo e quindi che fare? Si improvvisa o ci si addestra prima? A quale check list pensereste, io a questa...
La ricerca infermieristica richiede tempi lunghi, la divulgazione dei risultati è un passaggio necessario per far si che i risultati degli studi clinici arrivino alla pratica.
Tecnologie infermieristiche, le tecniche più comuni e le procedure come l'iniezione intramuscolare, il cateterismo vescicale, le medicazioni la terapia infusionale e tante altre.
Gli infermieri sono in prima linea per prevenire e curare le lesioni da pressione, le pubblicazioni come articoli e linee guida sono molte, ma tradurle in pratica spesso è più complesso di quel che sembra.
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