[tesi psichiatria] Lo stigma - 1.2 Alcuni autori nel corso della storia
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- Scritto da Valentina
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1.2 Alcuni autori nel corso della storia
Nel corso della storia tante sono state le persone che hanno parlato di stigma, e hanno stilato le proprie teorie.
Tra questi citiamo:
1) Erving Goffman :
Ogni società stabilisce quali siano le caratteristiche che devono essere dimostrate da ciascun membro, per poter essere considerato appartenente ad essa.
Quando ci si trova di fronte a un estraneo è possibile che il suo aspetto consenta di valutare a priori a quale categoria appartenga e quali siano gli attributi che manifesta. Ciò consente, in altre parole, di stimare la sua "identità sociale". Secondo Goffman, assegniamo a certe persone, una sorta di identità sociale virtuale, che contiene attribuzioni puramente speculative, per nulla confrontabili coi fatti. Scrive Goffman: “nella nostra società il personaggio che uno rappresenta e il proprio sé sono in un certo modo identificati e il sé, in quanto personaggio, è in genere visto come qualcosa che alberga nel corpo di colui che lo possiede, Il sé, quindi, come personaggio rappresentato non è qualcosa di organico che abbia una collocazione, il cui principale destino sia quello di nascere, maturare e morire: è piuttosto un effetto drammaturgico che emerge da una scena che viene rappresentata”. Il soggetto stigmatizzato si trova ad essere una persona screditata, impegnata costantemente a gestire le impressioni altrui.
2) Jones, Farina e Hastorf
nella prima metà degli anni 80 definirono lo stigma come un marchio che descrive un individuo diverso, inadatto o imperfetto, e definirono 6 paramenti dello stigma che influenzano i rapporti e la vita sociale del soggetto stigmatizzato:
- Occultabilità, tanto più lo stigma è evidente più è discriminante;
- Progresso della condizione, cioè i cambiamenti più o meno intervenenti nel tempo;
- Disturbo/tensione, che lo stigma introduce nelle relazioni interpersonali, tanto più lo stigma è visibile tanto più le relazioni sono intralciate dallo stigma stesso;
- Qualità estetiche, la misura in cui una certa condizione colpisce l’aspetto estetico di una persona;
- Causa dello stigma, secondo gli autori bisogna valutare se è congenito o acquisito, poiché il momento dell’acquisizione incide sugli effetti che esso produce sullo stigmatizzato e sull persone con cui entra in contatto;
- Pericolo, quanto può essere pericoloso ad es. un malato psichiatrico o chi ha commesso dei crimini.
3) Jennifer Crocker
alla fine degli anni 90 definisce che lo stigma non è insito nella persona ma bensì nella società che definisce un attributo come svalutante. Cioè gli stigmatizzati possiedono certe peculiarità per le quali hanno un identità sminuita rispetto a quel contesto sociale.
4) Link e Phelan
agli inizi del 2000 cambiano la definizione di stigma, definendo che esso nasce quando determinati fattori convergono e questi fattori sono detti componenti dello stigma stesso e sono:
- Alcune differenze passano inosservate, altre invece hanno un impronta sociale molto significativa come il colore della pelle o le preferenze sessuali e una volta che sono state identificate ed etichettate vengono date per scontate.
- Alla persona etichettata viene dato un stereotipo (negativo) caratterizzato da indesiderabilità sociale.
- Le persone etichettate vengono assegnate a precise categorie da parte del gruppo sociale stigmatizzante.
- Gli stigmatizzati sperimentano la perdita di status/prestigio e forme di discriminazione che portano a diseguaglianze. L’essere associati a qualcosa di socialmente indesiderabile è di per sé svalutante e fonte di esclusione sociale da parte di chi stigmatizza.
- La stigmatizzazione è contingente all’accesso al potere economico, sociale e politico, cioè ciò permette l’identificazione o la differenziazione di pratiche di rifiuto, esclusione e discriminazione.
- Quindi secondo gli autori lo stigma è presente quando tutti i fattori elencati sopra coesistono. Esempio di malattie stigmatizzate nel mondo oggi sono: aids, epilessia, obesità, psoriasi ma la più importante, quella che tratteremo successivamente, la mattia psichiatrica.
Questa situazione richiama quello che in letteratura è detto Health Related Stigma, cioè lo stigma correlato alla salute.
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