Ponza è la maggiore delle Isole Ponziane (il cui arcipelago comprende anche le isole di Gavi, Zannone, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano) ed è situata davanti al Golfo di Gaeta (nel Mar Tirreno), 21 miglia nautiche a sud di San Felice Circeo.
Appartiene alla provincia di Latina, nel Lazio.
In passato ha fatto parte della provincia di Terra di Lavoro.
Da sempre è stata considerata come isola di confine, questo suo “isolamento” può esser visto sia come un bene che come un male, soprattutto per quanto riguarda la parte sanitaria.
In questi ultimi decenni la fascia di età corrispondente agli anziani è aumentato in maniera esponenziale rispetto alle nascite, ecco perché nasce la voglia di cercare di creare un progetto un percorso assistenziale “del tutto assente in questo momento” per far si che persone sempre vissute in un contesto isolano possano avere tutto quello di cui abbiano bisogno soprattutto nel post ospedalizzazione o diminuendo ospedalizzazioni inutili.
Lo studio si avvarrà di un questionario validato dove si sottoliniea l’utilità nel creare un gruppo multidisciplinare (infermiere case manager – infermiere esperto – psicologo- assistente sociale – medico ) per la progettazione di un percorso assistenziale per ogni singolo individuo, verrà somministrato alla popolazione di maggior età (circa 2500) potranno poi esser divisi per fasce di età e contesto sociale. Credo sia doveroso soffermarsi sulla necessità di creare modelli innovativi di controllo dei costi e di contestuale incremento della qualità dei servizi sanitari in un’era di forti cambiamenti nel campo sanitario come quelli che stiamo vivendo. Il modello organizzativo assistenziale del case management, o gestione del caso, si propone come strumento empirico nella realizzazione di percorsi di cura, atto a favorire l’efficacia e il controllo dei costi attraverso la massima individualizzazione delle risposte ai bisogni sanitari.
Il case management è un sistema di erogazione dell’assistenza al paziente: esso si pone come obiettivo la riduzione dei costi e dei tempi di degenza, ma si propone anche di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’assistenza sanitaria, durante tutto l’evento patologico e in qualunque struttura.
La metodologia di tale sistema si basa: sul coordinamento e l’utilizzo di risorse adeguate, sull’appropriatezza degli interventi e sul monitoraggio dei risultati raggiunti. Utilizzando tale modello, gli infermieri possono ottimizzare i livelli di autocura dei loro pazienti, fornire qualità e continuità riducendo la frammentazione delle cure, accrescere la qualità di vita e aumentare la soddisfazione del cliente e dell’equipe sanitaria.
Il case management offre, inoltre, agli infermieri l’opportunità di dimostrare la competenza del loro ruolo all’interno dei gruppi assistenziali multidisciplinari.
Il case management è un componente del managed care chiamato anche primary nursing di seconda generazione, considerato come naturale evoluzione, miglioramento ed estensione dei concetti fondamentali del primary nursing.
Il case management fa riferimento ad una vasta gamma di servizi forniti da professionisti che erogano e/o coordinano servizi sociali e sanitari: questo implica la gestione clinica di un target di popolazione di pazienti dall’ammissione alla dimissione.
La gestione del caso si concentra su un episodio di malattia e include tutte le aree in cui il paziente riceve assistenza e viene principalmente utilizzato per pazienti o popolazioni di pazienti che richiedono livelli intensivi di assistenza come:
terminali, anziani;
ad alto costo;
con frequenti ricoveri;
con significative variazioni assistenziali;
con fattori socio-economici ad alto rischio;
con alta densità di popolazione.
Altre indicazioni per l’implementazione del modello sono una mission istituzionale strategica e situazioni in cui più figure professionali sono coinvolte nella cura del paziente (es.: pazienti diabetici, HIV sieropositivi, politraumatizzati) oppure per specifiche popolazioni di pazienti come ad esempio gli anziani.
Il processo del case management include:
identificazione di una popolazione di pazienti;
effettuazione di una valutazione completa;
definizione dei risultati attesi in un determinato periodo di tempo;
la negoziazione del piano di assistenza con il paziente e con i “caregivers”;
implementazione e il monitoraggio del piano;
analisi dei risultati;
prendere le decisioni necessarie, valutare e modificare il piano.
Esso è contemporaneamente sistema sia multidisciplinare sia monodisciplinare e lavora con pazienti in diversi setting e aree assistenziali.
Il case management è un meccanismo autonomo di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’assistenza sanitaria, basato sulla logica di coordinamento delle risorse da utilizzare per la specifica patologia del paziente attraverso le diverse strutture del sistema sanitario.
L’approccio è quello di considerare i pazienti come una entità che sta vivendo un percorso di malattia, allontanandosi della concezione di vedere i pazienti attraverso le cure previste ed erogate in modo frammentario ed episodico.
Lo scopo principale del case management è pertanto quello di ottimizzare l’autocura dei clienti, ridurre la frammentazione delle cure, fornire qualità delle cure attraverso la continuità, migliorare la qualità di vita dei clienti.