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Written by Super User on 01 Agosto 2014. Posted in In ospedale.

Ebola in Italia, possibile, ma arriverà via mare e quindi?

L'Ebola è una malattia terribile e se mai arriverà in Italia lo farà via mare, niente di più semplice.

Il motivo è semplice, via aereo tutte le persone sospette o dubbie sono fermate e controllate, mentre via mare.

 

 

 

La storia più semplice che posso immaginare è questa:

un giovane che vede il proprio paese circondato da stranieri vestiti in modo strano, che ha la propria famiglia ammalata e gli amici non ci sono più.

E' forte non si è ancora ammalato e vorrebbe stare vicino ai propri genitori e fratelli.

Ma la mamma e il papà lo guardano e gli danno un ordine semplice e perentorio, prendi i soldi e vattene.

Il giovane non può prendere un aereo o le vie ufficiali e dopo aver viaggiato con mezzi di fortuna acquista un passaggio via mare.

Il mare è in tempesta, tutti sottocoperta, ma vengono salvati e portati in un centro di raccolta.

Passa un giorno, due poi di notte si sveglia, ha male ovunque si sente la febbre e gli sanguina il naso, va in bagno, riconosce la malattia che gli ha ucciso gli amici e costretto ad abbandonare la famiglia.

Ha paura si nasconde.

Fa giorno sul tardi un operatore lo trova. (da qui continua sotto per un finale diverso).

L'operatore lo accompagna al centro medico, c'è sovraffollamento, fra chi simula e chi ha problemi reali, il ragazzo è solo, c'è il cambio turno, il medico è in pausa per il pranzo.

Passano diverse ore, il ragazzo si sente meglio ha paura e scappa.

Intando un gruppo sta lasciando il centro per altre sedi nel continente, sono andati in bagno prima di intraprendere un viaggio di diverse ore, lo stesso bagno.

Quel giovane si nasconde e quando pensa di chiedere aiuto è stremato e non sarà mai ritrovato.

Ma l'Ebola non perdona, non ha sentimenti è come una reazione chimica e arriva.

Sì contattano le istituzioni, si non, non so, tocca a te, tocca a me, passano le ore, si fanno le analisi e i casi sono conclamati.

E la domanda quando è iniziato il contagio, poco importa in altri centri i primi casi...

 

Piccola storia di fantasia che è possibile se e solo se si ignora che l'Ebola può arrivare.

 

Quando i casi sono conclamati i contagiati sono centinaia si può far poco, ma cosa poteva fare il centro di raccolta? 

Prendere atto che potrebbe succedere, prendere decisioni e fare simulazioni.

La gravità dell'Ebola richiede decisioni rapide a costo di sbagliare.

Informare il personale informare tutti i presenti che per motivi sanitari tutto il campo può cambiare in pochi minuti.

Il contenimento, con l'isolamento, il campo dovrebbe essere suddiviso in settori.

Il flusso dei prodotti e dei rifiuti, da una parte entra il pulito e da un altra esce lo sporco, immediatamente eliminato se possibile bruciato.

Disinfezione maniacale/massiva con ipoclorito di sodio.

Isolamento e contenimento del campo in pochi minuti, le simulazioni sono utili per preparare tutti.

(riprendo la storia)

L'operatore volontario lo trova riconosce alcuni sintomi chiama l'infermiere, la check list è chiara è necessario l'isolamento, l'operatore guarda l'infermiere e pensa di allontanarsi ma l'ordine verbale è partito.

Nessuno sa se è una simulazione un falso allarme o è vero, il campo si trasforma gli operatori hanno il loro kit personale e si proteggono di più  è chiudono tutto.

Nessuno si allontana dal centro, tutti in quarantena.

Viene contattato il medico, l'equipe si avvicina al giovane e allontana l'infermiere e l'operatore che vengono messi in un ambiente isolato.

Il Medico visita il giovane vengono eseguiti e inviati i prelievi, le prime terapie.

Il giovane morirà assieme ad altri ragazzi che come lui cercavano una vità migliore.

Ma si faranno grandi servizi a memoria dell'operatore e dell'infemriere che hanno dato l'allarme perchè tutti sanno che hanno salvato centinaia o migliaia di vite.

 

Piccola storia di fantasia e sicuramente scritta male sono di smonto notte, però sentire al tg che anche in Italia siamo preoccupati di un arrivo via aereo quando siamo praticamente confinanti con l'Africa mi fa sorridere dato che è solo una scelta copia incolla senza avere coscienza di un se nazionale.

 

Cercando online esiste una procedura ministeriale sulla sorveglianza che è ad ampio spettro.

La procedura di sorveglianza Sindromica mostra anche la flow chart (LINK)

Guardando le immagini di ieri dove i DPI utilizzati erano costituiti dalla sola mascherina ad oggi che hanno una protezione maggiore e in caso di necessità saranno pronti.

 

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