Il documento è stato realizzato dalla regione Emilia-Romagna organizzando gruppi di lavoro per la redazione e la revisione del documento, decine di professionisti al lavoro per avere un documento di rapido utilizzo.
Gli Autore/Autori: Moro ML, Pan A, Parenti M, Marcelli E. hanno realizzato un documento che si può utilizzare rapidamente leggendo le raccomandazioni di sintesi oppure in modo più approfondito con le motivazioni delle scelte riportate nelle oltre 230 pagine del dossier.
Le raccomandazioni in sintesi
Le principali raccomandazioni, sostenute da evidenze scientifiche forti e che dovrebbero quindi rappresentare la base irrinunciabile di programmi di intervento mirati a ridurre il rischio di infezioni del sito chirurgico, sono elencate di seguito in modo sintetico.
Nei capitoli successivi, le raccomandazioni vengono meglio esplicitate, con l’indicazione delle fonti e del grado di evidenza; sono inoltre riportate raccomandazioni aggiuntive.
Informazione al paziente
• Durante tutte le fasi assistenziali fornire ai pazienti informazioni e raccomandazioni chiare e coerenti sul rischio di infezione e la gestione di tale rischio.
• Informare le persone che devono sottoporsi a intervento chirurgico su cosa fare prima dell’intervento (bagno/doccia, ecc.).
Profilassi antibiotica perioperatoria (PAP)
• Somministrare la profilassi antibiotica perioperatoria solo negli interventi ove il beneficio atteso è superiore rispetto al rischio.
• Iniziare la profilassi antibiotica perioperatoria immediatamente prima delle manovre anestesiologiche. Per la vancomicina e i fluorochinoloni che devono essere infusi in un’ora, iniziare l’infusione 90-120 minuti prima dell’incisione. Nel taglio cesareo la PAP può essere somministrata prima dell’incisione o dopo il clampaggio del cordone ombelicale; secondo alcune linee guida è preferibile la somministrazione prima dell’incisione della cute.
• Somministrare una singola dose di antibiotico con un’emivita sufficientemente lunga da assicurare l’attività durante tutto l’intervento. Non proseguire la profilassi dopo la sutura della ferita chirurgica.
Screening e bonifica per Staphylococcus aureus
• Valutare il beneficio di un programma di screening in base all’incidenza di infezioni della ferita chirurgica e/o di infezioni da MRSA a livello locale.
• Eseguire la bonifica della colonizzazione da Staphylococcus aureus in tutti i pazienti che devono eseguire un intervento di chirurgia cardiotoracica o ortopedica; per gli altri interventi eseguire una valutazione a livello locale. Utilizzare mupirocina pomata nasale, associata o meno a bagno o doccia con clorerexidina gluconato 2% o 4%.
Infezioni pre-esistenti
• Prima di interventi in elezione, identificare e trattare le infezioni non localizzate al sito chirurgico e rinviare tutti gli interventi elettivi in pazienti infetti. Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico
Tricotomia
• Eseguire la tricotomia solo se assolutamente indispensabile, cioè solo nei casi in cui i peli, in corrispondenza o attorno al sito chirurgico, interferiscono con l’intervento.
• Se necessaria, praticare la tricotomia il giorno dell’intervento, solo con clipper elettrico, in reparto alla chiamata o in pre-sala.
Doccia pre-operatoria
• Fare effettuare ai pazienti (o aiutarli ad effettuare) la doccia o il bagno, compresi i capelli, la sera prima o il giorno dell’intervento utilizzando sapone o sapone antisettico. Non ci sono evidenze che l’utilizzo di clorexidina al posto del sapone riduca l’incidenza di infezioni.
Antisepsi di mani/braccia del team chirurgico
• Tenere le unghie corte e non indossare unghie artificiali.
• Effettuare la preparazione chirurgica delle mani per almeno 2-5 minuti utilizzando un antisettico appropriato oppure per 60 secondi per due volte consecutive utilizzando una soluzione alcolica (attenendosi alla EN 12791). Sfregare mani e avambracci fino ai gomiti.
• Dopo avere eseguito la preparazione chirurgica delle mani, tenere le mani sollevate e distanti dal corpo (i gomiti in posizione flessa) così che l’acqua scorra via dalla punta delle dita verso i gomiti. Asciugare le mani con un asciugamano sterile e indossare sovracamice e guanti sterili.
Preparazione del campo operatorio
• Lavare a fondo e pulire l’area dell’incisione chirurgica e intorno ad essa, prima di eseguire la preparazione antisettica della cute.
• Per la preparazione della cute usare un agente antisettico contenente alcol, se non vi sono controindicazioni, e clorexidina.
Normotermia
• Mantenere la normotermia nel periodo perioperatorio nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico in anestesia generale o regionale della durata di almeno un’ora.
• Educare il personale sull’importanza del pre-riscaldamento pre-operatorio. Definire un protocollo interno per il mantenimento della normotermia. Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico
Normoglicemia
• Controllare adeguatamente nei pazienti diabetici e non diabetici i livelli sierici di glucosio ematico nel periodo perioperatorio.
• Non è possibile allo stato attuale definire il valore ottimale di glicemia. Nel caso si ponga l’obiettivo della glicemia <110 mg/dL, porre attenzione al rischio di ipoglicemia.
Ossigenazione tissutale
• I pazienti sottoposti a intervento chirurgico che vengono anestetizzati con intubazione endotracheale devono ricevere una FiO2 aumentata durante tutto l’intervento e nell’immediato periodo post-operatorio per 2-6 ore, al fine di ridurre il rischio di infezione del sito chirurgico.
• Il valore di FiO2 deve essere pari all’80%. Assicurarsi che la saturazione di emoglobina sia mantenuta sopra il 95%.
Normovolemia
• Assicurare intraoperatoriamente il mantenimento di un adeguato ripristino del volume di liquidi.
Emotrasfusioni
• Non ritardare trasfusioni necessarie a pazienti chirurgici, se la preoccupazione è quella di prevenire le infezioni del sito chirurgico.
Igiene delle mani
• Lavare le mani con acqua e sapone quando visibilmente sporche o imbrattate con sangue o altri liquidi biologici e dopo essere andati al bagno. Se è probabile l’esposizione a patogeni sporigeni, ad esempio in presenza di un’epidemia di infezioni da Clostridium difficile, è necessario lavare le mani con acqua e sapone. In tutte le altre situazioni cliniche, è preferibile la frizione con prodotti contenenti alcol, se le mani non sono visibilmente sporche.
• Effettuare l’igiene delle mani prima e dopo il contatto con il paziente; prima di manipolare dispositivi medici per l’assistenza al paziente, indipendentemente dall’uso o meno di guanti; dopo il contatto con liquidi biologici o secrezioni, mucosa, cute non intatta o medicazioni di ferita; quando nel corso dell’assistenza ci si muove da un sito corporeo contaminato a un altro dello stesso paziente; dopo il contatto con superfici e oggetti contaminati (incluse attrezzature mediche) nella immediata vicinanza del paziente; dopo avere rimosso i guanti sterili o non sterili. Prima di manipolare farmaci o preparare alimenti, eseguire l’igiene delle mani con soluzione alcolica o lavare le mani con acqua e sapone.
• Il sapone e le soluzioni alcoliche non devono essere usati insieme.
Interventi per promuovere l’implementazione delle misure di prevenzione delle infezioni del sito chirurgico
• La sorveglianza delle ISC deve essere parte integrante di un sistema di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza.
Sorvegliare le infezioni del sito chirurgico negli interventi ad alto volume e alto rischio.
Identificare, raccogliere, archiviare i dati necessari per la sorveglianza.
Utilizzare definizioni aggiornate.
Fornire al personale un feedback continuo dei tassi di infezione del sito chirurgico.
Utilizzare sistemi informatizzati per aumentare l’efficienza.
• Utilizzare la checklist dell’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la conformità con le migliori pratiche cliniche.
Sistemi di ventilazione in sala operatoria
• La chirurgia di artroprotesi può essere eseguita in sala operatoria senza ventilazione a flusso unidirezionale.
Le raccomandazioni in sintesi sono tratte dal "Dossier n. 261/2017 - Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico" sono disponibili nel documento doss261.pdf
Le raccomandazioni brevi per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico sono utili per un ripasso veloce, la prevenzione in ambito ospedaliero passa attraverso un sistema complesso e articolato. Il monitoraggio delle infezioni in ambito chirurgico ospedaliero richiede la rilevazione dei dati, ma è poi collegato alle procedure che a loro volta devono essere unite alle azioni quotidiane degli operatori, siano essi chirurghi o infermieri.
Il sistema di prevenzione delle infezioni del sito chirurgico è generalmente articolato in almeno tre parti, una direzionale "di intelligence" che raccoglie e analizza i dati, una documentale (le procedure) e una operativa (chirurgo e infermiere); le parti devono comunicare e interfacciarsi per il miglior agire possibile al fine di evitare le infezioni.
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Altre risorse:
OMS: LINEE GUIDA GLOBALI PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO